Il signore e la signora Smith (1941): l’unico Hitchcock senza mistero.

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locandina di Il signore e la signora Smith (1941)

Il signore e la signora Smith

Titolo originale: Mr & Mrs Smith

Anno: 1941

Nazione: Stati Uniti d’America

Genere: Commedia, Screwball Comedy

Casa di produzione: Harry e. Edington per la RKO

Distribuzione: RKO – Skema, Panarecord, Ricordi Video, De Agostini, Sirio Home Video, Gruppo Editoriale Bramante

Durata: 95′

Regia: Alfred Hitchcock

Sceneggiatura: Norman Krasna

Fotografia: Harry Stradling

Montaggio: William Hamilton

Musiche: Edward Ward

Attori: Carole Lombard, Robert Montgomery, Gene Raymond, Jack Carson, Philip Merivale, Lucile Watson

Scena tratta dal film Il signore e la signora Smith

Trama de Il signore e la signora Smith

Ann e David Smith sono sposati da tre anni e il loro vivace rapporto è un’altalena continua di battibecchi e riconciliazioni. Il signor Smith scopre che il loro legame non è legalmente valido, a causa di un vizio burocratico, e decide di non farne parola con la moglie.

Ann, in realtà già informata sui fatti, si aspetta di ricevere una seconda proposta di matrimonio la sera stessa, in occasione di un invito a cena, ma questo non avviene. La ex signora Smith interpreta il silenzio del marito come un ripensamento sul matrimonio e, proclamandosi pubblicamente single, decide di cacciarlo di casa.

Recensione de Il signore e la signora Smith

Il signore e la signora Smith è l’unica commedia leggera di Hitchcock, indiscusso maestro del brivido. È uno dei suoi primi film dallo sbarco in America: inizia a girarlo dopo Rebecca, la prima moglie (1940): in questi anni, il tema dell’ambiguità tra e dei suoi personaggi diventa potente. Ambiguità che possiamo cogliere, sebbene priva di suspance, anche tra i coniugi Smith. Certo, i toni sono leggeri, frivoli, molte volte ingenui, ma fin dalla prima scena lo spettatore viene spiazzato da una serie d’inquadrature che stimolano l’immaginazione: la camera da letto è sporca e disordinata, i piatti con i resti di cibo sono sparsi a terra. C’è un uomo in pigiama che fuma e gioca a Solitario mentre una donna, a letto, si nasconde sotto le coperte. L’uomo non vuole far entrare nessuno e afferra velocissimo il vassoio della colazione lasciando la cameriera sulla soglia. I due si stanno forse nascondendo? Hanno contratto un micidiale e contagiosissimo virus e sono costretti alla quarantena? Niente di tutto questo. La coppia, quando litiga, si regola così: nessuno può andarsene prima di aver fatto pace.

David e Ann, coppia di eccentrici perfettamente incastrati in un rapporto burrascoso, hanno quasi bisogno di litigare per poi amarsi di più. Scoprire di non essere mai stati sposati è un’occasione ghiotta per buttare all’aria la quotidianità, in un’esplosione di adrenalina finalizzata alla reciproca riconquista. Caricaturale appare poi Jeff, il socio del signor Smith, che approfitta della situazione per corteggiare Ann. Impeccabile, gentiluomo, saggio, rispettoso: Jeff ha tutte le qualità dell’uomo ideale che però, in questa narrazione, risulteranno essere quelle dell’uomo più noioso del mondo. 

Robert Montgomery e Carole Lombard in una scena del film  Il Signore e la signora Smith
Robert Montgomery e Carole Lombard in una scena del film Il Signore e la signora Smith

La frivola commedia del re del thriller è dunque più densa di ciò che appare a prima vista. L’ironia che la pervade, oltre a restituire leggerezza, lancia simpatiche frecciatine a un pubblico borghese conformista, interessato più alle apparenze che ai contenuti. Qualche esempio. La bella Ann, che vuole indossare il suo tubino di quand’era più giovane, deve lottare con la cerniera della gonna che non si chiude: “ma come fa un vestito a rimpicciolirsi rimanendo chiuso in un armadio?”; David accetta un appuntamento al buio per ingelosire Ann, ma la donna che incontra al ristorante non è sufficientemente all’altezza del suo status sociale; Jeff, che si ubriaca solo per compiacere Ann, non si regge in piedi ma riesce comunque a mantenere un aplomb che lo ridicolizza: “sai qual è la differenza tra te e David? Lui quando si ubriaca ti si butta addosso, tu invece ti allontani!” e lui risponde fiero “Grazie!”.

Il film lascia immaginare molto chiaramente quale possa essere la personale opinione del regista sul legame matrimoniale e sulla quotidiana vita di coppia:

“correttamente sposato è solo l’uomo che capisce ogni parola che la moglie non ha detto”.

Alfred Hitchcock

In conclusione

Note positive

  • L’incipit con piano sequenza e stacchi sui due personaggi
  • L’ironia pungente
  • Carole Lombard, attrice protagonista

Note negative

  • La seconda parte del film è scontata e ripetitiva

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