Quel fantastico peggior anno della mia vita (2015): una storia che strappa un sorriso

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Quel fantastico peggior anno della mia vita locandina film

Quel fantastico peggior anno della mia vita

Titolo originale: “Me & Earl & the Dying Girl”

Anno: 2015

Paese: Stati Uniti d’America

Genere: Drammatico, Commedia

Produzione: Indian Paintbrush

Distribuzione: 20th Century Fox

Durata: 104 minuti

Regia: Alfonso Gomez-Rejon

Sceneggiatura: Jesse Andrews

Fotografia: Chung-Hoon Chung

Montaggio: David Trachtenberg

Musiche: Brian Eno

Attori: Thomas Mann, RJ Cyler, Olivia Cooke, Nick Offerman, Connie Britton, Molly Shannon, Jon Bernthal, Chelsea Zhang

Trailer del film “Quel fantastico peggior anno della mia vita”

Il film basato sul romanzo dello scrittore Jesse Andrews dal titolo “Me & Earl & the Dying Girl“, viene presentato al famoso “Sundance Film Festival” nel gennaio 2015. Presentazione che gli regala una standing ovation. È poi lo stesso Jesse Andrews a prendere parte alla sceneggiatura. Il film arriva da noi in Italia mesi dopo, nel dicembre 2015. Vanta di riconoscimenti importanti come il premio del pubblico e il gran premio della giuria al “Sundance Film Festival”.

Diretto da Alfonso Gomez-Rejon, regista che nel curriculum prende merito di lavori come “Edison – L’uomo che illuminò il mondo” o la serie “American Horror Story“. Grazie alle sue prime esperienze da assistente a registi del calibro di Alfonso Cuarón e Martin Scorsese, riesce poi a guadagnarsi un posto fisso come co-produttore a fianco di Ryan Murphy in alcune delle stagioni della serie “American Horror Story” grazie alla quale ottiene varie nomination ai Golden Globes e agli Emmy. Ed è proprio la lunga esperienza che si porta dietro da anni come regista di seconda unità che riesce a dirigere a regola d’arte “Quel fantastico peggior anno della mia vita“, con l’aiuto in sceneggiatura dello stesso scrittore Andrews, con cui esordisce proprio grazie al romanzo “Me & Earl & the Dying Girl” nel 2012. Egli oggi prende parte anche alla sceneggiatura del nuovo film d’animazione Pixar “Luca”.

Trama di Quel fantastico peggior anno della mia vita

Greg, diciassettenne, è un ragazzo tranquillo che si definisce anche invisibile agli occhi di tutti al liceo. Ma ciò non lo turba, anzi, è sempre riuscito a farsi apprezzare da chiunque stando cauto e senza troppe manie di protagonismo. Questa cosa gli è sempre piaciuta, a tratti è davvero felice e per questo vive una vita più semplice. Fin quando sua madre non gli annuncia che una sua vecchia amica di scuola, Rachel, è malata di leucemia. La cosa non sembra metterlo in difficoltà ma i genitori vogliono che lui stia più affianco possibile alla povera malata. Così lo costringono a passare del tempo con lei. Greg, che inizialmente sembra infastidito dall’idea, comincia a ritrovar un legame ormai perso con Rachel presentandosi a casa sua. Lei all’inizio tendente ad un rifiuto, è dubbiosa, ma trova subito dopo Greg molto simpatico. Da qui tra i due nascerà quello che loro stessi chiameranno “amicizia forzata”, che col passare del tempo diventerà il fulcro portante della storia. Al duo ogni tanto si unirà anche Earl, amico del cuore di Greg, con cui da anni gira film stravaganti. La maggior parte del loro tempo libero la passeranno a far vedere a Rachel questi piccoli capolavori, ma discuteranno anche di cose più importanti, come il loro futuro, il college ed un presunto ballo di fine anno.

Scena del film “Quel fantastico peggior anno della mia vita”

Recensione di Quel fantastico peggior anno della mia vita

Pian piano che la storia avanza, il film diventa più cupo, fatto probabilmente legato ad una presunta lite tra i vari ragazzi. Grazie a questi sconvolgimenti il lungometraggio riesce a darci una maggiore quantità di dettagli riguardo il carattere di quasi tutti i personaggi. Ed è qui che ci si sente più vicini al nostro protagonista, un ragazzo che appunto descrive questo fantastico anno della sua vita come il peggiore. Infatti è proprio Greg che per tutta la durata del film ci inganna rassicurandosi, creando reazioni diverse nel finale per ogni spettatore. Il bello di tutto questo però sta nel ritrovarsi realmente ben consolati, perché quello che vuole trasmetterci Greg può essere visto appunto come un avvertimento o meglio, un aiuto che vuole darci.

