La macchina Nera (1977): La recensione del film horror

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the car 1977 la locandina

La macchina nera

Titolo originale: the car 

Anno: 1977

 Paese: Usa 

Genere: horror

Casa di produzione: CIC

Distribuzione in italiano: M. Birdt e Silverstein

Regia: Elliot Silverstein 

Sceneggiatura:Dennis ShryackLane SlateMichael Butler

Montaggio: Michael McCroskey 

Fotografia: Gerald Hirschfeld 

Musiche: Leonard Rosenman

Attori: James Brolin, Ronny Coy, Kathleen Lloyd, John Marley, John Rubinstein, Elizabeth Thompson, R.G. Armstrong

Trailer di La macchina nera

Trama di La macchina nera


In un paesino sperduto del New Mexico, cominciano ad accadere degli omicidi da parte di una misteriosa macchina nera. La polizia locale cercherà in tutti i modi possibili di fermare il veicolo, prima che sia troppo tardi.

Recensione di La macchina nera


Prima del capolavoro di John Carpenter del 1983 tratto da un romanzo di Stephen King, Christine – La Macchina infernale, il mondo del cinema aveva già conosciuto un veicolo a quattro ruote che aveva terorrizato il mondo, ovvero Duel di Steven Spielberg del 1971, proprio dal sucesso di questo film venne realizzato il lungometraggio del 1977 diretto da Elliot SilversteinLa macchina nera che divenne un caposaldo cinematografico del genere dei veicoli diabolici.


La storia trattata è molto semplice e segue due linee narrative che si intrecciano fino a diventare un’unica narrazione per tutta la durata del film. La macchina nera prova ad approfondire i suoi personaggi principali affichè lo spettatore possa provare almeno un pizzico di empatia nei loro confronti, ma tende a dare un eccessivo spazio narrativo alla storia principale e agli omici. È un film piuttosto normale e non sembra avere molte pretese di essere profondo e che faccia riflettere gli spettatori, benchè si riveli una pellicola interessante analizzandone anche il tema ( seppur poco approfondito); la Macchina nera colpisce e distrugge per puro piacere tutti gli ideali americani di innocenza e gioia (i due ciclisti innamorati) della legge e dell’ordine (i poliziotti), dell’arte (un suonatore di corno).

Una pellicola cinematografica semplice realizzata con un budget ridicolo ma che riesce bene nell’intrattenere il suo spettatore trasmettendo una buona dose di suspense e pathos. La recitazione non è affatto male anche se all’interno del film ci sono attori prevalentemente sconosciuti. La regia è buona sia nelle scene più dinamiche sia in quelle tranquille, anche se sarebbe stato meglio se avessero inserito più scene di paesaggi per immedesimare gli spettatori all’interno della storia. Gli effetti speciali non sono molti data la natura piuttosto economica della pellicola ma la macchina è credibile ed è un elemento funzionale.

Note positive

  • La macchina grazie a una buona regia trasmette una sensazione di suspense al pubblico


Note negative

  • Mancanza di un vero approfondimento tematico oltre che nei personaggi
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