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Tracks – Attraverso il deserto
Titolo originale: Tracks
Anno: 2013
Paese: Australia
Genere: Biografico, Avventura, Drammatico
Produzione: See-Saw Films
Distribuzione: BiM Distribuzione
Durata: 113 minuti
Regia: John Curran
Sceneggiatura: Marion Nelson
Fotografia: Mandy Walker
Montaggio: Alexandre de Franceschi
Musiche: Garth Stevenson
Attori: Mia Wasikowska, Adam Driver, Rainer Bock, Rolley Mintuma, John Flaus, Robert Coleby, Emma Booth, Jessica Tovey, Melanie Zanetti
Tratto dall’omonimo libro autobiografico di Robyn Davidson, Tracks- Attraverso il deserto è un film del 2013 diretto da John Curran e vede come protagonista Mia Wasikowska, attrice australiana che negli ultimi anni ha visto numerosi successi nella sua carriera cinematografica. Il film racconta della storia vera di Robyn Davidson che decise, nel 1977, di attraversare il deserto australiano con l’aiuto di quattro cammelli e di un cane.
Tracks- Attraverso il deserto è stato presentato alla 70ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, nella sezione principale del festival.
Un’avventura consapevole e meravigliosa alla scoperta di un paese selvaggio ma con un passato e delle tradizioni ben radicate nei popoli che la abitano.
Trama di Tracks – Attraverso il deserto
Alice Springs, Australia, 1977. Robyn Davidson (Mia Wasikowska) decide in intraprendere un viaggio in solitaria, attraverso l’entroterra australiano. 2700 chilometri di strade selvagge ed ostili nel deserto, in compagnia di quattro cammelli addestrati e di una fedele cagnolina, Diggity. Una storia vera, raccontata dalla stessa Davidson – prima su un articolo del National Geographic e poi in un libro – che vedrà la protagonista confrontarsi con sé stessa e con gli altri, quando a metterla in difficoltà sarà proprio colui che ha finanziato tale viaggio: il fotografo Rick Smolan (Adam Driver).

Recensione di Tracks – Attraverso il deserto
Il viaggio non è stato concepito come un’avventura per conquistare o dimostrare qualcosa e quando mi chiedono perché lo faccio, di solito rispondo ‘perché no?!’
Robyn
Avventura, solitudine, deserto. Queste le parole chiave di un film che racconta una delle esperienze più spaventose e allo stesso tempo magnifiche che un essere umano possa intraprendere: il viaggio. Un cammino estenuante – in questo caso lungo dei mesi – per arrivare ad una consapevolezza maggiore sulla vita e sulle proprie capacità.
Il film è la chiara evocazione di una fascinazione che il regista, John Curran, ha verso il deserto. Panorami seducenti e vedute mozzafiato sono ciò che reggono l’attenzione dello spettatore. Il paesaggio – a tratti selvaggio, a volte oscuro – fa da sfondo all’intera pellicola ed è il vero co-protagonista, presente in ogni momento con la sua invadenza scenografica.
Il racconto di un viaggio, dunque, che vuole ripercorrere l’impresa compiuta da Robyn come se fosse una cronaca, talvolta in maniera distaccata. Eppure Mia Wasikowska sì che riesce a coinvolgere con la sua maschera espressiva e una presenza scenica degna di nota. Eterea e allo stesso tempo realistica, la sua interpretazione convince lo spettatore senza sforzo comunicativo.

La grande pecca di un film come questo è la sceneggiatura poco strutturata, con soluzioni narrative molto tradizionali e scontate a cui il supporto visivo si adegua, migliorando la situazione con immagini liriche e suggestive.
Un po’ Into the Wild, per certi versi (seppur storia e ambientazione siano totalmente diversi), Tracks – Attraverso il deserto tenta di coniugare lo spirito avventuristico della protagonista ad un percorso interiore della stessa. È un film che gioca molto sull’ambivalenza delle difficoltà esterne ed interne, trovando un equilibrio costante tra ciò che si pensa e come si agisce.
Non raggiunge le vette di attrazione di un film come quello di Sean Penn ma ci prova, e il risultato è comunque avvincente nel raccontare anche culture poco conosciute ad Occidente. Una pellicola valida per chi ama la natura, i paesaggi sconfinati ed i viaggi alla scoperta di sé stessi, con occhio critico sulla perdita di identità e di radici: origini che andrebbero riscoperte e coltivate.
Note positive
- Immagini suggestive, evocative
- Interpretazione della protagonista
Note negative
- Sceneggiatura debole