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Climax
Anno: 2018
Paese di produzione: Francia, Belgio, Stati Uniti d’America
Durata: 97 minuti
Produzione: Rectangle Productions, Wild Bunch
Distribuzione: Mial Vision, Europictures
Regia: Gaspar Noé
Sceneggiatore: Gaspar Noé
Fotografia: Benoît Debie
Montaggio: Gaspar Noé, Denis Bedlow
Musica: Pascal Mayer
Attori: Sofia Boutella, Romain Guillermic, Souheila Yacoub, Kiddy Smile, Claude-Emmanuelle Gajan-Maull, Giselle Palmer
Trama di Climax
A metà degli anni novanta, un gruppo di ballerini francesi prima di partire negli Stati Uniti per un importante saggio di danza si ritrovano per delle prove in una palestra di un collegio in disuso nel centro di una foresta. Dopo tre giorni di duro lavoro per preparare la coreografia, i ragazzi organizzano una festa preparando una ciotola di sangria ma uno di loro verserà una sostanza stupefacente all’interno del contenitore. La serata ben presto si trasformerà in un incubo.

Recensione di Climax
Climax o gradazione è una figura retorica che indica letteralmente un passaggio da un concetto all’altro sempre più intenso e profondo; un vero e proprio crescendo per potenziare l’espressività del discorso. Con questo lemma il regista argentino, Gaspar Noé, decide d’intitolare la sua ultima fatica. Il lungometraggio è stato girato e montato rapidamente, in soli quattro mesi, e la sua sceneggiatura è quasi del tutto inesistente essendo composta da solo cinque pagine e costringendo così il cast, composto esclusivamente da ballerini, a improvvisare quasi la totalità delle scene. La fase delle riprese è di sole quindici giornate, molto poche considerando la sua durata di novantacinque minuti. Il film di Noé è stato presentato al Festival di Cannes del 2018, ricevendo al termine della proiezione una standing ovation.
A coloro che ci hanno fatti e non sono più tra noi. Il film che avete visto è basato su fatti realmente accaduti a Parigi nel 1996. Sulla base delle indagini condotte da Serge Catoire.
cit. Intro del film Climax
La storia inizia, o meglio finisce, presentandoci subito una ragazza ricoperta di sangue che striscia sulla neve lasciando dietro di sé la sua scia; successivamente vedremo i titoli di coda ( i titoli iniziali ci sono dopo 45 minuti filmici) Una televisione con ai lati delle vhs ci presenta i protagonisti del film con una voce fuori campo che farà delle domande esistenziali ai ballerini. Nelle vhs sono presenti molti dei film che hanno ispirato il regista per girare Climax come il capolavoro di Dario Argento “Suspiria”, Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pasolini e Zombi di Romero. I ballerini si dividono all’interno della palestra formando dei gruppi dicendo tra loro tutte le cose che pensano o farebbero agli altri componenti del gruppo. Noé ci prende per mano per poi scaraventarci in questo caos, usa la cinepresa come arma senza risparmiarci. Siamo dentro a un girone infernale pieno di anime dannate che ballano per la stanza, il twist dato dalla sangria distrugge ogni moralità e toglie tutti i freni inibitori.

Chi ha “avvelenato” la sangria?
(Attenzione Spoiler)
Il dito viene puntato contro un ragazzo che viene subito gettato fuori dalla palestra, terminata l’azione ecco che le accuse si spostano verso l’unica ragazza che non ha bevuto la sostanza e che nel corso di Climax scopriremo essere incinta; per tale evento verrà accusata di essere una poco di buono e di conseguenza sarà costretta dai ragazzi ad autopunirsi uccidendo il figlio nel grembo con un coltello. In questo disordine è presente anche un bambino che verrà chiuso dalla madre ai fini di proteggerlo in una stanza senza sapere che in essa c’è il circuito elettrico del collegio, quando le luci si spengono la madre si rende conto di quello che ha fatto e si suicida; intanto nel collegio si sentono i pianti e le urla di questi corpi completamente liberi per via dell’ LSD. La pellicola si conclude con l’arrivo della polizia al mattino che trova i corpi di questi ragazzi distesi sul pavimento, alcuni sono morti altri ancora assuefatti dall’39;effetto tutti tranne uno: Si tratta dell’unica ragazza proveniente da Berlino, fondamentale l’inquadratura finale sugli occhi della giovane che nonostante il danno creato si versa delle gocce di LSD nelle pupille.
Un film tematico
Rintracciamo in Climax un aspetto intrinseco alla natura dell’essere umano: la ricerca di un colpevole, il puntare il dito contro gli altri e sopratutto contro i più deboli e le minoranze, ovvero chi non è in grado di difendersi. Il tema ricorrente, come in altre opere del regista, è la maternità.

In conclusione
Note positive:
- Una menzione onorevole alle musiche, sono presenti artisti dal calibro di Moroder, Cerrone e Bangalter.
- Il film ti tiene incollato grazie alle potenti immagini aiutate da delle splendide inquadrature accompagnate alla perfezione con musiche elettroniche!
- Pur non avendo una sceneggiatura la storia è intrigante!
- L’uso dei colori all’interno della fotografia
Note negative:
- Non riesco a trovarne, consigliato a chi conosce la cinematografia di Noé o a chi si vuole approcciare a tale
regista… Per stomaci forti!