Macbeth (2015): la brama del desiderio

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macbeth locandina film

Macbeth

Titolo originale: Macbeth

Anno: 2015

Nazione: Regno Unito, Francia

Genere: Guerra, Drammatico

Casa di produzione: StudioCanal, Anton Capital Entertainment, Creative Scotland, DMC Film, Film 4, See-Saw Films

Distribuzione italiana: Videa

Durata: 1 ora 53 minuti

Regia: Justin Kurzel

Soggetto: William Shakespeare

Sceneggiatura: Jacob Koskoff, Michael Lesslie, Todd Louiso

Montaggio: Chris Dickens

Fotografia: Adam Arkapaw

Attori: Michael Fassbender, Marion Cotillard, Sean Harris

Trailer di Macbeth

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Il film “Macbeth”, diretto da Justin Kurzel nel 2015 e interpretato da Michael Fassbender e Marion Cotillard, rappresenta un adattamento cinematografico della celebre tragedia di William Shakespeare. Presentato in concorso al Festival di Cannes 2015 il 23 maggio, il film è stato distribuito nelle sale britanniche il 2 ottobre 2015, raggiungendo il pubblico italiano il 5 gennaio 2016.

Il film è stato girato in sole 7 settimane, con 36 giorni di riprese, di cui solo 6 non hanno coinvolto esterni. Secondo Hastings-Smith, il regista ha voluto mantenere un’autenticità incredibile, scegliendo di lavorare principalmente in loco.

Hastings-Smith,

Justin desiderava creare un mondo autentico, attingendo all’asprezza dei paesaggi dei Western. Il contesto duro di Macbeth trasforma il paesaggio in un vero personaggio del film.”

Justin Kurzel

La scelta di girare principalmente in esterni è stata intenzionale, anche se ha comportato numerose sfide. Tuttavia, ha conferito al film un legame tangibile con i luoghi, donandogli un’impronta di realismo. L’ambientazione si fonde con l’interpretazione dei personaggi, creando una connessione unica tra la scenografia e la narrazione.”

Trama di Macbeth

Il film dipinge la travolgente metamorfosi del valoroso Macbeth, signore di Glamis, una figura gloriosa condotta alla rovina per la sua insaziabile ambizione. Offre un’interpretazione commovente di eventi drammatici dell’epoca e una rivisitazione avvincente di uno dei personaggi più celebri e complessi di Shakespeare. Ambientato in mezzo al crudo scenario della guerra civile scozzese, Macbeth narra la caduta di un’anima nobile e generosa corrotta dall’avidità e dall’ambizione spietata.

Recensione di Macbeth

Tre streghe, note come le sorelle fatali, si insinuano nella mente e nell’anima del leale comandante, tessendo tre profezie che dipingono un futuro grandioso, desiderabile agli occhi di ogni uomo. Come serpi velenosi, seducono l’anima del comandante impiantando in lui un desiderio, un obiettivo da perseguire a ogni costo.

Macbeth – W. Shakespeare

Prima strega: “Salve Macbeth! Salute a te signore di Glamis!”
Seconda strega: “Salve Macbeth! Salute a te signore di Cawdor!”
Terza strega: “Salve Macbeth, che un giorno sarai re”

Le streghe gli rivelano un’altra profezia: i discendenti di Macbeth non saliranno sul trono di Scozia; sarà il suo amico Banquo a dare inizio a una lunga discendenza regale. Nel frattempo, Macbeth ottiene il titolo di barone di Cawdor dagli emissari del sovrano. Questi eventi fanno emergere un conflitto interiore intenso in lui: attendere passivamente un futuro glorioso o agire per conquistare e mantenere il trono? Lady Macbeth lo spinge con parole dure, accusandolo di viltà se non compirà l’omicidio del re di Scozia. Desidera che prenda il sentiero più rapido, a ogni costo. La brama di potere, la follia e il senso di colpa si intrecciano, portandoli entrambi alla rovina psicologica. Macbeth, assetato di potere, non esita a commettere atroci omicidi, imprigionato nelle profezie e privo di scrupoli. Il suo desiderio di dominio consuma la sua mente, spingendolo verso azioni infami, segnate da un’anima corrotta intrappolata nelle profezie. Mosso dalla sete di potere, giustifica ogni azione nel suo percorso verso la supremazia.

