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Amanda
Titolo originale: Amanda
Anno: 2022
Paese: Italia
Genere: commedia, drammatico
Produzione: Elsinore Film, Wildside, Tenderstories
Distribuzione: I Wonder Pictures
Durata: 94 min
Regia: Carolina Cavalli
Sceneggiatura: Carolina Cavalli
Fotografia: Lorenzo Levrini
Montaggio: Babak Jalali
Musiche: Niccolò Contessa
Attori: Benedetta Porcaroli, Galatea Bellugi, Michele Bravi, Giovanna Mezzogiorno, Monica Nappo, Margherita Maccapani Missoni
Trama di Amanda
Amanda ha 25 e nessun amico. Dopo essere tornata da Parigi senza avere idea di cosa fare della sua vita, decide di dare una svolta alle sue giornate – caratterizzate dall’impossibilità di dialogo con la ricca famiglia e con i suoi coetanei – recuperando il rapporto con Viola, amica d’infanzia che vive reclusa nella sua camera.
Recensione di Amanda
Presentato nella sezione Orizzonti Extra durante l’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, Amanda rappresenta l’esordio al lungometraggio della trentunenne Carolina Cavalli. Coming of age al femminile dalla fortissima atmosfera indie, data anche dalle musiche dell’autore di culto Niccolò Contessa, Amanda vive dell’interpretazione della diva emergente Benedetta Porcaroli, che ha finalmente l’occasione di mostrare al pubblico la sua capacità di muoversi sul crinale tra dramma e commedia. L’ibridazione dei generi va oltre alla dramedy per arrivare ai toni eroici del western, reinterpretati con ironia in modo magari non folgorante ma divertente.

Con lo sguardo dolce-amaro ereditato dalle figure cartoonesche di Wes Anderson, la giovane Amanda, caustica e vagamente depressa, esplora una realtà tanto quotidiana quanto alienante, in cui lo smarrimento individuale e generazionale della Lady Bird di Greta Gerwig si adatta con naturalezza alla realtà dei ventenni dell’Italia borghese di oggi. Benedetta Porcaroli dà corpo a una sceneggiatura forse troppo derivativa, ma comunque in grado di captare l’ansia sociale e la confusione identitaria di una generazione sospesa, in bilico tra il bisogno di autodeterminarsi e l’incapacità di conformarsi. Amanda, con il suo sguardo straniato, si approccia a tutti i luoghi comuni con cui si scontrano i ventenni di oggi: l’ossessione per una socialità che spesso si rivela deludente, un isolamento che blocca in modo sempre più surreale i rapporti non virtuali, il rifiuto dei dogmi familiari e il desiderio di trovare una vera connessione, nell’amore ma soprattutto nell’amicizia.
Oltre all’interpretazione di Porcaroli, la forza del film risiede nelle battute brillanti che Carolina Cavalli affida alla sua protagonista, grazie a cui il film riesce, in modo leggero ma non superficiale, a restituire la complessità di un tipo di personaggio femminile di cui il cinema italiano ha disperatamente bisogno.

In conclusione
Amanda si richiama in modo forse troppo esplicito ai suoi modelli internazionali, oggi molto à la page, ma si rivela in grado di intrattenere e di creare un autentico dialogo con il suo target di rifermento.
Note positive
- Sceneggiatura a tratti brillante
- Interpretazione della protagonista
Note negative
- Eccessivo richiamo al cinema indie internazionale