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Omicidio nel west end
Titolo originale: See How They Run
Anno: 2022
Nazione: Stati Uniti d’America
Genere: Giallo, Thriller, Commedia
Casa di produzione: Searchlight Pictures
Distribuzione italiana: Walt Disney Studios Motion Pictures
Durata: 98 minuti
Regia: Tom George
Sceneggiatura: Mark Chappell
Fotografia: Jamie Ramsay
Montaggio: Gary Dollner, Peter Lambert
Musiche: Daniel Pemberton
Attori: Sam Rockwell, Saoirse Ronan, Adrien Brody, Harris Dickinson, Ruth Wilson, Shirley Henderson, David Oyelowo, Sian Clifford, Reece Shearsmith, Pippa Bennett-Warner, Jacob Fortune-Lloyd, Tim Key, Angus Wright, Lucian Msamati, Ania Marson
“Omicidio nel West end“, (“See How They Run” il titolo originale), ha già ottenuto ottime recensioni dopo la visione nelle sale inglesi il 9 settembre 2022 e direttamente dal sito ufficiale di Rotten Tomatoes. La Mistery comedy di Tom George convince sin dai primi fotogrammi catapultando lo spettatore in affascinanti atmosfere inglesi amabilmente vintage! La pellicola arriva in Italia al cinema il 29/09/2022.
Trama di Omicidio Nel west end
Saoirse Ronan e Sam Rockwell sono rispettivamente l’ispettore Stoppard e l’agente alle prime armi, Constable Stalker (ironico cognome che caratterizzerà le varie vicissitudini intorno a questo personaggio femminile). Entrambi divisi, tra pigrizia, inesperienza e noia, lavorano parallelamente a un caso che darà filo da torcere a entrambi e non solo.
Siamo a Londra precisamente nel 1953. La macchina da presa di Tom George focalizza l’attenzione sulle illuminazioni di una Londra spettacolare, caratterizzata da insegne al neon. Una in particolare, quella del teatro che pubblicizza una pièce teatrale di grande successo “Trappola per topi” si presenta allo spettatore.
Nel frattempo una voce fuori campo (quella di Adrien Brody nei panni del produttore di Hollywood Leo Kopernick) predice ciò che di lì a poco si evolverà in “molteplici atti teatrali”, diretti con virtuosismo e sagacia.

L’ispettore Stoppard e l’agente Stalker si conoscono per risolvere un giallo letteralmente messo in scena durante un famoso tour teatrale di una compagnia inglese. Un uomo è stato ucciso all’interno del teatro, ma non si tratta di un uomo qualunque, è Leo Kopernick famoso produttore in quel di Hollywood. Leo viene ritrovato ucciso su un divano della scenografia del teatro. Nessuno sa come sia possibile e i motivi stentano a essere chiari, ma una cosa è certa i primi a essere sospettati sono proprio gli attori della compagnia.

Recensione di Omicidio nel west end
Che Omicidio nel West end, malgrado gli innumerevoli clichè del genere cine-letterario, sia un lavoro certosino di citazioni, rimandi e omaggi al mondo di Agatha Christie, è fin troppo chiaro. Sin dai primi istanti, lo spettatore viene piacevolmente travolto dall’humour inglese e affascinato dalle storiche tinte rosse del St Martin Theatre’s. Tutti i personaggi appaiono come “topolini ciechi“, immersi e distratti dalla dinamicità degli eventi, da battute incalzanti, il tutto grazie all’aiuto tecnico registico e fotografico sontuoso d iconico.

Mark Chappelle dimostra un lavoro accurato in fase di sceneggiatura e nella descrizione dei personaggi. Coniugando i dialoghi dei personaggi che marcano il senso della narrazione stessa tipica delle atmosfere teatrali con le azioni che ci riportano al cinema in quanto tale. Non c’è più distinzione tra sceneggiatura teatrale, filmica e scrittura letteraria, le tre strutture e le loro rispettive regole, si mescolano sapientemente convergendo nella regia di George.
Parlando di clichè, Omicidio nel west end omaggia infatti cinema, letteratura e teatro portando sul grande schermo tutti i luoghi comuni possibili e immaginabili.
I personaggi di Agatha Christie sono molto chiari: c’è ad esempio la coppia di giovani amanti borghesi, l’anziana donna di famiglia, il maggiordomo, la donna d’affari, l’ospite, il servo e persino la stessa scrittrice e drammaturga della contea del Devon. Tom George ci invita in una sorta di escape story della quale sarà impossibile dunque non divertirsi. Omicidio nel west end è un cluedo multimediale avvincente. Dialoghi, soggetti, plot e organizzazione degli eventi, tutto contribuisce alla celebrazione dell’eterno dramma di The Mousetrap.

A un certo punto ogni elemento sembra divenire un pretesto per confondere le pareti della settima arte, confuse con realtà meta letterarie e meta teatrali e sarà proprio l’ispettore Stoppard a sfondare la quinta!
Omicidio nel west end è comicità e giallo allo stato puro. Ciò che contribuisce a rendere tutti gli elementi perfetti è la scelta di un ottimo trio attoriale. Stiamo parlando di nomi la cui fama precede solitamente le loro performances: Saorsie Ronan e Sam Rockwell, insieme ad Adrien Brody, narratore onnisciente del suo stesso delitto, sono i veri mattatori della commedia degli equivoci. Omicidio nel west end ha dei chiari rimandi, per efficacia di dialoghi e battute incalzanti, a pellicole come “Cena con Delitto“, “Signori il Delitto è servito“, “Invito a Cena con Delitto“, “Un rebus per l’assassino“, rimandi forse poco originali, ma poco importa visto la sfrontatezza e la vitalità con la quale, probabilmente, questa commedia influenzerà il pubblico in sala.

Saorsie Ronan anima con grazia e prontezza la narrazione aggiungendo fluidità al corso degli eventi e ritmicità all’azione. Colorando il suo personaggio di diverse sfaccettature personali e uniche, conferma la sua abilità nel sapersi calare in qualsiasi tipo di performances, compresa quest’ultima. Dopo “Tre Manifesti a Ebbing Missouri“, (2017) molto bene anche Sam Rockwell che smette i panni dell’agente Jason Dixon omaggiando forse, il sergente Trotter di Scotland Yard.
In conclusione
Il divertimento e la suspense sono assicurati, non resta che scoprire chi sia l’assassino ricordando che, come direbbe la maestra di gialli:
“ogni omicida è probabilmente il vecchio amico di qualcuno”.
Note Positive
- sceneggiatura
- regia
- attori
- costumi
- fotografia
Note Negative