“Domani, e poi domani, e poi domani, il tempo striscia, un giorno dopo l’altro, a passetti, fino all’estrema sillaba del discorso assegnato; e i nostri ieri saranno tutti serviti a rischiarar la via verso la morte a dei pazzi”
Fotogramma di Macbeth 2015
Fotogramma di Macbeth 2015

Macbeth – W. Shakespeare

Hai paura di essere nell’azioni quale sei nel desiderio? Vorresti avere quello che consideri l’ornamento della vita e vivere stimandoti tu stesso un vile,  sempre desiderando senza mai osare, come il povero gatto del proverbio?

La pellicola di Justin Kurzel pone al centro della sua narrazione un tema cruciale: il desiderio, soprattutto il suo lato più oscuro, che si insinua nell’animo umano trasformandosi in una potente ossessione. Macbeth diviene l’emblema vivente di questa condizione, incarnando l’uomo posseduto da un ardente desiderio di potere, una passione morbosa che lo spinge oltre i limiti umani e lo costringe ad agire in modi impensabili. Eppure, in un modo o nell’altro, ciascuno di noi riflette parte di questa vicenda: siamo come Macbeth nelle nostre vite quotidiane, uomini e donne che, giorno dopo giorno, percorrono il cammino alla ricerca della realizzazione dei nostri desideri più profondi. Questi desideri, spesso inconfessati agli altri, plasmano e dirigono il nostro comportamento, rivelando la nostra vera natura. Sotto l’impeto di questa brama, gli esseri umani varcano confini morali, compiendo azioni che in condizioni normali apparirebbero ignobili, poiché la sete di conquista e di soddisfazione personale prende il sopravvento sulla ragione e la moralità. Macbeth, uno dei capolavori del drammaturgo teatrale britannico William Shakespeare, ci parla proprio di questo, ruotando attorno alla sete di potere e all’ambizione che risiedono in ognuno di noi. Per questo motivo, lo spettatore o il lettore non potrà mai vedere nel valoroso barone di Glamis una figura demoniaca e malvagia, bensì mostrerà compassione e simpatia per la sua rovina, identificandosi con lui. Tutto ebbe inizio al termine della battaglia più gloriosa combattuta da Macbeth.

Il personaggio di Macbeth, emblematico nell’opera di Shakespeare, incarna in modo magistrale la trasformazione dell’essere umano sotto l’influenza del desiderio inesorabile di potere. Il suo viaggio narrativo rappresenta la manifestazione cruda del desiderio, passando dall’aspirazione legittima alla rovina provocata dalla brama incontenibile. Inizialmente, Macbeth è un uomo valoroso, onesto e rispettato, il cui talento nella guerra è indiscusso. Tuttavia, quando le streghe gli propongono profezie ambigue che accendono il desiderio di raggiungere il potere, la sua natura viene gradualmente distorta. La brama di affermazione e di successo, che inizialmente potrebbe essere interpretata come aspirazione legittima, diventa un’ossessione irrefrenabile. Macbeth è intrappolato in un ciclo incessante di desiderio e azione, determinato a ottenere ciò che le profezie gli promettono, anche se questo significa superare ogni limite morale. È un viaggio nella psiche umana, mostrando come il desiderio, se non controllato, possa trasformarsi in una forza distruttiva. La sua discesa verso l’oscurità è catalizzata dall’influenza di sua moglie, Lady Macbeth, che alimenta e rafforza il suo desiderio di potere. L’ossessione per il potere lo spinge a compiere azioni terribili, tra cui l’omicidio del re Duncan, causando una rottura irreparabile con la sua moralità e il suo equilibrio mentale. Nel corso della tragedia, il desiderio si trasforma in una missione autodistruttiva. Macbeth, una volta un uomo di nobili qualità, diviene sempre più isolato, tormentato dal senso di colpa e dalla paura delle profezie che lo perseguitano. La sua ossessione per il potere lo rende incapace di distinguere la realtà dalla finzione, portandolo a un destino tragico. In questo contesto, Macbeth incarna la fragilità umana di fronte al potere del desiderio, esplorando i confini dell’ambizione umana e le conseguenze disastrose quando questa brama diventa smodata e incontrollabile. È un’analisi profonda dell’animo umano, delle sue debolezze e delle terribili conseguenze dell’insaziabile sete di potere.

