Stranger Things 4 – Volume 1 (2022): Oscurità e traumi

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Stranger Things Stagione 4

Stranger Things 4

Titolo originale: Stranger Things 4

Anno: 2022

Paese: Stati Uniti d’America

Genere: horror, dramma adolescenziale

Produzione: Camp hero production

Distribuzione: Netflix

Ideatore: Matt e Ross Duffer

Stagione: 4 – Vol. 1

Puntate: 7

Attori: Millie bobby BrownWinona RyderNatalia DyerJoe KeeryDavid HarbourGaten Matarazzo, Finn Wolfhard, Noah SchnappSadie Sink, Maya Thurman Hawke, Caleb McLaughlin, Brett GelmanCara Buono, Jamie Campbell Bower, Joseph Quinn, Eduardo Franco, Sherman Augustus, Mason Dye, Nikola Djuricko, Myles Truitt, Regina Ting Chen, Grace Van Dien, Logan Riley Bruner, Elodie Grace Orkin, John Reynolds, Rob Morgan, Amybeth McNulty, obert Englund

Trailer italiano di Stranger Things 4

Dal suo debutto nel 2016, il fenomeno globale del genere teen dramma Stranger Things ha ottenuto più di sessantacinque riconoscimenti e centosettantacinque candidature a premi tra cui Emmy, Golden Globe, Grammy, SAG, DGA, PGA, WGA, BAFTA, un Peabody Award, AFI Program of the Year, People’s Choice Awards, MTV Movie & TV Awards, Teen Choice Awards e molti altri. Lo show candidato per tre volte come Miglior serie drammatica agli Emmy è uno dei titoli più guardati su Netflix. La terza stagione ha totalizzato 582 milioni di ore di visione classificandosi come la seconda serie in lingua inglese più popolare nella Top 10 di Netflix. Stranger Things è ideata dai Duffer Brothers e prodotta da Monkey Massacre Productions e 21 Laps Entertainment. I Duffer Brothers sono i produttori esecutivi della serie assieme a Shawn Levy e Dan Cohen di 21 Laps Entertainment, Iain Paterson e Curtis Gwinn. Dal 27 maggio 2022 viene rilasciato il volume 1 della quarta stagione composto da sette episodi, mentre dal 1 Luglio 2022 esce il Vol. 2 composto da due episodi (8 e 9).

Trama di Stranger Things 4 – Volume 1

Sono trascorsi sei mesi da quando la battaglia di Starcourt ha portato morte, terrore e distruzione nella cittadina di Hawkins. Da quel giorno molte cose sono cambiate a livello di relazione all’interno del gruppo dei giovani ragazzi, che si è spezzato. Joyce ha deciso di abbandonare Hawkins, la città maledetta, per trasferirsi in California con i suoi due figli Will (Noah Schnapp) e Jonathan (Charlie Heaton), ma non solo, poiché la donna decide di prendere sotto la sua protezione anche la “ex supereroina” Undici/Jane (Millie Bobby Brown), colei che dopo lo scontro con il mindflayer ha perso il suo nuovo “padre”, Jim Hopper, e i suoi poteri. La vita dei giovani in California però non è delle migliori, soprattutto per Undici che, al liceo locale, viene, ripetutamente, bullizzata da un gruppo di ragazze che l’hanno presa di mira.

A Hawkins le cose sembrano andare bene, anche se le relazioni del gruppo sono cambiate. Lucas fa parte della squadra di Basket del liceo, facendo amicizia con i tipi che bullizzano i nerd. Will e Mike (ma anche Lucas seppur nell’ombra) hanno fatto amicizia con Eddie Munson, un ragazzo più grande di loro, a capo di un club incentrato interamente sul gioco Dungeons & Dragons, attività vista malamente dalla cultura popolare Americana che vede questi club di Dungeons & Dragons come delle piccole sette sataniche. Max nel frattempo non sta più con Lucas ed è tormentata dal ricordo degli eventi della battaglia di Starcourt, dove ha assistito alla morte del suo fratellastro.  Tutto sembra scorrere bene, fino a quando non avviene, dinanzi agli occhi di Eddie, una morte inspiegabile e “soprannaturale”, un evento che darà il via a una nuova scia di sangue e che ricondurrà i ragazzini, insieme a Nancy, Steve e Robin, a dover combattere nuovamente contro il mondo del sottosopra.

