Snowpiercer 2: Il treno ricongiunto e Wilford

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Snowpiercer 2 locandina serie tv

Snowpiercer 2

Titolo originale: Snowpiercer

Anno: 2021

Paese: Stati Uniti d’America

Genere: fantascienzapost apocalittico

Produzione: Tomorrow Studios, CJ Entertainment, Studio T

Distribuzione: Netflix

Ideatore: Graeme Manson

Stagione: 2

Puntate:  10

Attori: Jennifer Connelly, Daveed Diggs, Mickey Sumner, Alison Wright, Lena Hall, Iddo Goldberg, Katie McGuinness, Sam Otto, Sheila Vand, Roberto Urbina, Mike O’Malley, Annalise Basso, Steven Ogg, Rowan Blanchar, Sean Bean, Chelsea Harris

Trailer Italiano di Snowpiercer 2

Trama di Snowpiercer 2

Esattamente dopo gli eventi narrati nell’ultimo episodio della prima stagione a cui abbiamo assistito al ricongiungimento forzato del treno Big Alice, comandato dal misterioso Wilford, con l’imponente Snowpiercer. Al capo di Big Alice c’è il misterioso Wilford (Sean Bean) mentre alla guida del mezzo troviamo la giovane Alexandra “Alex” Cavill (Rowan Blanchard), figlia di Melanie, che al tempo della partenza dell’arca della terra non era riuscita a salire sullo Snowpiercer insieme alla madre a causa di vari disordini.

Lo scontro che per Layton e i fondai sembrava essere terminato dopo aver sconfitto e trasformato in alleato Melanie, si riapre immediatamente e l’obiettivo del nuovo capo democratico del treno sarà quello di dover fermare sul nascere gli obiettivi di conquista di Wilford, che dichiara suo di diritto la padronanza dello Snowpiercer avendolo lui stesso ideato e progettato, dall’altro Layton dovrà evitare i disordini sul treno in un momento d’instabilità politica.

In tutto ciò Melanie, che è stata al di fuori del treno per bloccare e unire per sempre i due treni insieme all’insaputa di Wilford, scopre che c’è un leggerissimo nevischio, questo elemento climatico può significare solo una cosa: un innalzamento delle temperature, ovvero l’inizio della fine del gelo sulla Terra. Per scoprire la verità su questo fattore climatico dovrà recarsi in un luogo sulla terra ferma al di fuori del treno, dove la sua stessa vita è in pericolo.

Sean Bean in Snowpiercer 2
Sean Bean in Snowpiercer 2

Recensione di Snowpiercer 2

L’entrata in scena di colui che ha reso grande la prima stagione del Trono Di Spade interpretando il Lord di Grande Inverno Ned Stark, porta indubbiamente all’interno di questa seconda stagione di Snowpiercer una ventata di rinnovamento narrativo interno allo show. Indubbiamente la prova attoriale di Sean Bean risulta positiva, nonostante non raggiunga quel livello che da un grande attore come lui ci si dovrebbe aspettare, ma la sua entrata in scena nei panni di Wilford dona alla narrazione quel personaggio crudele e sadico che era mancato per tutta la prima stagione e proprio la presenza drammaturgica di Wilford va a modificare in maniera interessante, almeno sulla carta, il rapporto stesso tra i personaggi prima nemici e ora uniti verso una causa comune, un esempio evidente è il rapporto tra Layton e il nuovo capo dell’ospitalità Ruth, probabilmente uno dei pochi personaggi realmente interessanti possedendo in questa seconda stagione un percorso di cambiamento interiore che la condurrà nelle ultime due puntate a prendere scelte e decisioni che non le appartenevano all’inizio della serie tv, soprattutto nel lato umanitario.

Se la prima stagione era ancorata al famoso film di Bong Joon-ho, sequel degli eventi mostrati in questa serie Netflix e TNT, ruotando interamente sulla lotta di classe ecco che la sceneggiatura di Snowpiercer 2 ha una sua evoluzione tematica approfondendo altri aspetti politici della questione: come è giusto comandare? La gente è capace di vivere in armonia sotto una democrazia? O servono mani forti di un dittatore, soprattutto di colui che è un mito (morto e poi rinato) come Wilford? La democrazia, come viene accennato molteplici volte all’interno di queste dieci puntante, è il caos un miscuglio di anime difficili da controllarle e in cui l’ordine, la tranquillità e la stabilita politica sono complesse da raggiungere, inversamente la dittatura possiede solo ordine, dove coloro che non sono d’accordo finiscono nei cassetti o vengono uccisi per evitare problemi e caos, qui la forza garantisce il potere ma allo stesso tempo rende soli, fragili e esposti alla rivolta. Questo argomento è mostrato attraverso due personaggi Wilford e Layton ma entrambi risultano mal scritti soprattutto il primo che appare una macchietta di ciò che poteva essere senza riuscire realmente ad apparire terrificante agli occhi del pubblico, che vede maggiormente le sue fragilità interiori che non le sue crudeltà, dispiace ancor di più che per far posto a Sean Bean sia stata eliminata dalla storia uno dei personaggi più interessanti della prima come Melanie, che a causa della sua decisione di recarsi all’interno di un laboratorio scientifico al di fuori del treno, compare veramente poco all’interno dello show e alla fine di Snowpiercer 2 non possiamo che asserire come il suo personaggio sia stato mal sfruttato narrativamente parlando, con un finale rivolto alla sua Melanie, interpretata dall’altra grande attrice come Jennifer Connelly, che delude non poco lo spettatore, il quale non può che accorgersi che proprio quella scena finale gli sceneggiatori e registi cadono in alcune scelte piene di errori di verosimiglianza con alcuni eventi narrati precedentemente come ad esempio la vicinanza del treno al laboratorio.

Jennifer Connelly e Rowan Blanchard in Snowpiercer 2
Jennifer Connelly e Rowan Blanchard in Snowpiercer 2

La sceneggiatura del resto, proprio per sopperire alla perdita del suo grande perno centrale Melanie rende altri personaggi prima secondari come principali, in quest’ottica non possiamo che parlare della poliziotta Bess Till oppure di Audrey Sayori, o ancora della compagnia di Layton Zarah Ferami. Tale scelta è comprensibile ma questi caratteri che erano risultati poco interessanti nella passata stagione continuano a essere ancora superficiali e mal scritti, interessante inversamente grazie ad una scrittura più soddisfacente quel personaggio di Alex Cavill, figlia di Melanie, che possiede un suo background interessante e dei conflitti interiori d’indubbio valore che seppur narrati con evidente superficialità creano un percorso evolutivo e di crescita del personaggio coerente e verosimile. Per il resto Snowpiercer 2 mostra ancora tutti i problemi della prima stagione dimostrando come sia necessaria una buona scrittura dei personaggi e come non si possa poggiare tutto sempre e solo su un singolo personaggio dato in mano ad un grande attorone del cinema, prima Jennifer Connelly e qui Sean Bean, che in oltre non si dimostra in piena forma ma fa solo il suo dovere nell’interpretazione di Wilford, crudele ma non così tanto come doveva esserlo.

Note positive

  • Tematica

Note negative

  • Decisioni narrative sul personaggio di Melanie
  • Sceneggiatura
  • Personaggi poco approfonditi

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