Michael Fassbender e Marion Cotillard in Macbeth (2015)
Michael Fassbender e Marion Cotillard in Macbeth (2015)

La trasposizione cinematografica del 2015 di “Macbeth” di Justin Kurzel si distingue come un buon film, ma potrebbe mancare di quel tocco ineffabile che lo eleva al rango di capolavoro. La sua qualità visiva è evidente sin dall’inizio, specialmente nelle fasi iniziali della narrazione e durante la resa della prima battaglia. La fotografia si dimostra spettacolare, catturando in modo magistrale la crudezza e l’atmosfera oscura della storia. Tuttavia, ciò che potrebbe essere mancante potrebbe essere una sorta di profondità emotiva o un’introspezione più intensa nei personaggi, un aspetto che avrebbe potuto elevare ulteriormente il film oltre l’aspetto puramente visivo. Invece l’ambientazione scelta, con la costante e pervasiva foschia, l’oscurità e il calore del sole, si rivela perfetta per raccontarci la storia di questa oscura figura. Tuttavia, la sceneggiatura sembra essere legata in modo eccessivo alla scrittura poetica dell’opera originale, creando una sorta di dissonanza con lo stile visivo. Sebbene sia giusto rispettare il testo originale, essendo un capolavoro, sarebbe stato preferibile osare di più, escludendo nei monologhi, creando un testo più colloquiale e meno formale, più attuale nel modo di esprimersi dei personaggi. Inoltre, è sconcertante vedere i personaggi parlare apertamente quando è evidente che questi monologhi sono interiori, flussi di pensiero, rendendo la rappresentazione visiva disturbante. Questi difetti sono accentuati anche dalle performance degli attori, che pur essendo bravi, mantengono un’espressione facciale costante. Michael Fassbender riesce a rendere i momenti di pazzia del suo personaggio, ma in alcune scene avrebbe potuto esagerare di più, mentre Marion Cotillard interpreta una Lady Macbeth austera e rigida, mantenendo uno sguardo e un viso impassibile, risultando inizialmente troppo neutrale espressivamente e migliorando nella seconda parte del film.

Il montaggio è notevole, sebbene insieme alla sceneggiatura renda inizialmente il film un po’ complesso da seguire, con rapide transizioni da un luogo all’altro. Tuttavia, il montaggio e lo stile di ripresa sono sicuramente il punto di forza del film di Kurzel. All’interno della pellicola, sono presenti numerose immagini poetiche, una caratteristica non comune nella maggior parte dei film contemporanei.

In conclusione

La trasposizione cinematografica di Macbeth di Justin Kurzel offre un’imponente rappresentazione visiva e alcuni elementi tecnici di pregio, ma la stretta aderenza alla scrittura originale e alcune limitazioni nelle interpretazioni attoriali potrebbero influire sulla completezza emotiva e sulla fruizione complessiva dello spettatore.

Note positive:

  • Ottime prova di montaggio, di fotografia e di scenografia. Rende il film interessante e godibile
  •  La musica dà la giusta suspense
  • La scena della battaglia è ben girata

Note negative:

  • Dialoghi troppo attaccati al testo originale
  • Rappresentazione dei monologhi interiori
  • Gli attori
  • Non è semplice da seguire per chi non ha letto il testo originale ma si può comprendere ugualmente.
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2 commenti

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