Il Robot Selvaggio (2024): la commovente storia targata Dreamworks

Recensione, trama e cast de Il Robot Selvaggio (2024), un film d’animazione diretto da Chris Sanders e distribuito da Universal Pictures International Italy.

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Il Robot Selvaggio (2024) - Universal Pictures - Immagine concessa da Upi Media per uso stampa - Da sinistra: Fink (Pedro Pascal) e Roz (Lupita Nyong’o) - Regia di Chris Sanders - © 2024 DreamWorks Animation. All Rights Reserved.
Il Robot Selvaggio (2024) – Universal Pictures – Immagine concessa da Upi Media per uso stampa – Da sinistra: Fink (Pedro Pascal) e Roz (Lupita Nyong’o) – Regia di Chris Sanders – © 2024 DreamWorks Animation. All Rights Reserved.

Trailer di “Il Robot Selvaggio”

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Il Robot Selvatico“, romanzo illustrato per ragazzi di Peter Brown pubblicato nel 2016, è rapidamente diventato un fenomeno letterario, raggiungendo il primo posto nella classifica dei best seller del New York Times. Il successo ha dato vita a una trilogia che include anche La fuga del robot selvatico e The Wild Robot Protects. DreamWorks Animation ha ora realizzato l’adattamento cinematografico del romanzo, scritto e diretto da Chris Sanders, già noto per Dragon Trainer, I Croods e Lilo & Stitch, e prodotto da Jeff Hermann (Baby Boss 2 – Affari di famiglia).

Nel film, la voce del robot Roz è affidata alla vincitrice dell’Oscar® Lupita Nyong’o (Noi, The Black Panther), mentre Pedro Pascal (The Last of Us, The Mandalorian), candidato agli Emmy e ai Golden Globe, presta la voce alla volpe Fink. Il cast vocale include anche la vincitrice dell’Emmy Catherine O’Hara (Schitt’s Creek, Campioni di razza) nel ruolo dell’opossum Codarosa, il candidato all’Oscar® Bill Nighy (Living, Love Actually) come l’oca Collolungo, il premio Emmy Kit Connor (Heartstopper, Rocketman) nel ruolo dell’oca Beccolustro, e la candidata all’Oscar® Stephanie Hsu (Everything Everywhere All at Once) nel ruolo di Vontra, un robot che accompagnerà Roz sull’isola. Inoltre, troviamo l’icona della cultura pop Mark Hamill (Star Wars) nel ruolo dell’orso Spina, Matt Berry (What We Do in the Shadows) come il castoro Sguazza, e il vincitore del Golden Globe Ving Rhames (Mission: Impossible, Pulp Fiction) nel ruolo del falco Fulmine.

Distribuito nelle sale americane il 27 settembre 2024 e in Italia dal 10 ottobre 2024 con Universal Pictures, Il Robot Selvatico racconta una commovente storia sull’incontro tra tecnologia e natura, che promette di emozionare e commuovere il pubblico.

Trama di “Il Robot Selvaggio”

L’epica avventura segue il viaggio di un robot – l’unità ROZZUM 7134, abbreviato “Roz” – che dopo un naufragio si ritrova su un’isola disabitata dove dovrà imparare ad adattarsi all’ostile ambiente circostante, costruendo gradualmente relazioni con gli animali dell’isola, e diventando il genitore adottivo di un’ochetta orfana.

Recensione di “Il Robot Selvaggio”

Il Robot Selvaggio, scritto e diretto da Chris Sanders, mette in atto un gioco di prestigio scaltro, coinvolgente ed estremamente efficace: più tempo trascorriamo con il robot e più la sua programmazione si addestra a nuovi input, per usare il linguaggio dell’intelligenza artificiale, ma allo stesso tempo sottolinea i profondi e inarticolabili sentimenti umani, proprio quelli che non possono essere programmati o prodotti. Il fatto che questo film, basato sulla serie di libri di Peter Brown, lo faccia essendo anche una storia estremamente divertente e ricca di dettagli su un disadattato, in mezzo a una comunità di carismatiche creature del bosco, lo rende uno dei migliori film d’animazione dell’anno, considerato a buon diritto il candidato all’Oscar.

Il percorso da seguire è chiaro, ma il modo in cui Il robot selvaggio ci arriva è un sorprendente viaggio emotivo che lo lancia nel gruppo dei film d’animazione da ricordare. Tutti gli elementi funzionano, dalle interpretazioni, un insieme di creature del bosco (doppiate da Bill Nighy, Mark Hamill, Matt Berry e Ving Rhames), ai personaggi ben definiti, alla posta in gioco sempre più grande, quando il produttore di Roz, sospettoso dei suoi adattamenti emotivi, invia un altro robot a recuperarla.

Lo stile d’animazione, quando Roz comincia non solo a riconoscere e capire, ma anche a fare tesoro dei sentimenti, è appropriatamente prismatico e ampio: in parte fotorealistico (la precisione delle pennellate per gli aghi di pino o la pelliccia delle lontre) e in parte impressionismo, un mondo che oscilla in modo sublime tra il naturalistico e il surreale. (L’andatura di Roz, che assume i diversi movimenti delle creature della foresta, è particolarmente suggestiva).

La sezione finale del film è un po’ affrettata e alza la posta in gioco fino a livelli quasi esistenziali, quando gli umani inviano altri robot a recuperare Roz, con risultati devastanti, anche se rapidamente superabili, per l’ecosistema che abbiamo imparato ad amare.

Intelligente, sentito e spesso sorprendente, Il robot selvaggio offre il tipo di intrattenimento animato adatto a tutte le età, che piacerà ai bambini, lascerà un groppo in gola e mantiene la promessa di un vero grande film d’animazione: esprimere verità universali come l’amore che sfida la logica, i sentimenti che provengono da luoghi che non comprendiamo, il patto dolceamaro di lasciare andare qualcuno per farlo prosperare.

In conclusione

Il Robot Selvaggio è un film d’animazione commovente che ci fa riflettere sui grandi sentimenti dell’umanità come l’amore e il rispetto, attraverso la relazione tra tecnologia e natura, mai scontata e molto significativa.

Note positive

  • Regia
  • Soggetto
  • Animazione

Note negative

  • A tratti sa di già visto
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Letizia Fracchiolla
Letizia Fracchiolla