Tutti Tranne Te (2023). Il ritorno della commedia romantica

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Trailer di Tutti Tranne Te

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Il ritorno delle commedie romantiche è segnato dall’uscita della pellicola Tutti tranne te (in inglese Anyone But You) di Will Gluck, autore in passato di film di successo come Easy Girl e Amici di letto. Distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 25 gennaio 2024 da Eagle Pictures, con protagonisti Glen Powell e Sydney Sweeney nei panni di due giovani ragazzi che, dopo un primo sorprendente appuntamento, si perdono totalmente di vista.

Trama di Tutti tranne te

Bea (Sydney Sweeney) è una giovane studentessa di giurisprudenza dell’università di Boston che un giorno finisce per conoscere Ben (Glen Powell), un ragazzo di bell’aspetto dipendente della Goldman Sachs. Tra i due ragazzi scatta da subito una connessione immediata che li portano a trascorrere l’intera giornata insieme. A causa di alcune incomprensioni i due ragazzi finiscono per allontanarsi, portandoli a percorrere due strade diverse. Mesi dopo, Bea e Ben si ritrovano di nuovo insieme per celebrare a Sydney il matrimonio della sorella di lei con la migliore amica di lui. Decisi a lasciarsi apparentemente alle spalle tutto il rancore che provano l’uno per l’altro, i due protagonisti fingono di essere una coppia felicemente innamorata per un proprio tornaconto personale.

Glen Powell e Sydney Sweeney in Tutto Tranne Te
Glen Powell e Sydney Sweeney in Tutto Tranne Te

Recensione di Tutti tranne te

Quella della commedia romantica sembrava un genere totalmente scomparso negli ultimi anni sul grande schermo, nonostante il grandissimo successo che aveva riscontrato tra il pubblico e la critica tra la fine degli anni Novanta e l’inizio degli anni Duemila, portando alla nascita di veri e propri cult rimasti celebri nella storia del cinema. Un ritorno di fiamma, però, si è verificato solamente due anni fa quando il regista Ol Parker fece uscire la sua opera Ticket to Paradise con protagonisti il connubio vincente George Clooney e Julia Roberts, rendendolo in poco tempo un vero e proprio successo al botteghino. Incoraggiato da questa risposta sul mercato, il cineasta Will Gluck ha saggiamente deciso di abbandonare il mondo dei coniglietti della celebre saga Peter Rabbit per dedicarsi a un genere che conosce fin troppo bene.

Proprio come il suo Easy Girl (con all’epoca una poco conosciuta Emma Stone) prendeva spunto da un classico della letteratura statunitense dal titolo La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne, un discorso analogo lo si può fare con la sua ultima creazione. Tutti tranne te è infatti basato sulla commedia teatrale Molto rumore per nulla di William Shakespeare, un’opera che fonda il comico con l’elemento drammatico. D’altronde, il celebre drammaturgo inglese è stato involontariamente una figura di ispirazione per il mondo del cinema grazie ai suoi racconti.

Fotogramma di Tutti Tranne Te
Fotogramma di Tutti Tranne Te

Attingendo da alcuni classici cinematografici come Il matrimonio del mio migliore amico (non a caso l’ultima fatica di Gluckha nel cast gli attori Dermot Mulroney e Rachel Griffiths) si delinea la struttura narrativa di Tutti tranne te, un’opera che mira a riproporre i cliché tipici delle storie d’amore a tema “wedding”. Bea e Ben incarnano rispettivamente la coppia perfetta nata grazie a un colpo di fulmine, caratterizzati da numerosi stereotipi – pensiamo al fisico scolpito di lui messo sempre in evidenza – e dagli insuccessi di lei, un espediente utilizzato per renderla più vicina all’occhio dello spettatore, capace di identificarsi nella bella fanciulla. Attraverso un primo incontro bizzarro, i due protagonisti finiscono per accorgersi di provare piacere nella compagnia l’uno dell’altro, portandoli a trascorrere una serata insieme che termina bruscamente la mattina dopo quando Bea, spaventata dalle emozioni provate, decide di allontanarsi. Una situazione precaria che finisce con il degenerare nel momento in cui la ragazza ritorna nell’appartamento di Ben per scusarsi, finendo per sentirlo insultarla mentre parla con un suo amico. Quale buona occasione per rimettere in pista i due protagonisti – attratti reciprocamente – se non all’interno di un matrimonio?

In conclusione

Il regista Will Gluck dirige e scrive una commedia fin troppo prevedibile, esaltata anche dalla colonna sonora di Natasha Bedingfield con il suo Unwritten (successo musicale del lontano 2004) e costruita sull’ottima intesa instaurata tra gli attori Glen Powell e Sydney Sweeney. Una pellicola senz’altro rivolta a un target femminile che strizza al contempo l’occhiolino alla comunità lgbt grazie alla figura delle due spose presenti sullo sfondo di questa storia. Tutti tranne te è una deliziosa e divertente pellicola che non offre niente di nuovo allo spettatore, se non rocambolesche avventure australiane e risate che finiscono con lo spegnersi nel giro di pochi minuti.   

Note positive:

  • Chimica tra Glen Powell e Sydney Sweeney
  • Colonna sonora di Natasha Bedingfield
  • Ritorno della commedia romantica sul grande schermo

Note negative:

  • Commedia fin troppo prevedibile, costruita attraverso cliché tipici di questo genere
  • Personaggi secondari solo accennati
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