Le dichiarazioni di Julianne Moore: presidentessa di giuria a Venezia 79

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L’attrice Golden Globe per Still Alice (2014), Julianne Moore nel 2022 arriva in Italia, precisamente alla 79 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia dove riveste il ruolo di presidentessa della giuria internazionale dei film in concorso nell’edizione 79. Accanto all’attrice, vincitrice di due Coppa Volpi Speciale al miglior cast nel 1993 e 2003, troviamo: Mariano Cohn (regista, sceneggiatore, produttore), Leonardo di Costanzo (regista, sceneggiatore), Audrey Diwan (regista, sceneggiatore), Leila Hatami (attrice), Kazuo Ishiguro (scrittore, sceneggiatore) Rodrigo Sorogoyen (regista, sceneggiatore, produttore).

Nella conferenza stampa di apertura la Moore ha dichiarato tutto il suo amore per la settima arte e per i festival cinematografici. Proprio parlando dell’importa di eventi come quello della Biennale di Venezia ha asserito:

Questo festival è così importante essendo un momento in cui le persone si uniscono per scoprire l’arte cinematografica. Mi sono avvicinata al cinema quando vivevo in Alaska, dove ho conosciuto un primo curatore che organizzava il cinema locale, cambiando film ogni settimana. Io ci andavo e così ho visto dei film come quelli della Disney, ad esempio mi ricordo di aver scoperto lì gli Aristogatti. A dieci anni ho visto dei film veramente bellissimi e mi sono chiesta: Che cos’è questo mondo?

L’attrice dinanzi a una domanda riguardante il sempre più insorgere di piattaforme come Netflix, Prime Video e Disney Plus e il calo di pubblico dei cinema, ha risposto così:

Quando si parla di piattaforme e di sale, spesso si finisce per fare dei discorsi puramente commerciali, ma la verità è che ci saranno sempre delle modalità diverse di far vedere il cinema, alla fine è una questione di progresso, della tecnologia che avanza e noi non dobbiamo averne paura, alla fine ciò che conta è l’arte, la sua capacità di emozionarci. Spesso si parla di piattaforme e di sale con discorsi puramente commerciale, ma l’arte non cambia. L’arte è una costante, le persone raccontano sempre storie, troviamo sempre modi diversi per raccontarle, ad esempio attraverso il teatro, la pittura o il cinema. Il festival di Venezia alla fine tratta di questo, è un opportunità di poter assistere e scoprire questo lavoro straordinario, in cui alla base c’è il narrare storie.

Julianne Moore- Venezia 79
Julianne Moore- Venezia 79

Riguardo a essere in giuria a Venezia, nel ruolo di presidentessa la Moore ha detto:

è un onore, sono veramente onorata di essere qui… mai nella mia carriera avrei pensato di far parte di questa giuria, tantomeno di presiederla, basti pensare che la mia prima volta al Lido è stata nel 1986, ero una attrice di soap. Per me è un grande onore, ma la giuria è un collettivo, io sono solo una figura di rappresentanza, se volete sono la guida. Tutti noi siamo davvero emozionati di essere qui e non vediamo l’ora di vedere i lungometraggi in concorso.

Ma alla presidentessa che film piacciono? Cosa gli interessa trovare in una pellicola?

Trovo molto gratificante guardare film in una lingua diversa, quella originale con cui sono stati girati, poiché mi permette di guardare i comportamenti. Noi veniamo da una cultura particolare, una cultura che definisce chi siamo come persone. Noi guardiamo film provenienti da tutto il mondo e vederli ci permette di scoprire altre culture e modi di fare, tutto ciò è una fonte di grande ispirazione e ci fa sentire più vicini. Mi piace vedere film dove ci sono dei giusti comportamenti umani, e premio quello che mi farà battere più velocemente il cuore.

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