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Magic Mike – The Last Dance
Titolo originale: Magic Mike’s Last Dance
Anno: 2023
Nazione: Stati Uniti d’America
Genere: Commedia
Casa di produzione: Nick Wechsler Productions
Distribuzione italiana: Warner Bros.
Durata: 110 min
Regia: Steven Soderbergh
Sceneggiatura: Reid Carolina
Fotografia: Steven Soderbergh
Montaggio: Steven Soderbergh
Musiche: Season Kent
Attori: Channing Tatum, Salma Hayek, Caitlin Gerard, Ayub Khan-Din, Jemelia George
A otto anni da Magic Mike XXL, Channing Tatum torna nei panni di spogliarellista nell’ultimo capitolo della trilogia, che vede il ritorno alla regia di Steven Soderbergh. Il film, in uscita il 9 febbraio 2023 nelle sale e distribuito in Italia da Warner Bros., sorprende le aspettative dei fan con numerosi cambiamenti come l’introduzione del personaggio di Salma Hayek che porterà un nuovo punto di vista femminile nel mondo del ballo.
Trama di Magic Mike – The Last Dance
Abbandonata la carriera da spogliarellista, Mike (Channing Tatum) vive ora a Miami lavorando come barista per eventi. Un giorno al bancone incontra Maxandra (Salma Hayek), una ricca e indipendente donna che, dopo aver scoperto le sue abilità nel ballo e nella seduzione, decide di portarlo a Londra per iniziare un nuovo business insieme. Mike dovrà riscoprirsi nei panni di regista teatrale con il compito di reclutare i migliori ballerini del mondo e mettere in scena uno spettacolo unico in stile Magic Mike in grado di risvegliare gli animi delle imborghesite donne londinesi.
Recensione di Magic Mike – The Last Dance
In questo capitolo conclusivo della trilogia di Magic Mike, Channing Tatum torna nelle “vesti” del personaggio che l’ha reso iconico anche se tutto intorno a lui sembra essere cambiato. Non ci sono più i compagni di un tempo, le ragazze sono state sostituite da una matura e inedita Salma Hayek e gli strip clup americani sono stati rimpiazzati da un teatro londinese. In questo nuovo scenario Mike sembra aver cancellato il suo passato e si ritrova a dover costruire una nuova identità da zero, spinto dall’incontro fortuito con la fascinosa Maxandra che individua immediatamente in lui una parte selvaggia che cerca di tenere repressa. Mike sembra incarnare il pensiero di Soderbergh di voler lasciarsi alle spalle il mondo dello strip, per abbracciare una visione più matura e permettere nuove riflessioni. Tra le tematiche affrontate spicca l’analisi, seppur velata, dello sguardo femminile e della scissione di una madre single tra la ricerca di un nucleo familiare e la voglia di libertà e sperimentazione. L’argomento tuttavia viene solamente accennato attraverso il conflitto interiore di Maxandra e il suo rapporto con la figlia adolescente Zadie, senza approfondire la complessità dei desideri e dei timori femminili.
Il primo atto tiene alta l’attenzione dello spettatore con una giusta dose di mistero e ritrovando lo spirito di erotismo proibito del primo film, esplicitato questa volta in un intenso ballo privato di Mike richiesto da Maxandra. La chimica tra Tatum e Hayek sembra promettere bene ma, appena i due partono per l’avventura londinese, la tensione inizia a scendere e il ritmo si appiattisce per vertere verso una trama semplice che scorre liscia senza particolari conflitti o colpi di scena.
Anche la parte erotica del film va sempre più scemando durante lo scorrere dei minuti e le esibizioni dei ballerini si discostano sempre di più da quelle del club originale gestito da Matthew McConaughey, per avvicinarsi a esercizi di stile alla Step Up. Salvo la prima coreografia esibita da Tatum in privato, le altre non destano particolare interesse anche a causa del cast di ballerini che, seppur capaci, non hanno sicuramente il carisma di Matt Bomer o Joe Manganiello nei film precedenti. Un altro elemento distintivo della saga che qui sembra mancare è l’aspetto comico e ironico, spesso sottolineato da Sodenbergh nelle opere precedenti per bilanciare il dramma dei personaggi. In questo ultimo capitolo infatti la comicità viene accantonata, rimanendo relegata al solo personaggio del maggiordomo Victor (Ayub Khan Din), che riesce in diversi momenti a strappare una risata commentando con il tipico umorismo inglese le azioni di Mike e Maxandra.
In conclusione
Magic Mike – The Last Dance presenta elementi interessanti di innovazione rispetto ai precedenti film e rappresenta la voglia del regista di andare oltre e sperimentare con i generi e con il ribaltamento delle aspettative. Tuttavia l’operazione non risulta troppo riuscita ed è proprio il ribaltamento delle aspettative che desta qualche perplessità. Se si tolgono da Magic Mike il cast, l’erotismo e il divertimento, cosa rimane?
Note positive:
- Channing Tatum e Salma Hayek
- Nuove tematiche
Note negative:
- Personaggi secondari deboli
- Trama semplice
- Coreografie poco interessanti