Chiamatemi Anna 2: Il diritto di essere se stessi

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chiamatemi anna 2 locandina

Chiamatemi Anna 2

Titolo originale: Anne with an E

Anno: 2018

Paese: Canada

Genere: Drammatico

Produzione Northwood Entertainment

Distribuzione: netflix

Ideatore: Moira Walley-Beckett

Stagione: 1

Puntate:  10

Attori: Amybeth McNultyGeraldine JamesR.H. Thomson, Dalila Bela, Lucas Jade Zum, Cory Grüter-Andrew, Dalmar Abuzeid, Joanna Douglas

Trailer di Chiamatemi Anna 2

Trama di Chiamatemi Anna 2

La narrazione riprende dopo gli eventi finali della prima stagione di Chiamatemi Anna, quando a causa di problemi bancari ed economici la famiglia Cuthbert ha dovuto reinventarsi, immettendo un annuncio di affittacamere sul giornale per ottenere qualche denaro e un maggiore aiuto nella coltivazione dei campi. Grazie a questo annuncio Marilla e Matthew ospitano due giovani uomini Dunlop e Nathaniel, che affermano di non conoscersi l’uno con l’altro. In realtà sono coloro che hanno rubato i soldi al giovane Jerry quando ha venduto il cavallo di Matthew per ottenere i denari necessari per ripagare in parte i debiti della famiglia. Nathaniel afferma di essere li per motivi lavorativi come geologo, asserendo infine di aver scoperto che quel terreno e pieno zeppo d’oro, scatenando la corsa dell’oro nella città.

Nel frattempo Anna si avvia verso l’eta della giovinezza continuando a sognare a occhi aperti insieme alle sue due amiche Diana Barry e Ruby Gillis. Anna però stringerà una simpatia anche per un timido e strano ragazzo, Cole Mackenzie che trascorre il tempo a disegnare. Contemporanemante allo storia di Avonlea  si seguono gli eventi del giovane Gilbert imbarcatosi su una nave dove si occupa di alimentare le caldaie insieme a un uomo di colore di nome Bash

Cory Gruter-Andrew in chiamatemi anna 2
Cory Gruter-Andrew in chiamatemi Anna 2

Recensione di Chiamatemi Anna 2

La seconda stagione abbandona totalmente il romanzo di Lucy Maud Montgomery da cui la serie è ispirata, ricercando una trattazione tematica inclusiva mossa ad ampliare la mentalità dei giovani che andranno a guardare Chiamatemi Anna, che si dimostra ancora di più una serie attuale per le famiglie, giocando entro atmosfere romantiche, comiche e drammatiche, ottenendo soprattutto in questo suo nuovo arco di dieci puntante un valore d’insegnamento morale che per certi versi diviene l’elemento cardine e centrare dell’arco evolutivo di Anna e dei suoi amici; non a caso la serie si dimostra meno protagonista centrica ma si apre per andare ad approfondire storie legate ad altri caratteri narrativi facente parte il mondo scolastico di Anna, universo poco approfondito nella passata stagione. Per fare ciò è stato introdotto il nuovo personaggio di Cole, che diverrà il nuovo amico emozionale di Anna, e il compagno di viaggio e d’avventure di Gilbert, ovvero l’uomo di colore Sebastian, detto Bash, questo personaggio condurrà la serie entro tematiche razziali, solo brevemente accentuate e poco approfondite realmente se non in due brevi istanti narrativi, e grazie a Bash si va ad ampliare il mondo conosciuto intorno ad Avonlea come il quartiere povero dei neri, luogo dimenticato dai bianchi che non sembrano visitarlo. In questo senso la serie mostra in maniera netta la divergenza di classe dovuta al colore della pelle, ponendo una critica importante alle diseguaglianze sociali.

Il personaggio di Cole inversamente viene sfruttato per condurre la storia entro il mondo del bullismo, tematica che lo avvicina e lo legga spesso e volentieri alla vita scolastica di Anna spesso ridicolizzata dai suoi stessi compagni e dal suo maestro. Il tema del bullismo viene mostrato e considerato nell’ottica della divergenza sociale e caratteriale tanto da portare i compagni di classe a definirli spesso con il crudo e brutale termine di Freaks che crea forti traumi nei giovani: Anna viene denominata così a causa del suo essere orfana e della sua carnagione e colorazione dei capelli atipica ad Avonlea mentre il giovane Cole a causa del suo talento artistico nell’arte del disegno e della sua divergenza dagli altri maschi, inoltre Cole dovrà fronteggiare il severo e punitivo Maestro che vedrà nel giovane quel lui che deve celare e nascondere alla società. Il Maestro diviene il simbolo stesso della non accettazione del sé interiore, mostrando come l’inseguimento di una natura non coesa con il tuo spirito conduca alla tristezza e alla paurosa rabbia interiore, che andrà a sfociare su Cole, avendo paura di quel ragazzo che mostra le tendenze sensuali e femminili che lui stesso possiede e che vuole cacciare da sé stesso. In questo senso Cole diviene il simbolo dell’omosessualità e dell’accettazione di ciò che si è, come unico mezzo per tentare di raggiungere la felicità. La serie dunque tratta di come sia importante essere se stessi ma allo stesso tempo mostra attraverso vari personaggi come sia complessa e difficoltosa questa scelta di vita, che mette davanti a sé molti pericoli e cadute.

Amybeth McNulty in Chiamatemi Anna 2
Amybeth McNulty in Chiamatemi Anna 2

Interessante anche la tematica riguardante all’apparenza legata alla bellezza estetica che diviene, sopratutto nella puntata dedicata al bacio, il perno centrale della narrazione. Anna ha il timore di sentirsi brutta esternamente e teme che nessuno vorrà mai baciarla, questa sua credenza la condurrà anche a fare scelte poco fortunate sui suoi capelli andandoli a rovinare.

La seconda stagione di Chiamatemi Anna vuole donare l’insegnamento valido e importante di come non sia tanto importante la bellezza esteriore e vuota ma che conta esclusivamente la bellezza interiore e che grazie a questa sarà possibile trovare l’amore, quello vero.

Se però riteniamo validi queste tematiche non possiamo asserire che la seconda stagione raggiunga il potenziale della prima, anzi Chiamatemi Anna 2 sembra procedere a blocchi narrativi che non convincono pienamente, specialmente quello legato all’oro, troppo sbrigativo e con un finale poco convincente, anche se tutte le dieci puntante mantengono una solidità sceneggiativa ammirabile e che manca a molti prodotti seriali. Il tutto viene marcato ancora da ottime prove attoriali di un giovane cast capace di condurre i loro tormentati personaggi al cuore del pubblico che sa emozionarsi con loro e da una fotografia naturalistica ( come le riprese dedicate alla volpe e al panorama) che donano quel clima da favola perfetto per il personaggio di Anna.

Note positive

  • Tematiche
  • Attori

Note negative

  • Il tutto appare poco coeso
  • Il personaggio del Maestro e la sua storia d’amore poteva essere maggiormente approfondita
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