STRANGER THINGS. (L to R) Finn Wolfhard as Mike Wheeler, Millie Bobby Brown as Eleven and Noah Schnapp as Will Byers in STRANGER THINGS. Cr. Courtesy of Netflix © 2022
STRANGER THINGS. (L to R) Finn Wolfhard as Mike Wheeler, Millie Bobby Brown as Eleven and Noah Schnapp as Will Byers in STRANGER THINGS. Cr. Courtesy of Netflix © 2022

Recensione di Stranger Things 4 – Volume 1

Dalla seconda stagione sono trascorsi tre anni, causa anche pandemia Covid-19 che ha complicato i piani della produzione, e in questo lasso di tempo, com’è naturale che sia, i componenti del cast, alcuni più di altri, sono visibilmente cresciuti e maturati fisicamente per la sfortuna dei fratelli Duffer, tanto che appare poco credibile visivamente che il ventenne Finn Wolfhard possa sembrare un ragazzino di soli quindici anni, o che la diciottenne Millie Bobby Brown vesta i panni di una studentessa del primo anno del liceo. Ovviamente i Duffer non potevano farci nulla, ma l’ambientare la quarta stagione, magari, a due anni di distanza della terza, avrebbe potuto aiutare e donare maggior veridicità alla narrazione. Fortunatamente però non tutto il cast è maturato fisicamente, infatti sia Max che Dustin possono ancora apparire come dei giovanissimi quindicenni, nonostante sia ormai una ventenne e un diciottenne, non per niente le scene ambiente a Hawkins risultano superiori nelle interpretazioni del cast riguardo a quelle Californiane dopo gli attori faticano, non poco, a entrare nei loro personaggi, soprattutto Finn Wolfhard, che non riesce mai a entrare nella parte. La stessa sceneggiatura sembra quasi dimenticarsi del personaggio che assume un ruolo quasi marginale alla vicenda senza possedere quell’approfondimento che avrebbe meritato soprattutto nelle relazioni che ha nel volume 1 con Undici e Will (personaggio di cui invece s’intuisce chiaramente il suo percorso evolutivo, anche se è ancora abbozzato). 

Seguendo la crescita dei personaggi, la serie si fa più oscura sia lato fotografia, dove il nero e il rosso ne fanno da padroni, sia lato sceneggiatura. Le puntate, fin dalla prima, si macchiano di una componente altamente horror abbandonando, in parte, quel suo spirito adolescenziale che aveva caratterizzato le prime tre stagioni.  Il volume 1 della quarta stagione è assolutamente un viaggio nel mondo dell’horror e dell’oscurità, dove le scene di omicidi “paranormali” ne fanno da padroni. Lo spettatore assiste visivamente alle uccisioni dei personaggi, mostrate in maniera più cruda e fredda da parte dei registi, per suscitare un senso di maggior tensione e paura nello spettatore. In questa stagione veniamo difatti avvolti da un senso d’inquietudine e di tensione per la sorte dei protagonisti, soprattutto per il gruppo di Hawkins, che sembra trovarsi dinanzi a un nuovo Villan alquanto crudele e spietato come mai lo avevamo trovato. Il Villan della quarta stagione è Vecna, un essere dell’oltre mondo, un personaggio ben analizzato e mostrato con estrema forza da parte della sceneggiatura. Vecna non è il Demogorgone, un’entità mostruosa con il solo interesse di nutrirsi di carne, ma possiede un sua psicologia, un suo modo di pensare e di agire e di uccidere, non è un semplice mostro istintivo e animale ma in lui vive la logica e un piano ben preciso, per tale motivo la scelta fatta sul personaggio di Max nello scontro con Vecna appare alquanto discutibile. Vecna è l’anima di Stranger Things 4 e l’elemento che fa d’unione alle varie storie, soprattutto riguardo quella di Undici e del gruppo di Hawkins. La puntata 4×07, che termina il vol. 1 della stagione, dona allo spettatore un interessantissimo colpo di scena che pone molti interrogativi e timori per il vol.2.

