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The Crow – Il corvo
Titolo originale: The Crow
Anno: 2024
Nazione: Stati Uniti d’America
Genere: Azione, Fantastico, Thriller, Poliziesco, Sentimentale
Casa di produzione: Sony Pictures Entertainment
Distribuzione italiana: Eagle Pictures
Durata: 111 minuti
Regia: Rupert Sanders
Sceneggiatura: Zach Baylin, William Josef Schneider
Fotografia: Steve Annis
Montaggio: Chris Dickens
Musiche: Volker Bertelmann
Attori: Bill Skarsgård, FKA twigs, Danny Huston, Josette Simon, Laura Birn, Sami Bouajila, Isabella Wei, Jordan Bolger
Trailer di “Il corvo”
Informazioni sul film e dove vederlo in streaming
“The Crow – Il corvo“ è il terzo lungometraggio diretto dal cineasta Rupert Sanders (“Biancaneve e il cacciatore”, 2012; “Ghost in the Shell”, 2017). Il film è liberamente basato sull’omonimo e celebre fumetto di James O’Barr, pubblicato per la prima volta tra il 1988 e il 1989, composto in tutto da cinque albi, di cui il primo offre principalmente informazioni sui vari personaggi. Il film sarà distribuito nei cinema italiani a partire dal 28 agosto 2024 e vede nel cast Bill Skarsgård nel ruolo di Eric Draven/Il Corvo e FKA twigs nel ruolo di Shelly.
Questo film non rappresenta il primo adattamento del mondo creato da James O’Barr; infatti, nel 1994 fu realizzato il film di successo “Il corvo – The Crow” con Brandon Lee, seguito da diversi sequel: “Il corvo 2” (1996), “Il corvo 3 – Salvation” (2000) e “Il corvo – Preghiera maledetta” (2005).
Trama di “The Crow – Il corvo”
Eric Draven e la sua fidanzata Shelly vengono brutalmente assassinati da una banda con a capo un oscuro individuo che gioca con l’anima delle persone. Spinto da un profondo desiderio di vendetta Eric viene riportato in vita da un misterioso corvo per intraprendere una missione ed eliminare gli assassini della sua fidanzata. Navigando tra il mondo dei vivi e quello dei morti Eric ha come unico obiettivo di ristabilire l’equilibrio.

Recensione di “The Crow – Il corvo”
La pellicola “Il Corvo” del 1994 è diventata un piccolo cult per la sua storia cupa e dark, profondamente ispirata a un evento traumatico della vita dell’autore James O’Barr. La tragica morte del protagonista Brandon Lee sul set, avvenuta a tre giorni dalla fine delle riprese, ha ulteriormente contribuito a creare un ricordo indelebile nel pubblico. Sebbene il film abbia generato diversi sequel, nessuno di questi ha replicato il successo dell’originale, fatta eccezione per “Il Corvo 2”, l’unico direttamente connesso al primo film.
La pellicola del 2024, diretta da Rupert Sanders, è un adattamento cinematografico del fumetto omonimo di James O’Barr ed è anche un remake aggiornato del film del 1994. Sanders cerca di distanziarsi dalla versione originale, rivolgendosi prevalentemente a una nuova generazione di spettatori. Se da un lato si può apprezzare una maggiore fedeltà al fumetto, dall’altro lo sviluppo narrativo non raggiunge le aspettative.
Rielaborare un cult movie è sempre una sfida difficile, e in questo caso l’operazione non ha avuto pieno successo. La sceneggiatura non risulta sempre funzionale alla storia, soprattutto nella prima parte, dove si dilunga eccessivamente sulla storia d’amore, ritardando troppo lo sviluppo della vendetta e del sacrificio per la persona amata. Questo elemento, più di altri, non convince del tutto, con uno sviluppo narrativo superficiale e passaggi temporali inseriti più per giustificare il grande amore tra i protagonisti, che tuttavia non riesce a emergere. Il problema non risiede tanto nella chimica tra i due attori principali, quanto in una sceneggiatura più attenta alla forma che al contenuto.
La parte cupa e dark che caratterizza la seconda metà del film presenta scene di violenza gratuita, con particolare riferimento alla sequenza di montaggio alternata ambientata a teatro, che risulta fin troppo ridondante. Il messaggio di vendetta era già chiaro, e in questo caso “meno è meglio” sarebbe stato più efficace. Invece l’aspetto soprannaturale, rappresentato dal personaggio di Vincent Roeug, interpretato da un convincente Danny Huston, è poco sviluppato e viene utilizzato più come espediente narrativo che come un vero e proprio villain metafisico in grado di contrapporsi a Eric Draven. È un peccato, poiché questo elemento avrebbe potuto contribuire a distinguere il film, creando allo stesso tempo una sorta di continuità nella storia.
Bill Skarsgård offre una buona interpretazione di Eric Draven, riuscendo a dare nuova forma al personaggio, anche se non riesce a colmare le lacune della sceneggiatura, specialmente nelle dinamiche con la coprotagonista.

In conclusione
Il film porta sullo schermo un remake che non convince, più per una sceneggiatura poco approfondita, si salva per il cast e per la nomea che il titolo si porta dietro. Un peccato perché poteva riscrivere in modo fresco e innovativo una storia con delle tematiche senza tempo.
Note positive
- Cast
- Personaggi
Note negative
- Sceneggiatura che non funziona in più parti