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Down – Discesa infernale
Titolo originale: Down
Anno: 2001
Paese: Stati Uniti D’America, Olanda
Genere: horror
Produzione: First Floor Features
Distribuzione: Buena Vista International
Durata: 110 minuti
Regia: Dick Maas
Sceneggiatura: Dick Maas
Fotografia: Marc Felperlaan
Montaggio: Bert Rijkelijkhuizen
Musiche: Paul M. van Brugge
Attori: Naomi Watts, James Marshall, Eric Thal, Michael Ironside, Edward Herrmann, Ron Perlman
Trama di Down – Discesa infernale
Millenium Bullding, New York, 102 piani, 73 ascensori
Didascalia iniziale di Down – Discesa infernale
In una notte di pioggia, uno dei settantatré ascensori del Millenium Building, inizia a dare segnali di malfunzionamento, ma niente sembra preoccupare realmente la sicurezza notturna dell’edificio. Qualche giorno dopo accade il primo vero incidente: un gruppo di donne incinte rimangono bloccate all’interno dell’ascensore, qui alcune partoriscono mentre l’aria inizia lentamente a mancare. Nonostante molte difficoltà dei tecnici di aprire la porta dell’ascensore questo di colpo si rimette in moto e mostra ai presenti questo strano spettacolo.
Sul luogo arrivano i giornalisti tra cui Jennifer Evans, un’intraprendente giovane reporter alle prime armi, e due tecnici della ditta che ha fabbricato l’ascensore, Jeff McClellan e Mark Newman, questi però non troveranno nessun guasto all’interno del macchinario elettronico ma ben presto nuovi brutali accadimenti accadranno all’interno degli ascensori del Millenium Building. Jennirfer e Mark indagheranno per portare a galla la verità.
L’ascensore di Down – Discesa infernale Scena di Down – Discesa infernale Naomi Watts in Down – Discesa infernale
Recensione di Down – Discesa infernale
Dove stiamo andando?
Al village, dobbiamo fare un controllo di routine
Eccitante ( in maniera sarcastica)
Dialogo in Down – Discesa infernale
“Eccitante” afferma Mark, un giovane ragazzo che ha appena iniziato da qualche mese ad aggiustare ascensori dopo un passato nei Marines ben più movimentato e con maggior azione, ben ignaro di quello a cui andrà incontro durante l’arco narrativo di Down – Discesa infernale. L’intera pellicola gioca su questo concetto ironico: siamo davvero sicuri che aggiustare ascensori sia un lavoro privo di pathos? Mark dovrà ricredersi e si troverà invischiato in un giallo a tinte horror fantascientifiche in cui dovrà lottare come un militare per giungere la verità e tentare di salvare il palazzo da forze oscure.
Basato sul remake L’ascensore del 1893 realizzato nei Paesi Bassi dal medesimo regista, risulta un film interessante specialmente nella sua struttura atipica nel primo atto in cui non rintracciamo un vero e proprio protagonista della storia ma siamo catapultati all’interno del palazzo e dei suoi controllori che da alcuni monitor gestiscono e controllano l’intera struttura. Il centro della storia è l’ascensore che assume in varie scene del film un aspetto inquietante grazie a delle riprese dall’alto verso il basso che danno una forza empatica demoniaca alla struttura meccanica. Interessanti e ben fatte risultano anche i momenti degli incidenti in grado di colpire e spaventare lo spettatore stesso.
Down – Discesa infernale non cade nella regia che ha dei momenti piuttosto interessanti sopratutto nello sguardo sull’ascensore e sui palazzi di New York, ma perde forza per una sceneggiatura e dei dialoghi non all’altezza, inserendo frasi di cui non comprendiamo il senso. Tale problema è visibile quando incontriamo Jeff e Mark, il primo afferma all’altro di sbrigarsi a preparare perché devono andare a prendere l’autobus, ma ciò non è assolutamente vero, dato che hanno il loro mezzo di trasporto per recarsi nel luogo di lavoro. La narrazione mostra un ritmo sostenuto per tutta la prima parte narrativa ma con l’aumento delle parti dedicate a dei personaggi, soprattutto la giornalista, ben interpretata da Naomi Watts, e Mark il film perde forza andando ad annoiare lo spettatore sopratutto per una problematica di struttura dei personaggi che sono delle semplici macchiette bidimensionali assolutamente non in grado di creare empatia con lo spettatore, basti vedere quando Mark scopre della morte del suo amico e collega Jeff e della sua non reazione alla notizia rimanendo piuttosto freddo quando per tutto il tempo era stato mostrato come un personaggio piuttosto fragile.
Down – Discesa infernale è interessante nell’aspetto prettamente legato all’horror ma con il proseguo dei minuti il tutto si perde, creando una storia che nel finale perde gran parte d’interesse e in cui entra all’interno della narrazione il concetto dello scienziato pazzo, che rende il tutto poco credibile, eliminando così tutto il pathos provato nella prima mezz’ora.
Note positive
- Primo atto del film
- Fotografia
Note negative
- Dialoghi
- Il finale
- Mancanza di caratterizzazione dei personaggi