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Yummy
Titolo originale: Yummy
Anno: 2019
Paese di produzione: Belgio
Genere: Horror
Regia: Lars Damoiseaux
Sceneggiatura: Lars Damoiseaux, Eveline Hagenbeek
Montaggio: Pieter Smet
Fotografia: Daan Nieuwenhuijs
Musica: Nico Renson
Durata: 88 min.
Produzione: A Team Productions
Distribuzione: Kinepolis Film Distribution
Attori: Maaike Neuville, Bart Hollanders, Benjamin Ramon, Clara Cleymans, Annick Christiaens, Eric Godon, Joshua Rubin
Trama di Yummy
Una coppia di fidanzati, Alison e Michael, insieme alla madre di lei, si reca in una clinica dell’Europa orientale per alcuni ritocchi di chirurgia estetica. Le cose però non vanno come dovrebbero. L’ospedale infatti viene preso d’assalto da un’orda di zombie famelici dopo che Michael accede ad una stanza non autorizzata. Le dinamiche che si susseguono sono sconvolgenti.
Recensione di Yummy
Yummy è un film horror diretto da Lars Damoiseaux dai toni tendenti appena alla commedia, presentato in anteprima il 13 dicembre 2019 a Bobbejaanland, un parco a tema di Lichtaart, Belgio. È anche la prima opera cinematografica belga incentrata sul tema degli zombie. Yummy è stato proiettato al Trieste Science+Fiction Festival 2020, trasmesso in streaming grazie alla collaborazione di MYmovies.it. Il film, che non brilla sicuramente per originalità, si presenta come una critica al mondo della chirurgia plastica e di quella realtà fatta di individui vanesi disposti a tutto pur di soddisfare le proprie frivolezze estetiche, spesso superficiali ed eccessive. Damoiseaux omaggia l’universo degli zombie e lo fa discretamente, rendendo giustizia al padre dei morti viventi, George A. Romero. La regia infatti attinge a tutti gli elementi dello splatter per implementare un’opera cinematografica che si rivela azzardata, forte e valida. Sangue, eviscerazioni, smembramenti e ritmo sono i tratti salienti che caratterizzano questo lungometraggio gore.
“Dio ci sta punendo perché lo abbiamo sfidato”
cit. Dr. Yonah – film Yummy



Una clinica di chirurgia estetica e una location esaltante l’ambientazione dell’Europa dell’Est rendono Yummy un horror di tutto rispetto. A ciò si aggiunge un turbinio di violenza smisurata, zeppo di zombie feroci ed affamati. Una musica adeguata accompagna, in maniera incalzante, le scene impregnate di morti viventi che non aspettano altro che divorare le persone all’interno della struttura ospedaliera. La regia dal canto suo, attraverso uno sguardo crudo, mette alla berlina la futilità di un mondo vanesio e veicola questa critica utilizzando molto bene la tematica orrorifica degli zombie. I toni del film puntano allo splatter in modo deciso, sfociando in alcune circostanze nella commedia. Ciononostante i due generi, horror e commedia appunto, non collidono ma creano un connubio perfetto, mantenendo come elemento preponderante l’orrore. Di questo è complice una sceneggiatura concisa e soprattutto in linea con l’idea di Damoiseaux. A incidere particolarmente sono gli effetti speciali che si presentano efficaci, prestandosi ad una visione per stomaci forti. Yummy è un concentrato di corpi martoriati che nasconde dietro un messaggio forte e chiaro. Si affaccia sul fronte macabro positivamente, grazie anche ad un finale che non delude le aspettative. Questa pellicola è consigliata a tutti gli appassionati del cinema gore e a chi ama il mondo dei “non morti”.
Note positive
- Elemento splatter
- Ritmo incalzante
- Location
- Finale
Note negative
- Mancanza di originalità