L’Era Glaciale: le Avventure di Buck (2022): Un ottima animazione non basta

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L'era glaciale le avventure di Buck locandina

L’Era Glaciale: le Avventure di Buck

Titolo originale: The Ice Age Adventures of Buck Wild

Anno: 2022

Nazione: Stati Uniti d’America

Genere: animazione

Casa di produzione: Bardel Entertainment

Distribuzione: Disney Plus

Durata: 82 minuti

Regia: John C. Donkin

Sceneggiatura: Jim Hect, Ray DeLaurentis, William Shrifin

Fotografia: James M. Palumbo

Montaggio: Harry Hitner

Musiche: Batu Sener

Doppiatori italiani Massimo Giuliani, Germano Gentile, Lucia Ocone, Francesco Pezzulli, Gabriele Sabatini

Trailer de L’Era Glaciale: le Avventure di Buck

Sei anni dopo L’era glaciale 5 – In rotta di collisione, l’ultimo capitolo in cui avevamo seguito le avventure dello sgangherato gregge di animali composto dal mammut lanoso Manfred e da sua moglie Ellie, dallo strambo bradipo Sid, dallo smilodonte (un felino dai denti a sciabola) Diego e dai fratelli opossum Crash e Eddie, arriva su Disney +, il 25 Marzo 2022, L’Era Glaciale: le Avventure di Buck il primo spin-off della saga incentrato su un misterioso mondo preistorico glaciale, nato dalla mente dello sceneggiatore J. Wilson nel lontano 2002. Questo lungometraggio, che avrà un suo seguito narrativo (con molta probabilità), è incentrato su Buck, un furetto fuori di testa che avevamo conosciuto all’interno del mondo perduto narratoci in L’era glaciale 3 – L’alba dei dinosauri. Accanto a Buck troveremo ancora i protagonisti del franchise come Sid, doppiato in italiano sempre da Claudio Bisio, mentre Leo Gullotta darà, nuovamente, la sua voce al mammut Manny.  

Trama de L’Era Glaciale: le Avventure di Buck

I fratelli opossum Crash e Eddie sono diventati un peso per la tribù tanto che Manfred fatica a sopportarli sperando che i due decidano, prima o poi, di andarsene per trovare la loro strada. I due fratelli, dall’altro canto, vogliono la loro indipendenza e sono stanchi di essere trattati come dei bambini, soprattutto dalla loro sorella Ellie eccessivamente iperprotettiva nei loro confronti tanto da vietargli di compiere qualsiasi acrobazia estrema che loro amano tanto. Stufi di questa situazione i due scappano nell’oscurità della notte e nel loro vagare in cerca nel loro posto da chiamare casa, ci ritrovano catapultati, per casualità, all’interno del mondo perduto, un’incredibile e immensa grotta sotterranea abitata da dinosauri e da creature insolite. Questa terra però è un luogo altamente pericoloso, dove i carnivori ne fanno da padroni e due piccoletti come loro devono lottare con i denti per sopravvivere, ma in loro aiuto arriva, miracolosamente, Buck, il furetto solitario e coraggioso con un solo occhio, che li prende sotto la propria protezione, nell’attesa che i due ritornano dai propri amici, perché Buck non ha nessun interesse ad abbandonare la propria solitudine. L’arrivo dei due opossum però non sarà l’unico guaio per Buck, ma il furetto dovrà trovarsi ad affrontare nuovamente il malvagio Orson, un dinosauro dal cervello gigante. Orson è un incallito criminale che intende vendicarsi: distruggendo Buck, colui che lo aveva bandito a Lava Island, e diventando il tiranno del mondo perduto. Il nostro eroe, insieme ai due piccoli opossum, riuscirà a fermare il crudele Orson?

Crash ed Eddie - L'era glaciale le avventure di Buck
Crash (voiced by Vincent Tong) e Eddie (voiced by Aaron Harris) in L’Era Glaciale: le Avventure di Buck, esclusiva di Disney+. Foto concessa da Disney Enterprises, Inc. © 2022 Disney Enterprises, Inc. All Rights Reserved.

Recensione de L’Era Glaciale: le Avventure di Buck

Abbiamo dei cambiamenti in questa pellicola, la casa di produzione Blue Sky Studios, colei che ha realizzato tutte le precedenti pellicole del franchise L’Era Glaciale, non partecipa al nuovo capito della saga che viene prodotto dalla Bardel Entertainment, studio d’animazione famoso per aver animato Anastasia (1997), Space Jam (1996) o la serie Rick and Morty, ma questo non è l’unico cambiamento poiché all’interno de L’Era Glaciale: le Avventure di Buck non troviamo neppure la presenza di Scrat, l’iconico scoiattolo dai denti a sciabola, che ha fatto la fortuna della saga preistorica, donando alle pellicole quella sana ironia d’altri tempi che ha divertito milioni di bambini e adulti. Assenti, non giustificati, sono però anche Shira e Pesca, tanto che lo spettatore non comprende come mai questi animali non compaiono e non vengono mai nominati all’interno dello spin-off ambientato dopo gli eventi de L’era glaciale 5 – In rotta di collisione (2016)

