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Nausicaä della Valle del Vento
Titolo originale: Kaze no tani no Naushika
Anno: 1984
Paese: Giappone
Genere: animazione, fantascienza, avventura
Produzione: Topcraft, Tokuma Shoten, Hakuhodo, Nibariki
Distribuzione: Lucky Red
Durata: 117 minuti
Regia: Hayao Miyazaki
Sceneggiatura: Hayao Miyazaki, Kazunori Itō
Fotografia: Hideshi Kyonen
Montaggio: Naoki Kaneko, Tomoko Kida, Shōji Saka
Musiche: Joe Hisahishi
Animatori: Hideaki Anno, Kazuo Komatsubara, Ai Kagawa, Noboru Takano
Nel 1984 esce nei cinema giapponesi: Nausicaä della Valle del Vento. Il film, prodotto da Isao Takahata, pur non essendo una produzione Ghibli è da considerare “l’anno zero” dello Studio; molti i temi che saranno più volte ripresi nelle opere dello studio e particolarmente cari al regista: l’antimilitarismo, l’ecologia, il volo e l’importanza della figura femminile sono qui tutti presenti.
Trama (con spoiler) di Nausicaä della Valle del Vento
Nausicaä della Valle del Vento dipana i suoi eventi mille anni dopo: “I Sette giorni del fuoco“, una micidiale guerra nucleare su scala mondiale, che ha praticamente annientato la civiltà umana e la quasi totalità dell’ecosistema del nostro pianeta, lasciando solo vasti deserti e una giungla tossica, il Mar Marcio, che aumenta inesorabilmente di dimensioni ogni giorno che passa ed è abitata da enormi insetti. A proteggere la foresta sono degli enormi mostri-tarlo, gli Ohmu. Questa catastrofe, ha visto gli esseri umani superstiti riorganizzarsi in due grandi regni in lotta fra loro, Tolmekia e Pejite, e in altre piccole comunità come quella della Valle del Vento su cui regna il vecchio Jhil.
Nausicaä, l’unica figlia del re, tanto amata dal proprio piccolo popolo, studia con molta attenzione la giungla arrivando a scoprire che, coltivandone fuori di essa le piante, queste non sviluppano tossine che sono quindi causate dall’inquinamento dei millenni precedenti.
Una notte, a causa dei numerosi insetti che lo hanno attaccato, nella Valle precipita un enorme velivolo di Tolmekia. Oltre a numerosi schiavi di Pejite, la nave volante portava al suo interno un Soldato Titano dei passati Sette Giorni. Passato poco tempo nella Valle atterrano altre navi sempre tolmekiane ma ora cariche di soldati guidate dalla regina Kushana e da Kurotawa, il suo ambizioso braccio destro; Kushana fa uccidere re Jhil, prende in ostaggio Nausicaä con alcuni abitanti della valle e costringe gli abitanti del piccolo regno a servire gli invasori, al fine di far tornare in vita la terribile macchina da guerra per uno scopo ben preciso: distruggere il Mar Marcio. Durante il volo, le navi di Kushana sono attaccate dal giovane pejitiano Asbel e permettono a Nausicaä di fuggire. La fuga si conclude però velocemente, poiché i due giovani sono abbattuti dai colpi della flotta tolmekiana e sprofondano nella giungla tossica facendo una scoperta sensazionale: quella foresta che credevano nemica, sta in realtà filtrando l’aria velenosa e, nelle sue profondità l’aria è pulita, l’acqua che scorre nei ruscelli e limpida, potabile.
Forti della scoperta i due riescono a tornare in superficie e ora non solo devono fermare Tolmekia ma lo stesso regno di Asbel, nobile della città di Pejite, che ha deciso di scatenare sui tolmekiani e sugli abitanti della Valle praticamente inermi, un’enorme mandria di Ohmu che distrugge tutto ciò che incontra e contro la quale nemmeno il Soldato Titano, attivato troppo presto da Kushana, può nulla; assestati pochi, inutili colpi, l’enorme arma antropomorfa si autodistrugge lasciando soldati e valligiani alla mercé degli inarrestabili Ohmu. Solo Nausicaä ora si frappone fra gli umani e gli enormi insetti, pronta a subire la loro carica distruttiva, pronta a sacrificarsi non solo per la sua Valle ma anche per quella giungla di cui ha finalmente compreso il segreto più profondo. Nausicaä della Valle del Vento si avvia così alla sua conclusione; l’estremo sacrifico della giovane principessa, riuscirà a placare gli Ohmu che le ridoneranno la vita e l’antica leggenda (quasi una profezia) che voleva un cavaliere vestito di azzurro, camminare su un cielo d’oro e riportare pace fra umanità e giungla tossica, trova in Nausicaä il suo compimento.
Recensione di Nausicaä della Valle del Vento
Questa pellicola la si può paragonare e avvicinare al successivo Principessa Mononoke (1997) per temi, stili e parallelismi fra personaggi, è un film che ha fatto storia e la fa tutt’ora. Il “Film Zero” dello Studio Ghibli è già un concentrato di tutti quegli aspetti che verranno declinati in vario modo nei successivi trentasei anni particolarmente nei film di Miyazaki, inoltre è una pellicola che ha fatto la storia stessa dell’anime, mostrando come l’animazione possa essere utilizzata per mostrare al mondo i problemi reali e attuali come, in questo caso, il degrado della natura, l’inquinamento e la necessità d’imparare una pacifica convivenza tra le diverse culture e con la natura stessa, finendo perfino entro tematiche legate all’antimilitarismo. Interessante notare anche come il film d’animazione abbia già un impronta nettamente femminista nei suoi personaggi principali, dove la protagonista Nausicaä si dimostra un personaggio molto approfondito e forte.
La storia che ci è raccontata è ben sviluppata e scorre senza mai essere troppo stirata per le quasi due ore di film, le animazioni hanno già quella fluidità che contraddistingue tutti i lavori del cineasta di Miyazaki, anche la fotografia di Hideshi Kyonen permette d’immergersi al meglio nella storia e l’utilizzo dei campi medi e lunghi permette di apprezzare la bravura degli artisti che hanno preso parte al progetto. La colonna sonora di Joe Hisaishi, fin dalle prime note nei primi minuti del racconto, ci “mostra” l’impalpabilità del vento ma allo stesso tempo fa già percepire l’instabilità di una situazione che si protrae da molto tempo e che, nel giro di pochi minuti subirà un brusco cambio di marcia.
Nausicaä della Valle del Vento riassume tutte quelle preoccupazioni che Hayao Miyazaki ha nei riguardi del rapporto uomo-ambiente, ed è importante sottolineare che il finale carico di speranza con il germoglio che spunta vicino al caschetto abbandonato da Nausicaä nelle profondità della giungla tossica, non piacque a Miyazaki stesso che aveva ben altre e più cupe idee al riguardo.
Note positive
- I titoli di testa
- Il film è un condensato di tutte le tematiche miyazakiane
- Le inquadrature in campo medio e lungo
- La colonna sonora
- La bellezza della Valle del Vento
Note negative