Macbeth (2015): la brama del desiderio

macbeth locandina film

Macbeth

Titolo originale: Macbeth

Anno 2015

Paese:  Regno UnitoFrancia

Genere Guerradrammatico

Casa di Produzione  StudioCanal, Anton Capital Entertainment, Creative Scotland, DMC Film, Film 4, See-Saw Films

Distribuzione: Videa

Durata: 1h 53m

Regia Justin Kurzel

Soggetto William Shakespeare

Sceneggiatura: Jacob Koskoff, Michael Lesslie, Todd Louiso

Montaggio  Chris Dickens

Dop  Adam Arkapaw

Attori: Michael Fassbender, Marion Cotillard, Sean Harris

Trailer di Macbeth

Dove vederlo in streaming

Trama di Macbeth

Tre streghe ( Le sorelle fatali) si insinuano nella mente e nell’anima dell’onesto comandante. Gli proferiscono tre grandiose profezie, un grandioso futuro, un futuro che farebbe invidia a tutti gli uomini. Come voci di un serpente viscido seducono l’anima del comandante mettendogli dentro un desiderio, un obbiettivo da conquistare a qualsiasi costo.

Prima strega: “Salve Macbeth! Salute a te signore di Glamis!”

Seconda strega: ” Salve Macbeth! Salute a te signore di Cawdor!”

Terza strega: “Salve Macbeth, che un giorno sarai re”

Macbeth – W. Shakespeare

Le streghe gli proferiranno anche un altra profezia: i discendenti di Macbeth non comanderanno sul trono di Scozia, ma sarà il suo amico e fedele consigliere Banquo a dare il via ad una lunga stirpe di re.  In quel mentre arrivano degli emissari del sovrano che conferiscono a Macbeth il baronato di Cawdor.  Il valoroso e onesto combattente comprende che ciò che le streghe profetiche gli hanno annunciato e pura realtà.

Da questo istante nasce all’interno del personaggio un forte dibattito interiore che ben presto lo condurrà verso una cruenta follia macabra, una pazzia che distruggerà tutto ciò che lui era stato fino a quel momento.

Deve attendere pazientemente senza muovere muscolo il futuro glorioso che lo attenderà o deve agire con tutte le sue risorse pur di conquistare il trono e poi mantenerselo?

Lady Macbeth lo sedurrà a sua volta incoraggiandolo, dandogli del vile e del vigliacco se lui non abbraccerà il pugnale e taglierà la gola al re di Scozia. Lei vuole che lui prenda una scorciatoia, tutto vale pur di giungere allo scopo ultimo. La follia, la pazzia, la bramosità del potere si è impadronita di lei che condurrà Macbeth all’omicidio brutale del re, alla pazzia e poi verso il senso di colpa.

Il desiderio e i sensi di colpa li condurranno alla sciagura e alla distruzione psicologica. La mente di Macbeth ormai è avvolta dal desiderio di mantenere il potere sulla Scozia e non teme più di macchiarsi le mani con il colore della morte. Commetterà, in nome del potere, atroci omicidi, atti spietati svolti da un corpo e un anima corrotta e prigioniera del destino profetizzatogli. L’uomo oramai spinto dal desiderio di ottenere e mantenere sempre un maggior potere considererà ogni azione giusta da compiere.

“Domani, e poi domani, e poi domani, il tempo striscia, un giorno dopo l’altro, a passetti, fino all’estrema sillaba del discorso assegnato; e i nostri ieri saranno tutti serviti a rischiarar la via verso la morte a dei pazzi” 

macbeth 2015
Lo scontro in Macbeth (2015)

Recensione di Macbeth (2015)

Hai paura di essere nell’azioni quale sei nel desiderio? Vorresti avere quello che consideri l’ornamento della vita e vivere stimandoti tu stesso un vile,  sempre desiderando senza mai osare, come il povero gatto del proverbio?

cit. Macbeth – W. Shakespeare

Il desiderio si insinua nella mente dell’uomo, diventando un ossessione, una vera e propria missione. Il desiderio d’ottenere maggior fortuna nella vita comanda e muove le nostre azioni,  a seconda della nostra indole. Gli Uomini per ottenere tutto ciò che bramano conquistare si spingono oltre, oltrepassando confini e commettendo azioni ignobili.

Questo è Macbeth, uno dei migliori lavori del drammaturgo teatrale britannico Wiliam Shakespeare. Un opera interamente basata sul desiderio del potere e sull’ambizione che tutti noi esseri aventi un anima possediamo. Per questo motivo lo spettatore o il lettore non potrà mai vedere nel valoroso barone di Glamis una figura demoniaca e maligna ma mostrerà affetto e compassione per la sua rovina, identificandosi con esso. Tutto ebbe inizio alla fine della battaglia più valorosa condotta da Macbeth.

L’ultima trasposizione cinematografica di questa cruenta storia sanguinaria è stata realizzata da Justin Kurtzel, nel 2015. E’ un buon film ma che gli manca quel pizzico, quel qualcosa d’indefinibile, forse d’anima, che non lo rende un capolavoro.  La fotografia è spettacolare, soprattutto all’inizio della narrazione e nella prima battaglia.

Michael Fassbender e Marion Cotillard in Macbeth
Michael Fassbender e Marion Cotillard in Macbeth

L’ambientazione scelta –  con quella consistente e onnipresente foschia, con quell’oscurità ma anche con il calore del sole-  è perfetta, più che adatta per questa trasposizione di Macbeth di Kurzel.

La sceneggiatura appare all’interno del modo di raccontare la vicenda da parte del resgista troppo attaccata nei dialoghi alla scrittura poetica dell’opera originale, creando una sorta di stonatura con lo stile visivo. Appare giusto tenere il vero testo, essendo un capolavoro, ma sarebbe stato preferibile – escluso nei monologhi – osare di più creando un testo più orale e meno aulico, un modo di parlare dei personaggi che sia maggiormente attuale. Inoltre risulta orrendo vedere sul grande schermo i personaggi parlare, aprir bocca, quando è evidente che questi monologhi non sono esteriori ma interiori, flussi di pensiero. Quindi vedere camminare o vedere Macbeth con sua moglie parlare apertamente, quando questi sono pensieri disturba non poco. Indubbiamente tali difetti sono incrementati a casua degli attori che potevano far meglio. Pur essendo bravissimi tendono a mantenere un espressione facciale sempre simile. M. Fassbender riesce a rendere i momenti di pazzia del suo personaggio ma in alcuni momenti doveva esagerare e osare di più, mentre Cottilard fa una Lady Macbeth molto austera, rigida e crudele tenendo sempre uno sguardo e un viso impassibile, nella prima parte del film è troppo neutrale espressivamente ma nella seconda parte recita benissimo.

Il Montaggio è meraviglioso, non rende – insieme alla sceneggiatura – il tutto facile da comprendere, soprattutto inizialmente, spostandosi da un posto all’altro velocemente. Il montaggio e  lo stile di ripresa ritengo siano l’arma in più del film di Kurtzel. Esistono moltissime immagini poetiche dentro la pellicola e questo non è un fenomeno riscontrabile nella maggior parte dei film d’oggi.

In conclusione

Note positive:

  • Ottime prova di montaggio, di fotografia e di scenografia. Rende il film interessante e godibile
  •  La musica dà la giusta suspense
  • La scena della battaglia è ben girata

Note negative:

  • Dialoghi troppo attaccati al testo originale
  • Rappresentazione dei monologhi interiori
  • Gli attori
  • Non è semplice da seguire per chi non ha letto il testo originale ma si può comprendere ugualmente.

2 commenti

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.