Snowpiercer 3 (2022): una stagione noiosa, ma il finale…

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Snowpiercer 3 locandina

Snowpiercer 3

Titolo originale: Snowpiercer

Anno: 2022

Paese: Stati Uniti d’America

Genere: fantascienzapost apocalittico

Produzione: Tomorrow Studios, CJ Entertainment, Studio T

Distribuzione: Netflix

Ideatore: Graeme Manson

Stagione: 3

Puntate:  10

Attori: Jennifer Connelly, Daveed DiggsMickey Sumner, Alison Wright, Lena Hall, Iddo Goldberg, Katie McGuinnessSam OttoSheila Vand, Roberto Urbina, Mike O’Malley, Annalise Basso, Steven Ogg, Rowan Blanchar, Sean Bean, Chelsea Harris, Archie Panjabi

Trailer di Snowpiercer 3

Ispirata e basata sulle graphic novel del fumetto post apocalittico creato da due autori francesi, Jacques Lob e Jean-Marc Rochette, dal titolo Le Transperceneige e sull’omonimo lungometraggio Snowpiercer, del regista sudcoreano premio Oscar Bong Joon-ho, la serie prodotta da Tomorrow Studios, CJ Entertainment, Studio T con il supporto del cineasta di Parasite, giunge alla sua terza stagione riprendendo la storia da un momento narrativo interessante in cui il Big Alice e lo Snowpiercer sono nuovamente divisi e lontani l’uno dall’altro. In Italia la stagione è andata in onda, con una puntata a settimana, dal 24 gennaio al 29 marzo 2022 su Netflix mentre in America è stata rilasciata su TNT, canale Warner Media.

Trama di Snowpiercer 3

Nel finale della seconda stagione, Layton con l’aiuto di Alex crea un piano per provare a salvare Melanie abbandonata, volutamente da Wilford, al di fuori del treno. Per farlo i due, insieme a Josie e Till, decidono di creare un piccolo treno pirata. Separato Big Alice dallo Snowpiercer il gruppo formato da Layton, Bennett, Till, Josie, Alex e la prigioniera Miss Audrey e Sykes, si avventurano nel mondo ghiacciato alla ricerca di Melanie e nella speranza di dare conferme riguardo alle sue ricerche climatiche, intente nella speranza di ritrovare un luogo più caldo in cui poter vivere uscendo al di fuori dal treno.

Nei mesi successivi nel treno gestito da Wilford, la situazione è difficile a causa del gelo e della poca potenza disponibile. Nel mentre il “creatore del treno” deve affrontare dei nemici interni, una resistenza campeggiata da Ruth e Pike. Nel treno pirata invece Layton non è ancora riuscito a trovare Melanie e un luogo in cui il ghiaccio sembra sciogliersi, ma durante una sua spedizione cade in una voragine terminando in una centrale nucleale al cui interno vive una donna in totale solitudine. L’uomo, dopo essere svenuto, ha delle visioni di un albero anche vivo e splendente situato in Africa. Layton non sa come leggere questo sogno, ma una volta che ha scoperto che quell’albero esiste realmente nel corno d’Africa ritiene che quella sia una visione realistica e profetica e che il suo compito è quello di condurre lo Snowpiercer e Big Alice lì, in quella terra dove la natura incontaminata dal freddo vive ancora come in passato.

Snowpiercer 310: Jennifer Connelly, Sean Bean
Snowpiercer 3×10: Jennifer Connelly, Sean Bean

Recensione di Snowpiercer 3

E’ uno strano caso quello di Snowpiercer, una serie che avrebbe il potenziale per essere interessante ma che vive nell’ombra di ciò che potrebbe essere, tanto che dopo due stagioni molto mediocri come la seconda e questa terza è difficile comprendere come mai i produttori e TNT e Netflix continuino a puntare su questo prodotto che, dal pilot a oggi, ha perso nel corso delle tre stagioni il 50% di pubblico, cosa non da poco. Nonostante ciò la serie ideata da Josh Friedman e Graeme Manson ottiene un ambito rinnovo per una quarta stagione, che forse potrebbe però risollevare le sorti dello show visto il finale della 3×10 “I peccatori originali” in cui i tre protagonisti dello show si trovano in tre situazioni e luoghi diversi l’uno dall’altro. Detto ciò però dobbiamo essere oggettivi e asserire che in Snowpiercer 3 niente funziona realmente, anzi i problemi sono notevoli partendo da una sceneggiatura che fatica a evolversi e che non sa come dare un interessante approfondimento ai suoi personaggi come ad esempio Pike, un personaggio assolutamente interessante in cui è ben presente il conflitto tra l’essere buono e il diventare il cattivo della situazione, che invece di essere sviscerato come si dovrebbe è stato tolto di scena in un modo poco sensato, guardando il suo percorso evolutivo delle passate stagioni. Senza ombra di dubbio tutti i personaggi dello show, seppur cambiano relazioni e ne creano di nuove, non mostrano un reale evoluzione interessante e degna di nota ma rimangono vittime di loro stessi e del loro modo di agire, basato sul farsi amici e nemici a ogni passo. In questa terza stagione troviamo una mancanza d’idee da parte degli scrittori che sembrano non sapere come andare a costituire questo arco narrativo di dieci episodi difatti troviamo un episodio assolutamente poco interessante come il 3×07 dal titolo “Oroboros” in cui Layton, si trova in coma e vive in un mondo alternativo dello Snowpiercer.

Snowpiercer 307 Unit RF
Snowpiercer 3×07

Ciò che regge la serie in piedi è senza dubbio le interpretazioni dei grandi attori da un lato troviamo il talento di Sean Bean e dall’altro quello di Jennifer Connelly (poco presente in questa stagione), sono loro che donano forza alla narrazione e alla storia, non è errato dire che questa serie per funzionare necessità di loro e dipende da loro dato che i loro caratteri drammaturgichi sono quelli più interessanti e più approfonditi, insieme a quello di Layton che però non è sempre ben interpretato da Daveed Diggs in questo arco narrativo. Probabilmente questa stagione pecca di ritmo, un ritmo che non prende e cattura lo spettatore a causa di un assenza totale di lotta e di scontri armati che hanno costituito la base delle prime e due stagioni e che qui invece è completamente assente se non nel finale.

In conclusione

Pur con dispiacere la terza stagione non funziona su tutti i fronti a eccezione del finale ma a quel momento narrativo ci si poteva giungere in maniera più interessante e non a nome delle allucinazioni e visioni. Il ritorno di alcuni personaggi darà maggior forza alla serie che potrebbe trovare nuova linfa dagli ultimi eventi di questa stagione.

Note positive

  • Le interpretazioni di Jennifer Connelly e Sean Bean
  • Il finale che dona un cambio netto alla narrazione

Note negative

  • Non è chiaro come questa serie possa unirsi al franchise letterario e cinematografico o se è un opera a parte
  • La sceneggiatura
  • Il ritmo
  • La scrittura dei personaggi secondari come Pike e L.J. Folger
  • Le tematiche di classe scompaiono del tutto
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