Pluto (2023). L’Incontro tra Umanità e Tecnologia in una narrazione di profondità e mistero

Recensione della serie tv Pluto (2023), dove un detective robot indaga su una serie di omicidi. Durante le indagini però scoprirà una cospirazione che minaccia la pace tra umani e robot.

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Trailer di “Pluto”

Trailer sub ita della serie Pluto (2023)

Informazioni sulla serie e dove vederla in streaming

Elogiato da molti come un capolavoro, il manga PLUTO è tratto dall’episodio “Il più grande robot del mondo” della serie Astro Boy di Osamu Tezuka del 1964 ed è ideato da Naoki Urasawa (20th Century Boys, Yawara! – Jenny la ragazza del judo, Master Keaton) in collaborazione con l’esperto coideatore Takashi Nagasaki. La serie drammatica carica di suspense si svolge in un mondo neofuturistico in cui esseri umani e robot altamente funzionali vivono in perfetta armonia. Il manga acclamato in tutto il mondo ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio culturale Osamu Tezuka. L’adattamento teatrale del 2015 di PLUTO è tornato a grande richiesta nel 2018 con un tour in Giappone e in Europa.

Trama di “Pluto”

In un mondo in cui gli umani e i robot convivono, il detective dell’Europol Gesicht si occupa del caso in cui una serie di potenti robot sono distrutti, portandolo a pensare che il colpevole stia prendendo di mira i più moderni robot al mondo, lui incluso. Ma le cose prendono una piega scioccante quando gli umani responsabili delle leggi sui robot sono uccisi uno dopo l’altro, senza alcun indizio sulle scene dei crimini che punti a un chiaro colpevole. Durante le indagini, Gesicht incontra il robot ultramoderno Atom, le cui emozioni e la cui IA lo spingono a mettere in dubbio la propria identità. Insieme scoprono un cupo complotto che potrebbe causare la fine del mondo. Mentre il tempo stringe, riusciranno a fermare la figura più malvagia della storia prima che sia troppo tardi?

Gesicht - PLUTO (2023)
Gesicht – PLUTO (2023)

Recensione di “Pluto”

Pluto è stata una serie animata che ha generato una grandissima aspettativa sin dal suo primo annuncio. Basato sull’acclamato manga scritto da Naoki Urasawa e co-sceneggiato da Takashi Nagasaki, l’opera è una rivisitazione del famosissimo arco narrativo “Il più grande robot al mondo” di Astro Boy creato da Osamu Tezuka. La versione di Urasawa di questa storia classica è diventata un’opera a sé stante, trasformandosi in un capolavoro di suspense, dramma e introspezione psicologica, e l’anime cerca di tradurre fedelmente queste qualità sul piccolo schermo.

La storia di “Pluto” è ambientata in un futuro in cui umani e robot convivono pacificamente, ma non senza tensioni sottostanti. La narrazione ruota attorno al detective Gesicht, un robot investigatore dell’Europol, incaricato di risolvere una serie di omicidi brutali che sembrano colpire i sette robot più potenti del mondo e gli esseri umani ad essi collegati. Man mano che Gesicht s’immerge nel caso scopre una cospirazione più grande, in cui il nome “Pluto” emerge come un’ombra minacciosa.

Un robot può avere un’anima?

Uno dei punti di forza di “Pluto” è la sua capacità di affrontare tematiche profonde e complesse. Il conflitto tra uomo e macchina è centrale, ma non è trattato in modo banale o scontato. L’anime esplora il significato dell’umanità e della coscienza, la paura del diverso, la responsabilità morale e l’orrore della guerra. Attraverso i personaggi robotici, si interroga su cosa significhi avere un’anima e quali siano le implicazioni morali del creare esseri con capacità di pensiero e sentimento simili o quasi uguali agli umani. La serie riesce a esplorare questi temi con una sensibilità che evita il didascalico e il già visto, facendo leva su un’atmosfera noir che tiene lo spettatore costantemente sul filo del rasoio.