Quel fantastico peggior anno della mia vita, che sembra essere uno di quei soliti film banali per adolescenti, in realtà offre molto di più. Nonostante sia tutto abbastanza romanzato, la storia riesce comunque a regalare buoni spunti di riflessione, attraverso una sceneggiatura innovativa che ci regala tantissima originalità grazie al dialogo/rapporto che lo spettatore instaura direttamente con il personaggio protagonista Greg. Il ragazzo è come se mettesse in pausa letteralmente il film comunicandoci dettagli inerenti e avvertendoci di qualche situazione. Questo è quello che si chiama “interrompere/rompere la quarta parete” e in questo gioco meta – cinematografico e d’irrealtà filmica troviamo l’elemento che lo contraddistingue maggiormente dagli altri film di genere come il lungometraggio Colpa delle stelle del 2014. Grazie proprio al gioco meta – cinematografico, Greg riesce a confortarci e alleviare la tensione drammatica quando l’andatura narrativa sembra toccare un po troppa drammaticità. Oltre questo fantastico e simpatico escamotage narrativo, il film viene diviso in capitoli dai titoli esilaranti. Mi sono molto divertita a leggerli e a sentirli presentare dal nostro narratore.

Molto di ciò che vediamo all’interno del lungometraggio è il filmato stesso che Greg sta realizzando e che poi spedirà al college di cinema. Proprio grazie a questo girato personale abbiamo molto materiale per avere una buona e completa descrizione della personalità di Greg, che risulta il personaggio meglio trattato e sviluppato all’interno della sceneggiatura, probabilmente perché degli altri caratteri narrativi conosciamo solo dei piccoli frammenti fondamentali, mentre di Greg sappiamo più o meno tutto, grazie proprio alla sua funzione di protagonista – narratore. Spesso sentiamo ciò che lui realmente sta provando: la sua mente offuscata quando gli si presenta una situazione di difficoltà, sentiamo la pressione di sua madre che ha paura per il suo futuro. Si capisce quanto è paziente e disponibile e quanto queste cose siano apprezzate dalla maggior parte dei suoi amici nonostante egli si definisca invisibile agli occhi di tutti. Ricaviamo parecchia descrizione del suo carattere grazie al suo esuberante modo di essere. Questo indubbiamente è dovuto alla scelta dell’attore stesso che interpreta Greg. Thomas Mann grazie al suo sguardo un po distratto, alla faccia un po da “nerd”, al viso un po malinconico ma allo stesso tempo rassicurante proprio da persona ben amichevole, è riuscito perfettamente ad interpretare Greg, dandoci una buonissima prova attoriale.

Rachel, Greg ed Earl, i protagonisti del film “Quel fantastico peggior anno della mia vita”

Passando invece ad un altro personaggio portante del film, ossia Rachel, la performance dell’attrice Olivia Cooke risulta abbastanza buona. Ma nonostante il film sia interamente dedicato ad essa, abbiamo a disposizione davvero pochi dettagli e particolari riguardo il suo modo di essere. Conosciamo poco Rachel e avrei preferito capire più profondamente cosa provava durante la malattia e come realmente pativa questa brutta croce. Però il film in sé, nonostante l’originalità di come è posto, tratta un tema molto delicato e drammatico. È un film per lo più rivolto ad adolescenti e probabilmente è meglio che colpiscano di più le cose positive, che restano dopo la visione, che non quelle tristi. Se consideriamo che il regista abbia voluto mostrare la positività della vita, l’intento del regista è ben riuscito.

Se conosciamo già poco Rachel, ancor meno sappiamo di Earl. Questo non significa però che sia poco importante, anzi, il personaggio di Earl regala allo spettatore la tranquillità necessaria per continuare a godersi il film. Egli è molto pacato e poco chiacchierone, ma predispone anche intelligenza e capacità di fare chiarezza.

Concludendo la parte che riguarda l’efficiente scelta di tutto il cast, voglio è giusto nominare anche per quei fantastici storici attori Connie Britton, Nick Offermann e Molly Shannon, che interpretano rispettivamente i genitori di Greg e la mamma di Rachel.

Quel fantastico peggior anno della mia vita è perfetto per quelle serate in cui hai voglia di vedere qualcosa che non ha bisogno di un’attentissima e particolare visione, ma bensì quelle in cui lo spettatore ha voglia di un film simpatico, ben fatto e che non cada sul banale. La pellicola è in grado di commuoverti nonostante una scrittura non così ottimale, mantenendo però la forza di distinguersi dagli altri di genere perché fino all’ultimo cattura l’attenzione dello spettatore ironicamente. L’esempio più plausibile è proprio l’avvertimento eccentrico che Greg scrive sopra il filmato per il college. È un avvertimento anche per noi o solamente per l’Università?! In ogni caso mi ha strappato un bellissimo sorriso dalla faccia ed ho subito pensato a quanto sia creativo Greg.

Parere personale sul film

Nonostante il film sia troppo romanzato per i miei gusti, ho trovato comunque piacere nel vederlo. Principalmente amo film più complessi, ma come spiegato sopra, è grazie alla sua sceneggiatura che il film si differenzia da quelli con le storie apparentemente simili. Il personaggio che ho preferito di più è Earl che con quel suo modo di fare può presentarsi affascinante all’occhio dello spettatore. Una delle mie scene preferite invece è stata proprio quella finale: l’avvertimento è super simpatico e conferma il film davvero giocoso. Film che consiglierei volentieri agli amici ma che non rivedrei.

Note positive

  • La scrittura e lo sviluppo sul personaggio di Greg
  • Aver trattato il tema con originalità

Note negative

  • Troppo romanzato
  • Scrittura non ottimale
  • Personaggi secondari un po trascurati

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