Il matrimonio di Rosa (2020): Viva la libertà

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Trailer italiano ufficiale di Il matrimonio di Rosa

Il matrimonio di Rosa è un’ironica commedia e commedia sull’importanza di ascoltare sé stessi. La necessità, ogni tanto, di mettersi al primo posto, ignorando i costanti bisogni degli altri, sarà il punto di riscatto per Rosa, che deciderà finalmente di iniziare una nuova vita.

Trama di Il matrimonio di Rosa

Sulla soglia dei 45 anni, Rosa si rende conto che la sua vita le sta sfuggendo di mano: un lavoro molto stressante, una famiglia disordinata ed esigente e una figlia che le manca sono la miscela perfetta per una bomba pronta ad esplodere. E così, mentre veste un’attrice con un abito da sposa, Rosa capisce cosa deve fare: si reca a Benicassim, il paese di origine della madre dove aveva avviato la sua sartoria e decide di riportarla in funzione.

L’inizio della nuova vita va celebrato come si deve e Rosa decide di sposarsi con sé stessa, l’unica che può amare per sempre o lasciare quando meglio crede. L’evento porterà scalpore all’interno della famiglia, ma permetterà anche di ristabilire un ordine che da tempo mancava.

Recensione di Il matrimonio di Rosa

Il matrimonio di Rosa è una brillante e ironica commedia sulla libertà e l’importanza del mettere sé stessi al primo posto, dinamica tutt’altro che sconosciuta per il tempo in cui ci viviamo, tanto da risultare addirittura banale come pretesto su cui costruire un’intera sceneggiatura.

Per quanto a queste prime frasi si possa sentire l’eco dell’individualismo e dell’egocentrismo oggi molto diffusi, se guardiamo con attenzione possiamo trovare diverse chiavi di lettura che, almeno per metà, salvano la storia.

Ne Il matrimonio di Rosa l’unico rapporto autentico è quello tra Rosa e sua figlia Lidia; lei è l’unica persona che, forse complice la lontananza, non le chiede favori e non la invade con la sua sola presenza. Al contrario, Lidia cerca il suo posto nel mondo, lontano da casa e dall’affetto più caro che ha: sta semplicemente crescendo.

Ma Rosa non è pronta e ha paura di perderla e sarà proprio questo a bloccarla a un passo dallo sposarsi e riaprire la sartoria. Interessante nel rapporto tra i due personaggi è assistere ad un cambio nel comportamento da parte di Rosa: torna ad essere la vecchia versione di sé stessa, quella che si mette da parte in favore degli altri, quella che dà troppo anche quando non le viene chiesto nulla.

Ed è qui che arriva in aiuto Lidia, che prende il posto della madre, metaforicamente e realmente: sarà lei a spingerla a fare il grande passo e farle capire che ci saranno sempre l’una per l’altra, indipendentemente dalla vita che vivranno.

Alla fine, anche lei sa bene cosa significhi spendersi per gli altri, dovendo accudire due figli. Si trovano nella medesima condizione.

Sono tanti i personaggi che gravitano attorno alla vita di Rosa, esercitando una forza d’attrazione molto potente che lei si trova impreparata a dover contrastare. Ognuno di loro però mostrerà, direttamente e indirettamente, di aver fallito più volte nella vita e quindi ora non trova più virtù a cui appigliarsi.

Armando, non riuscendo ad arrendersi al fatto che ormai il suo matrimonio è finito, cerca in tutti i modi di trovare del tempo per lui e Marga; ha fallito con i suoi figli, che non riesce a gestire e che gli chiedono della madre. Di fronte a questa frustrazione, Armando reagisce buttandosi nel cibo.

Violeta è una donna in carriera che lavora come interprete; ha studiato tanto ed è arrivata lontano, ma il suo problema con l’alcol inizia a diventare sempre più grande, tanto da farle perdere il posto di lavoro. Forse un po’ invidiosa di Rosa, cerca di recuperare il rapporto con il padre e tenta di aiutare Lidia e i bambini, ma con scarsi risultati.

Lidia sente di aver fallito come figlia, dando solamente dispiaceri e problemi alla madre; come donna perché non si sente amata da chi ha al suo fianco; come persona perché sa che Manchester non è casa sua, non è il suo posto.

Il matrimonio e Rosa saranno per tutti loro un grande punto di svolta e una enorme presa di coscienza; Rosa ad un certo punto si trova alle strette e non può far altro che dare voce ai suoi pensieri, sbattendo in faccia la verità ad Armando e Violeta.

Prima lei, poi lui, capiranno quanto la sorella sia importante per la famiglia e di quanto loro se ne siano approfittati nel corso degli anni, impedendole di vivere la vita che merita.

Elemento simbolico che riflette la natura di Rosa è la corsa. La prima si trova immediatamente all’inizio, dove vediamo tutti fare il tifo per lei e lei confusa da quello che sta accadendo. Capiremo poi successivamente, di quanto la vita di Rosa vada di “corsa”, di quanto sia frenetica e richieda una resistenza pari a quella che serve per correre una maratona.

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Fotogramma de Il matrimonio di Rosa

La seconda corsa, che invece rispecchia la natura di Rosa come madre e persona, è quella per arrivare alla stazione del treno ed impedire a Lidia di partire. La volontà e determinazione che spingono Rosa a correre sono in realtà sintomo del bene e dell’amore che lei prova verso la figlia e di come questo sia l’estremo tentativo di non perderla un’altra volta.

In conclusione, nonostante la banalità del tema che sta alla base dell’intero girato, Il matrimonio di Rosa è riuscito, almeno in parte, a risollevarsi, offrendo spunti di riflessione interessanti funzionali al racconto, ma anche alla vita reale.

Note positive

  • Il rapporto tra Rosa e Lidia
  • Il tono ironico e divertente dato al racconto

Note negative

  • Superficialità del tema di base
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