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Il migliore. Marco pantani
Titolo originale: Il migliore. Marco Pantani
Anno: 2021
Paese: Italia
Genere: documentario
Produzione: Okta Film con Rai Cinema, in collaborazione con Fondazione Marco Pantani e con la partecipazione di Stregonia, Capelletti-Ehlers e Fondo Audiovisivo Friuli Venezia Giulia
Distribuzione: Nexo Digital
Durata: 102 minuti
Regia: Paolo Santolini
Sceneggiatura: Paolo Santolini
Fotografia: Paolo Santolini
Montaggio: Letizia Caudullo
Musiche: Billy Martin a.k.a. Illy B, John De Leo, Francesco Montefiori, Federico Montefiori
Attori: Tonina Pantani, Manola Pantani, Serena Boschetti Pantani, Paolo Pantani, Pino Roncucci, Andrea Agostini, Moreno Lotti, Mirko Pavirani, Gianni Baldisserri, Roberto Manzo, Maria Gabriella Turci, Andrea Manuzzi, Ivan Cappelletti, Pino Casali, Michel Delvecchio, Franca Delvecchio, Angelo Delvecchio, Stefano Bagnolini, Valter Bagnolini, Mauro Masi, Ferruccio Farabegoli, Sauro Cecchini
Diretto da Paolo Santolini, Il migliore. Marco Pantani racconta con tenerezza ed empatia il Marco uomo e sportivo. Il docufilm sul ciclista italiano esce nei cinema grazie a Nexo Digital, che lo distribuisce solo per tre giornate dal 18, 19, 20 ottobre, ovvero i cosiddetti “Pantani Days”, la tre giorni dedicata al Pirata.
Trama de Il migliore. Marco Pantani
Nel docufilm si racconta l’avventura umana e sportiva del mitico ciclista, Marco Pantani, che ha fatto sognare l’Italia, scalando le montagne con “il cuore nelle gambe e la forza di un leone”. Il film è un viaggi inedito nella vita del grande ciclista, tra materiali d’archivio pubblici e privati e conversazioni intime con familiari e gli amici più cari, sullo sfondo della sua amata Cesenatico.
Recensione de Il migliore. Marco Pantani
Già dalle prime scene Paolo Santolini ci fa intendere che il suo intento non è quello di costruire un’altra delle tante inchieste sulla morte del ciclista, avvenuta in circostanze non ancora chiare, ma quello di raccontare il campione tanto quanto l’uomo attraverso materiali di repertorio pubblici e privati. Fin dai primi momenti il regista ci immerge nell’universo umano, sociale e culturale in cui il campione si è formato. Sarà proprio attraverso la rete di amici e parenti che agli spettatori sarà data la possibilità di ripercorrere le tappe umane e sportive di Marco Pantani attraverso racconti e conversazioni intime e toccanti.
A differenza dei precedenti tentativi, di raccontare la storia di Marco Pantani, Santolini focalizza la sua attenzione sul lato umane e privato tanto che Tonina Pantani, madre di Marco, definisce questo documentario “Il primo vero film su Marco“. Prima di questo nessun altro documentario si era impegnato nel raccontare così a fonda l’uomo che vi era dietro il campione. Santolini al contrario riesce magistralmente nell’impresa, colmando al meglio questa mancanza intrecciando i racconti con immagini di repertorio.

Dai racconti veri e sinceri, incorniciati nella Cesenatico in cui il Pirata è vissuto e cresciuto, ne viene fuori un ritratto autentico e sincero, che non scivola mai verso la retoriche, che lascia scoprire una serie di aspetti fino ad ora poco conosciuti permettendo anche ai non appassionati di dare uno sguardo in punta di piedi alla vita di un uomo e di un atleta che ha fatto sognare l’Italia, e che attraverso quest’opera continua a far sognare.