Finisterrae (2010): un viaggio nel mondo dei fantasmi

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finisterrae locandina

Finisterrae

Titolo originale: Finisterrae

Anno: 2010

Paese:Spagna

Genere: Mistero

Produzione: ArcadiaMotion Pictures, Sonar Advanced Music

Distribuzione italiana: –

Durata: 1 hr 20 min

Regia Sergio Caballero

Soggetto e sceneggiatura Sergio Caballero

Montaggio Martì Roca

Dop Eduard Grau

Attore: Pau Nubiola, Santi Serra, Pavel Lukiyanov

Trailer di Finisterrae

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Finisterrae è un film indipendente catalano, opera prima del regista Sergio Caballero, noto anche come direttore del festival di musica elettronica “Sònar – Festival Internacional de Musica Avanzada y Arte Multimedia de Barcelona”. Il film ha ricevuto il premio Tigre al 40º Festival Internazionale del Cinema di Rotterdam nel 2011, ma non è mai stato distribuito né nelle sale cinematografiche né sulle piattaforme di streaming del mercato audiovisivo italiano.

Trama di Finisterrae

Due fantasmi percorrono una lunga strada nel tentativo di comprendere il significato dell’esistenza e di scoprire la propria identità. Il loro viaggio ha un obiettivo preciso: trovare il varco che li condurrà dalla dimensione spirituale alla vita reale.

I due fantasmi in Finisterrae (2010)
I due fantasmi in Finisterrae (2010)

Recensione di Finisterrae

Io voglio diventare un essere vivente

Finisterrae

Sergio Caballero ci immerge in un viaggio onirico, trascendentale e poetico che sfugge alle convenzioni del nostro mondo. Già nei primi minuti, ciò che cattura immediatamente l’attenzione sono i costumi piuttosto semplici dei personaggi e l’assenza totale di effetti speciali “moderni”. I fantasmi della storia non sono rappresentati come entità spettrali, bensì come persone, identiche a noi, che indossano lenzuola bianche con due buchi per gli occhi. Questi costumi sono simili a quelli che i bambini utilizzano per giocare a fare i fantasmi. Fin dalle prime battute, si comprende che non siamo di fronte a un film commerciale per un vasto pubblico, ma a un’opera cinematografica piccola e indipendente, un’autentica creazione d’autore.

Dunque a cosa assistiamo? A due fantasmi russi, insoddisfatti della loro esistenza nell’aldilà e stanchi di appartenere al regno dei morti (che è stranamente simile al nostro mondo). Entrambi, anche se uno in particolare, bramano di mutare forma per sperimentare l’ebbrezza della vita.

Fantasma 1: Sono sopraffatto dalla nausea … Sono stanco di essere un fantasma. E tu?

Fantasma 2: E’ ragionevole, ma non so perché… Come diventiamo essere viventi

Fantasma 1: Dobbiamo trovare la porta. Dobbiamo consultare l’oracolo di Garrel

Finisterrae

Sotto le note di “Janitor of Lunacy” di Nico (1970), vediamo i nostri protagonisti immersi nelle fiamme dell’oracolo. La musica conferisce alla scena un’atmosfera misteriosa e quasi satanica. È qui che scopriranno la posizione della porta della metamorfosi.

L’oracolo disse loro che per iniziare una nuova effimera vita terrena dovranno percorrere tutto il cammino da Santiago a Finisterrae

Finisterrae

Decidono di percorrere il cammino da Santiago fino alla fine del mondo, sognando di intraprendere una vita tra i vivi. Inizia così un lungo road-movie immerso nella natura, che trasporta sempre di più lo spettatore in una dimensione fiabesca e surreale. I due protagonisti, straordinariamente eccentrici, intraprendono un viaggio sia fisico che spirituale. Lungo il percorso, avvolto principalmente dal suono del vento e degli animali, i due fantasmi procedono: uno a cavallo, che a tratti sembra trasformarsi da essere vivente a peluche, mentre l’altro tiene per mano un lungo bastone, con in cima una sorta di rete rossa a strisce bianche.

finisterrae recensione film
Frame di Finisterrae

Caballero inserisce nella vicenda elementi di umorismo, come alcune battute banali e fanciullesche, che servono da un lato ad alleggerire il film e dall’altro ad avvicinare emotivamente e caratterialmente i fantasmi agli spettatori viventi. Un esempio di questo umorismo si trova in una breve discussione tra i fantasmi durante una serata intorno al fuoco:

Fantasma 1: “Stai ancora andando dallo psichiatra?”

Fantasma 2: “E sono ancora sotto farmaci.”

Fantasma 1: “Io non credo nei dottori, la cosa più importante è il cibo e lo sport.”

Un altro momento interessante è durante l’incontro con un’ippie stravagante a cui chiedono indicazioni stradali. Senza motivo apparente, i fantasmi, di solito benevoli, si trasformano improvvisamente in individui malvagi. Uno di loro estrae una pistola, minaccia la ragazza e le dice di scappare, sparando poi senza motivo.

In un bosco pieno di orecchie e circondato da una moltitudine di discorsi, frasi fatte e slogane, i fantasmi si imbattono in una scena che può essere interpretata come una critica sociale. Questa sequenza sembra suggerire che nel mondo le persone parlino incessantemente, ma spesso non dicono nulla di veramente significativo o importante, esprimendo solo banalità insignificanti che poco cambiano se vengono dette o meno.

