Scheda Film
Recensione
Scheda Film
I contenuti dell'articolo:
Dredd – Il giudice dell’apocalisse : Scheda film
Titolo originale: Dredd 3D
Anno: 2012
Paese di produzione: Gran Bretagna
Genere: Azione, fantascienza
CAST TECNICO
Regia: Alex Garland ( non accreditato), Pete Travis
Sceneggiatore: Alex Garland
Montaggio: Mark Eckersley
Dop: Anthony Dod Mantle
Musica: Paul Leonard-Morgan
Aspect Ratio: 3D
Durata: 1h 35m
Produzione: DNA Films, IM Global, Reliance Big Entertainment
Distribuzione:
CAST ARTISTICO
Karl Urban, Lena Headey, Olivia Thirlby, Domhnall Gleeson, Jason Cope, Deobia Oparei, Langley Kirkwood, Brandon Livanos
Recensione
Dredd – Il giudice dell’apocalisse: Recensione film
Dredd è il reboot del lungometraggio di Judge Dredd del 1995 con Sylvester Stallone, che era tratto dal fumetto di John Wagner e Carlos Ezquerra, narrante le avventure del giudice Dredd il tutto ambientato in un futuro in cui i poliziotti sono sia giudici, boia e giuria nei confronti dei “criminali”. Il film però del 1995 fu un flop così venne deciso di riavviare e rilanciare il franchise.
Dredd – Il giudice dell’apocalisse uscì in America nel 2012 mentre in Italia si è dovuto aspettare il 2019 con una distribuzione Home Video. Ovviamente neppure questa pellicola, in special modo in Italia, ha avuto pochissimo successo e solamente con la distribuzione in Dvd il film potrà trovare un suo status da cult movie.
Trama
Nell’America del futuro, regnano caos, povertà e soprattutto criminalità. Le forze dell’ordine sono I Giudici che possiedono tre poteri fondamentali arrestare, giudicare e giustiziare. Dredd è il giudice supremo e incorruttibile. Insieme alla nuova recluta mutante la giudice Anderson, lotteranno contro Mama spietata narcotrafficante ed assassina che produce e gestisce la nuova droga del futuro la Slo–Mo droga che fa vivere la realtà ad una frazione della sua velocità normale.
Analisi Filmica
Dredd è un film che si differenzierà tantissimo rispetto a La legge sono io (1995) e fin dalla prima scene la storia parte subito con un ritmo piuttosto sostenuto attraverso la voce fuori campo Dredd che descrive la situazione attuale a Megacity one, fatta da sovrappopolazione, degrado e crimine che solo i giudici sono in grado di contrastare.
Il film è diretto, nonostante non sia accreditato, da Alex Garland che gestisce il pieno controllo creativo della storia ma a causa di divergenze creative con Pete Travis verrà messo ai margini del progetto come verrà testimoniato dal protagonista Karl Urban anni dopo .
Il lungometraggio funziona per tanti motivi, regia asciutta e quadrata, montaggio serratissimo, Garland gestisce tutto con grande grazia, le scene action sono violente e di impatto in cui possiamo rintracciare una ispirazione al cinema di Paul Verhoeven e John Carpenter oltre al film indonesiano The Raid di Gareth Evans.
Il prodotto risulta interessante anche a livello di sceneggiatura e di tema in cui è rintracciabile una critica sociale che viene mostrata fin dall’inizio, mostrando una società allo sbando che genera esclusivamente povertà e criminalità. La trama è semplice e essenziale, i dialoghi sono molto realistici nel contesto del film e le interpretazioni risultano convincenti a cominciare da Karl Urban che incarna un perfetto Dredd con carisma e presenza scenica importante, anche Lena Headey che con il suo personaggio tossicomane e violento interpreta una perfetta villain mai sopra le righe e sempre sobria nella sua interpretazione, la giovane Olivia Thrilby molto brava a tratteggiare un personaggio piena di dubbi e incertezze sul proprio ruolo di giudice.
Non si capirà mai la sfortuna di questo film che nonostante problemi di lavorazione né uscito fuori un film riuscitissimo e lodevole che non ha nulla da invidiare ai cinecomics di oggi o semplicemente al genere d’azione fantascientifica
CONCLUSIONE
Questo è un film di fantascienza crudo sporco e cattivo, che fa riflettere e intrattiene, come non se ne vedevano da anni, e soprattutto questa è la prima vera opera di Alex Garland che dirige un film di grande livello, con un ritmo strepitoso, senza abusare della CGI, ed a esaltare sia la componente artistica e tecnica, di un film entrato di diritto dello stato di cult assoluto.
Note Positive
- Regia
- Attori
- Sceneggiatura
Note Negative
- Nessuna