Francesca Cabrini (2024). Gli italiani sbarcano in USA.

Recensione, trama e cast di Francesca Cabrini (2024), film biografico sulla vita di Madre Cabrini con un cast d’eccezione, dal 13 al 15 ottobre nei cinema

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Trailer di “Francesca Cabrini”

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

A pochi mesi dal grande successo di pubblico e critica del film Sound of Freedom – Il canto della Libertà, Dominus Production porta nelle sale italiane Francesca Cabrini, diretto dal regista messicano Alejandro Monteverde, già noto per il suo lavoro su Bella (2006), che vinse il People’s Choice Award al Toronto International Film Festival e il Premio del pubblico all’Heartland Film Festival.

Il suo quarto film, Francesca Cabrini, è un biopic dedicato a Santa Francesca Saverio Cabrini, patrona degli emigranti e fondatrice delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù. La pellicola, uscita negli Stati Uniti lo scorso marzo, ha raggiunto la quarta posizione del Box Office, con un incasso di circa 20 milioni di dollari nel solo Nord America. Dopo questo grande successo di pubblico Francesca Cabrini approda nei cinema italiani con un’uscita evento il 13, 14 e 15 ottobre, distribuito da Dominus Production, una realtà fondata da Federica Picchi Roncali che si dedica alla promozione di film ispirati a storie vere e di rilevanza sociale.

Scritto da Rod Barr e Alejandro Monteverde, il film racconta l’epica storia di fede e determinazione di una donna straordinaria. Partita dal piccolo comune di Sant’Angelo Lodigiano in Lombardia, Francesca Cabrini ha seguito i sogni e le difficoltà degli italiani emigrati negli Stati Uniti, diventando una figura centrale per milioni di persone alla ricerca di una nuova vita.

Trama di “Francesca Cabrini”

Madre Francesca Cabrini ha grandi ambizioni che vanno al di la del suo piccolo orfanotrofio lombardo: vuole creare una rete di scuole, ospedali e centri di accoglienza i tutto il mondo. Con l’idea di partire per l’oriente, il Papa decide di farle avviare la sua missione a New York. Con grande sorpresa, Cabrini scoprirà un terra ostile agli italiani, vittime continue di soprusi e discriminazione. In un contesto di povertà, razzismo e ostruzionismo, Cabrini persevererà nella sua idea di un mondo giusto e caritatevole.

Fotogramma di Francesca Cabrini (2024)
Fotogramma di Francesca Cabrini (2024)

Recensione di “Francesca Cabrini”

Gli italiani sbarcarono, letteralmente, negli Stati Uniti. Il film, prodotto da varie case indipendenti americane, ha dato un grande aiuto a questa storia tutta italiana: il cast presenta volti noti del cinema nostrano, affiancati da nomi americani, nel rispetto della narrazione che avviene tra l’Italia e New York.

La pellicola è stata girata in entrambe le lingue, motivo per cui sarebbe meglio una visione in originale, per non sperimentare il cambio di tono dato dal doppiaggio. A tal proposito, finalmente Cristiana dell’Anna si mostra per la grandissima attrice quale è. Siamo stati abituati a vederla sempre in prodotti di matrice partenopea (ottenendo comunque ottimi risultati) ma qui mostra la sua piena versatilità, recitato con accento lombardo e in lingua inglese. Al suo fianco un intenso Giancarlo Giannini nei panni di Papa Leone XII e un carinissimo Federico Ielapi. Questo è anche il debutto cinematografico di Virginia Bocelli, figlia di Andrea Bocelli, la quale interpreta un’orfanella.

Femminismo e immigrazione

Ma chi è Francesca Cabrini e perché è una storia tanto importante? Cabrini era sicuramente una suora, ma ancora prima era una donna ambiziosa; era italiana e anche un’immigrata in una terra ostile. Una combo che permette di affrontare due dei temi più caldi della contemporaneità: l’immigrazione e la donna.

Ci sono molti momenti che fanno urlare al girl power ed enfatizzano il ruolo che ha avuto nella storia degli ordini femminili (non a caso è stata la prima donna italiana a diventare una santa negli USA). D’altro canto c’è il suo essere immigrata in un paese che non accetta la cultura italiana e il mancato supporto del suo paese di origine verso il suo stesso popolo emigrato. Due facce della stessa medaglia che la fanno sentire rifiutata due volte.

Anche visivamente si sente molto la pesantezza e l’imponenza di tutto ciò che circonda Madre Cabrini: ci sono spesso campi lunghi in cui la figura della suora è piccola rispetto all’ambiente e rispetto a chi è in scena con lei. Il suo riscatto sono sempre le sue parole e la ferma convinzione che il mondo può essere un posto migliore. Come non percepire tutto il dolore e la delusione nel momento in cui l’imponenza della Statua della Libertà, simbolo di rivalsa e accoglienza, sovrasta Francesca.Non mancano i richiami al presente come i riferimenti ai futuri sindaci di New York di origine italiana (tra i più conosciuto La Guardia e de Blasio).

Il film fa uso di effetti speciali, a volte superflui, per riempire i background, tuttavia il risultato è un po’ cheap e distrae dalla buona messa in scena generale. Le scenografie sono assolutamente hollywoodiane e non mi sorprenderebbe una candidatura come migliori costumi ai prossimi David (anche se una candidatura per qualche categoria tecnica agli Oscar non sarebbe male).

Immagine del film Francesca Cabrini (2024)
Immagine del film Francesca Cabrini (2024)

In conclusione

Il film ha avuto un buon riscontro nelle sale americane e vedremo come lo accoglierà il pubblico italiano, al quale viene presentato il 13,14 e 15 ottobre 2024 come evento speciale. Peccato perché è un film sulla linea con C’è Ancora Domani (film molto amato dagli spettatori) e si meritava un’uscita canonica in sala.

Note positive

  • Cast
  • Trama
  • Scenografie

Note negative

  • La musica non ha un ruolo specifico nel film
  • Purtroppo è doppiato
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Federica Buonaiuto
Federica Buonaiuto

Fin da bambina il cinema mi ha sempre affascinato profondamente. Proprio per questo ho intrapreso i miei studi presso il Dams di Bologna e in parallelo ho messo un po' le mani in pasta! Sto ancora seguendo corsi di recitazione e nel frattempo ho girato qualche corto.
Scrivere recensioni è un campo che ho scoperto relativamente da poco ma è estremamente stimolante!