La quarta stagione gioca con il tema della paura e del senso di colpa, elementi che vengono sviscerati sia attraverso il genere horror, che dona più ansia e tensione alla storia, sia (e soprattutto) attraverso il modus operandi di Vecna e del mondo di Undici, personaggi purtroppo mal interpretato da Millie Bobby Brown, che riesce a esprimersi bene quando è Jane ma non quando deve riprendere in mano il passato e l’essere Undici. Vecna si nutre e vive del senso di colpa delle sue vittime, uccide chi possiede un lato oscuro o che non hanno agito per impedire la morte altrui, Vecna per certi versi ricorda il pagliaccio di IT colui che fa rivivere ai personaggi le loro paure più grandi, difatti Vecna fa rivivere, come un sogno lucido, il momento più traumatico alle sue vittime prima che queste siano uccise da lui. Undici/Jane vive, per tutta la stagione, un senso di paura e di non sentirsi adatta, questo è il tema del suo personaggio in questa stagione, non a caso si domanderà quale sia la sua casa e il suo vero posto. Lei è vittima di un terribile bullismo a cui non sa come rispondere non possedendo più i suoi poteri, elemento che fino a ora l’aveva sempre caratterizzata. Jane ora è una semplice ragazzina che deve affrontare con la sua forza di volontà ai soprusi che subisce. La sua storia la ricondurrà dritta nel passato, senza svelarvi troppo, ma anche nel suo underground che andiamo a scoprire il bullismo sarà sempre una tematica che la riguarderà.

Non solo California, non solo Hawkins, ma anche Alaska e mondo russo (che si ricollega a quel senso di guerra fredda degli anni ’80 tra America e Russia, dove gli americani sono i buoni e i russi i cattivi). In Alaska seguiamo le disavventure di Joyce e Murray che ricevono un misterioso messaggio: Hopper è vivo. La loro vicenda è inondata di un grazioso humor, soprattutto grazie alla magistrale interpretazione di Brett Gelman, ma il tutto manca di emozionalità. Il variare di Location segna una rottura con il passato della stagione che per la prima volta non si concentra solo su un tema centrale e un’unica location, ciò permette alla serie di avere un maggior ritmo narrativo.

STRANGER THINGS. (L to R) Winona Ryder as Joyce Byers and Brett Gelman as Murray Bauman in STRANGER THINGS. Cr. Courtesy of Netflix © 2022
STRANGER THINGS. (L to R) Winona Ryder as Joyce Byers and Brett Gelman as Murray Bauman in STRANGER THINGS. Cr. Courtesy of Netflix © 2022

In conclusione

Stranger Things 4 può piacere oppure no, ma rimane uno dei maggiori prodotti commerciali di qualità all’interno del catalogo di Netflix. Questa stagione ha dei punti di forza come il villan Vecna e un climax più oscuro e orrorifico ma nella caratterizzazione dei personaggi ha qualche pecca, soprattutto lato California, mentre in quella di Hawkins la serie, riproponendo i soliti canoni, rimane di livello.

Note positive

  • Villan
  • Climax
  • Ritmo narrativo

Note negative

  • Le interpretazioni di Millie Bobby Brown e Finn Wolfhard
  • Lo scontro tra Vecna e Max non convince
  • La poca emozione che possiede la storia di Hopper
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