Sotto le pulsazioni della canzone “Ghost Rider” di Alan Vega e Martin Rev (1977), i fantasmi attraversano un percorso innevato. Durante questo viaggio, uno dei fantasmi si sente male mentre l’altro, grazie alla sua abilità nel suonare un tronco, stringe amicizia con dei cerbiatti. Qui emerge una lotta interna nel fantasma che si sente attratto da quel luogo magico e incantevole, mentre l’altro lo spinge a proseguire il loro pellegrinaggio. La tensione è smorzata dalla comparsa di un elemento surreale: uno dei fantasmi pesca mentre l’altro guarda un ridicolo filmato degli anni ’80 da un albero. Questo momento crea un’atmosfera stranamente divertente e surreale nel film.

 Un pezzo di video – arte Catalana dei tardi anni 80. Era molto divertente ma i loro vestiti erano orribili

Finisterrae
finisterrae film
Scena film di Finisterrae

La simbologia del finale

Nel silenzio di una notte serena, i fantasmi raggiungono Finisterrae su una spiaggia con il mare burrascoso. Qui, sacrificano il loro animale, il cavallo, che si trasforma nuovamente in un pupazzo di pezza, e lo bruciano. In questo momento, i fantasmi pronunciano queste parole: “Guarda… la porta. Andiamo“. Uno dei fantasmi entra, ma l’altro, colui che aveva fatto amicizia con i cerbiatti, decide di rimanere fuori, chiudendo la porta invisibile agli spettatori. Inaspettatamente, il film non è ancora concluso. Compare una rana, che rappresenta il nostro compagno di viaggio trasformato. Un uomo a cavallo si avvicina, vede la rana e la bacia in bocca. La rana si trasforma in una donna. La favola della principessa e il ranocchio è capovolta.

Finisterrae è un incredibile viaggio all’interno dell’umanità; in realtà, i fantasmi non sono altro che noi stessi, con le nostre paure, il sonno, la curiosità, i problemi di ogni genere, la malvagità, la felicità, e così via. Caballero ha narrato magistralmente la sua opera cinematografica attraverso l’ironia, accompagnata da una colonna sonora ritmata che contrasta con le inquadrature statiche e lente, le quali potrebbero rendere leggermente noiosa l’esperienza visiva. Tuttavia, il film merita sicuramente di essere visto, soprattutto se siete appassionati del genere fiabesco. Quest’opera cinematografica è un’esperienza unica che vi immergerà in un mondo surreale e incantevole.

In conclusione

“Finisterrae” è un’opera cinematografica straordinariamente creativa e sperimentale che offre un’esperienza unica per gli spettatori disposti a esplorare il cinema al di là delle convenzioni tradizionali. La sua originalità, profondità tematica ed estetica visiva affascinante lo rendono un’opera degna di considerazione per gli amanti del cinema d’autore e delle narrazioni non convenzionali. Tuttavia, è importante notare che il film potrebbe non essere adatto a tutti, specialmente a coloro che preferiscono una narrazione più lineare e un ritmo più veloce.

Note positive

  • Originalità e Creatività: “Finisterrae” è un film incredibilmente originale che sfida le convenzioni del cinema tradizionale. La sua narrazione surreale e la struttura non lineare offrono un’esperienza cinematografica unica e stimolante per gli spettatori che cercano qualcosa di diverso e innovativo.
  • Profondità Tematica: Il film esplora temi profondi e universali come la natura umana, la ricerca del significato nella vita, il sonno e il sogno, la paura e la trasformazione. Questi temi vengono presentati in modo poetico e metaforico, invitando gli spettatori a riflettere sulle proprie esperienze e emozioni.
  • Estetica Visiva: Nonostante le inquadrature statiche e lente, il film offre una bellezza visiva straordinaria. Le immagini sono curate con attenzione, creando un’atmosfera surreale e incantata che trasporta gli spettatori in un mondo fiabesco. L’uso creativo della cinematografia contribuisce a creare un’esperienza visiva coinvolgente e suggestiva.
  • Interpretazioni Attoriali: Nonostante il cast sia principalmente composto da fantasmi e creature surreali, le interpretazioni degli attori sono notevoli. Riescono a trasmettere emozioni e connessioni anche attraverso il linguaggio del corpo e l’uso delle espressioni facciali, contribuendo a dare vita ai personaggi fantastici.
  • Inversione delle Aspettative: Il film gioca con le aspettative dello spettatore, soprattutto nella scena dell’inversione del racconto della principessa e il ranocchio. Questo ribaltamento delle convenzioni narrative tradizionali aggiunge un tocco di originalità e sorpresa alla trama.

Note negative

  • Pacing: A causa delle inquadrature statiche e del ritmo lento, alcuni spettatori potrebbero trovare il film troppo lento o addirittura noioso. L’assenza di un ritmo più incalzante potrebbe rendere difficile per alcune persone rimanere coinvolte nella storia per l’intera durata del film.
  • Comprensibilità: La trama del film è altamente simbolica e metaforica, il che potrebbe rendere difficile per alcuni spettatori comprendere appieno il significato delle sequenze e delle situazioni presentate. La mancanza di una narrazione lineare potrebbe confondere coloro che preferiscono trame più dirette e semplici.
  • Accessibilità: A causa della sua natura sperimentale e non convenzionale, “Finisterrae” potrebbe non essere adatto a tutti i gusti. Gli spettatori che cercano una storia tradizionale e lineare potrebbero trovare difficile apprezzare l’approccio unico del film alla narrazione cinematografica.
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