L’Era Glaciale: le Avventure di Buck non è solo cambiamento ma è anche conferme e certezze. Il tema riprende e ripropone al pubblico nuovamente il concetto di gregge, facendo comprendere ai più piccoli, ma non solo, il concetto base di famiglia, parola che non viene minimamente connessa all’elemento genealogico e di sangue, ma è intesa come nucleo in cui noi decidiamo di stare, siamo noi a dover cercare il nostro branco, un luogo in cui sentirsi amati e al sicuro dai pericoli esterni. In questa concezione Crash ed Eddie abbandonano il loro “nido”, il luogo materno in cui ci sentivano protetti e amati, per ricercare la loro vera e propria individualità, alla ricerca di un altro posto da poter chiamare casa e in cui costituire il loro gregge. Tutti noi viviamo la nostra infanzia in una famiglia ma a un certo punto sentiamo la necessità di andarsene e di formare un proprio branco, con i propri simili in cui poter essere se stessi, al pieno delle proprie possibilità, ciò è qello che faranno i due opossum.

Sin dalla prima ‘era glaciale’ abbiamo definito il concetto di gregge come famiglia. Ma, soprattutto, il nostro gregge è una famiglia che non ha bisogno di essere imparentata con il sangue. Film dopo film, introduciamo molti personaggi disparati e colorati che, alla fine, diventano parte del branco. Man mano che questa famiglia diversificata continua a crescere di dimensioni, anche le loro relazioni si evolvono.

Lori Forte

L’epicentro della storia dunque è l’evoluzione, il cambiamento, temi che vengono sviscerati in due rami narrativi:

  1. Crash ed Eddie abbandonano il loro gregge per ricercare la loro strada. Tale traccia ricalca il passaggio dall’età infantile a quella più giovanile/adulta, in cui l’individuo ricerca il suo sé nel mondo.
  2. Buck è colui che vive da solo e che dovrà superare le sue paure e i suoi tormenti per poter riuscire nuovamente a imparare a vivere all’interno di un branco unito, dove potersi sentire amato e voluto bene dagli altri.

Il problema pero è che questi percorsi di formazione che vengono intrapresi dai personaggi sono mostrati nel modo più superficiale possibile e alla fine della narrazione loro hanno si affrontato sfide ma queste non risultano abbastanza forti da farli cambiare ed evolverse, noi non assistiamo a un reale percorso di approfondimento di questi caratteri, inoltre non vediamo un loro vero cambiamento interiore specialmente dei due opossum, inversamente per Buck abbiamo una linea narrativa un pizzico più approfondita soprattutto riguardo al suo passato da “eroe” ma anche questo personaggio risulta raccontato in maniera frivola, lasciando allo spettatore solo quella verve di comicità e poco altro. Il problema tematico e di sceneggiatura non termina qui perché anche la costruzione del malvagio del film è poco riuscita. Orson non incute mai paura al pubblico e appare un carattere assolutamente bidimensionale privo di qualsiasi spessore e di reale interesse, grazie a lui però troviamo alcune tematiche innovative all’interno del franchise come quelle riguardo al bullismo e al significato di tirannia, dove viene analizzata in un interessante dialogo tra Orson e Buck, dove quest’ultimo cerca di far comprendere che tutti gli animali devono avere i soliti diritti e che nessuno deve sentirsi superiore all’altro. Peccato però che anche questi concetti vengono espressi in maniera troppo frivola e senza nessun tipo di reale approfondimento.

Buck (voiced by Simon Pegg), Eddie (voiced by Aaron Harris) and Crash (voiced by Vincent Tong) in THE ICE AGE ADVENTURES OF BUCK WILD, exclusively on Disney+. Photo courtesy of Disney Enterprises, Inc. © 2022 Disney Enterprises, Inc. All Rights Reserved.
Buck (voiced by Simon Pegg), Eddie (voiced by Aaron Harris) and Crash (voiced by Vincent Tong) in L’Era Glaciale: le Avventure di Buck, esclusiva di Disney+. Foto concessa da Disney Enterprises, Inc. © 2022 Disney Enterprises, Inc. All Rights Reserved.

Non è tutto da buttare però, perché c’è proprio un lato assolutamente riuscito, da parte di questa pellicola, ovvero l’animazione, assolutamente distante da quella che avevamo conosciuto nei primi film della pellicola. In Le avventure di Buck vediamo nettamente i dettagli della scenografia, i movimenti dei peli degli animali che donano maggior vitalità e tridimensionalità a questi personaggi.

In conclusione

Il primo spin-off della saga non è riuscito sotto svariati punti di vista e risulta solo come un mero film d’intrattenimento per i piccolissimi. Il problema principale che la storia vorrebbe dare insegnamenti, ma il tutto è analizzato con così tanti stereotipi e grande superficialità che difficilmente un bambino imparerà qualcosa da questa storia. L’unico lato positivo è l’animazione superiore a quelle dei primi film della saga e di una vena comica che dona ritmo alla vicenda, che si lascia guardare senza annoiarsi.

Note positive

  • Animazione

Note negative

  • Sceneggiatura
  • I personaggi non sono minimamente approfonditi come anche le tematiche.
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