I personaggi di “Pluto” sono tutti complessi e sfaccettati, ognuno con le proprie motivazioni e conflitti interiori. Gesicht è il protagonista e funge da punto focale della storia, un robot poliziotto che deve affrontare non solo la minaccia esterna, ma anche i suoi demoni interiori. Attraverso i suoi occhi, il pubblico viene introdotto a una varietà di personaggi, sia umani che robot, ognuno con la propria storia e il proprio ruolo nell’intreccio generale. Oltre a Gesicht, altri personaggi degni di nota includono Atom, che nella storia originale di Tezuka era il protagonista. Nella serie, Atom ha un ruolo più di supporto, secondario se vogliamo essere onesti, ma la sua presenza è fondamentale per esplorare i temi della speranza e dell’innocenza. Gli altri robot ci vengono mostrati come delle coscienze tormentate ma che in qualche modo sono riuscite a intraprendere un percorso di redenzione dopo gli orrori che hanno vissuto durante la guerra. Invece, Ochanomizu e Tenma, i due scienziati principali della serie, rappresentano due filosofie opposte riguardo alla creazione e all’etica dell’intelligenza artificiale.

Mont Blanc - PLUTO (2023)
Mont Blanc – PLUTO (2023)

Emozioni in uno stile visivo moderno

L’animazione di Pluto è un altro dei suoi punti di forza. Lo stile visivo rimane fedele al design originale del manga di Urasawa, ma con un aggiornamento moderno che si adatta perfettamente al medium dell’anime. L’atmosfera noir è esaltata dall’uso di colori scuri e dalle ombreggiature profonde, che contribuiscono a creare un senso di mistero e pericolo costante. Le sequenze d’azione sono ben coreografate, ma è nei momenti di quiete e introspezione della vita di tutti i giorni che l’anime brilla veramente, con un’animazione che riesce a catturare le sfumature emotive dei personaggi.

La colonna sonora, invece, svolge un ruolo cruciale nel creare l’atmosfera della serie. Composta per rispecchiare i toni cupi e malinconici della narrazione, la musica accompagna perfettamente le scene, intensificando i momenti di tensione e riflessione. Gli effetti sonori, dalle esplosioni alle interazioni quotidiane tra umani e robot, sono realistici e ben integrati, contribuendo a rendere il mondo di Pluto credibile e immersivo.

In conclusione

Pluto (2023) è un’opera che trascende il genere del thriller di fantascienza per diventare una riflessione filosofica e morale sul futuro della nostra società. Questa serie animata affronta temi universali e attuali, come la paura del diverso, la guerra, l’etica della tecnologia e la natura dell’umanità. La serie riesce a tenere alta la suspense, combinando una trama ben congegnata con personaggi profondamente sviluppati e un’animazione di alta qualità. Pur avendo radici in una storia classica, “Pluto” si presenta come una narrazione moderna e rilevante, che invita lo spettatore a riflettere non solo sui personaggi e sugli eventi narrati, ma anche su questioni morali ed esistenziali più ampie.

Note positive

  • La storia offre una narrazione complessa, intrecciata con tematiche morali e filosofiche. Il mistero si sviluppa lentamente, mantenendo alta la suspense e tenendo lo spettatore coinvolto dall’inizio alla fine.
  • Ogni personaggio, sia umano che robotico, è caratterizzato in maniera sfaccettata, con motivazioni e conflitti interiori che arricchiscono la trama. Gesicht, Atom e altri protagonisti offrono momenti di introspezione profonda.
  • La serie affronta temi universali come l’umanità, la coscienza, la guerra, l’etica della tecnologia e il rapporto tra uomini e robot, con grande profondità.
  • Lo stile visivo è curato e fedele al manga originale, con un’ottima resa delle scene d’azione e delle espressioni emotive. L’atmosfera noir è ben supportata dall’uso di colori cupi e ombreggiature profonde.
  • La musica e gli effetti sonori sono di alto livello, contribuendo a creare un’atmosfera di tensione e mistero che si adatta perfettamente ai toni dell’anime.

Note negative

  • La narrazione, pur affascinante, può risultare lenta in alcuni momenti. Alcuni spettatori potrebbero trovare il ritmo troppo lento o dilatato, soprattutto nelle fasi più riflessive della storia.
  • Per alcuni spettatori, il finale potrebbe non risultare soddisfacente.
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Stefano Rocca
Stefano Rocca

"Lei non crede che i sogni e internet siano abbastanza simili?
Sono luoghi in cui si esprimono desideri repressi" Sono un semplice appassionato di cinema, che ama raccontare le emozioni che i film sanno trasmettere. Ogni storia può evocare sensazioni diverse, e sono grato a chi sceglie di leggere i miei pensieri.

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