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Sulla Giostra
Titolo originale: Sulla Giostra
Anno: 2021
Paese: Italia
Genere: commedia
Produzione: Anele, Rai Cinema
Distribuzione: Notorious Pictures
Durata: 1h 45m
Regia: Giorgia Cecere
Sceneggiatura: Giorgia Cecere , Pierpaolo Pirone
Fotografia: Gigi Martinucci
Montaggio: Annalisa Forgione
Musiche: Pasquale Catalano
Attori: Claudia Gerini, Lucia Sardo, Alessio Vassallo, Paolo Sassanelli, Edoardo Di Lernia, Alessica Chiuri, Lucia Zotti
Il 25 Settembre al BIF&ST festival è stato presentato il terzo film della regista Giorgia Cecere, conosciuta ai più per aver sceneggiato episodi di fiction televisive iconiche quali I Cesaroni (2008) e Sandokan – la tigre della Malesia (1998-1999). Il lungometraggio uscirà in sala il 30 settembre 2021.
Trama di Sulla Giostra
Irene (Claudia Gerini) da tempo ha abbandonato il Salento per stabilirsi definitivamente nella capitale, avviando lì una propria carriera lavorativa, con tutte le difficoltà del caso: come il crescere un figlio adolescente e lo stare dietro a un ex marito poco presente (Paolo Sassanelli). Quando la madre deciderà anch’essa di lasciare la Puglia e vendere la villa di famiglia, Irene proverà ad approfittarne per risolvere dei problemi economici. L’unico ostacolo per la conclusione dell’affare è rappresentato dalla governante Ada (Lucia Sardo), da 40 anni al servizio della casa e quindi ostinata a rimanere il più possibile nella dimora
Claudia Gerini Lucia Sardo Paolo Sassanelli
Recensione di Sulla Giostra
Dopo aver diretto In un posto bellissimo (2015), la Cecere decide di cimentarsi in una commedia dai buoni sentimenti, scegliendo come protagonista Claudia Gerini nel ruolo d’Irene, una donna in carriera a Roma, scesa nel Salento per convincere l’anziana governante Ada (Lucia Sardo) a lasciare libera la casa della madre, in trattativa con nuovi proprietari. La cineasta, all’interno di Sulla Giostra, cerca di curare fin troppo la narrazione e i suoi protagonisti rendendo il tutto a tratti piuttosto didascalico, perdendo però all’interno della storia e soprattutto di un soggetto di cui non riesce a sfruttare pienamente tutte le possibilità e sfumature. Difatti se l’intento dell’autrice di fare una commedia multiculturale e inclusiva può considerarsi raggiunto, il problema della pellicola si rivela nel come si sia arrivati al risultato finale, che viene ottenuto senza particolari gag o situazioni inverosimili, rimpiazzate da un tono melodrammatico a tratti estenuante.
il tutto porta Sulla Giostra sul piano né di una black comedy casalinga alla Duplex-un appartamento per tre di Danny De Vito, né di un family drama ben riuscito, collocandosi in una situazione intermedia che confonde lo spettatore, il quale alla fine dei giochi rimane impassibile, senza essersi né divertito ma senza nemmeno aver riflettuto più di tanto sulla precarietà economica di Ada o sul tema dell’inclusività . La regia stessa regala momenti di potenziale coinvolgimento, senza però sfruttarli del tutto con personaggi come Paolo Sassanelli (ex marito d’Irene) poco caratterizzati e con discorsi semplicistici e di circostanza che contribuiscono al rendere il tutto retorico ed eccessivamente buonista.
Per concludere quella che poteva essere una commedia con un meccanismo simile al recente Metti la nonna in freezer di Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi, si trasforma in un melò privo di particolari spunti drammaturgichi, cosa che poteva benissimo essere evitata, esaltando il potenziale comico di Lucia Sardo (proprio come in alcune puntate de I Cesaroni si sfrutta quello di Max Tortora, Claudio Amendola ed Antonello Fassari) invece che rendere il lungometraggio una sterile e stravista tragicommedia. Detto questo i risvolti riservati alle due protagoniste (Claudia Gerini e Lucia Sardo) seppur poco interessanti risultano ragionevoli e non campati per aria e sulle ali dell’entusiasmo, evitando quantomeno buchi di sceneggiatura nefasti
Note positive
- Coerenza e ragionevolezza delle due protagoniste
- Sceneggiatura semplice ma senza buchi o particolari falle
- Intento positivo ed in parte raggiunto
Note negative
- Potenzialità del soggetto poco sfruttate
- Storytelling poco interessante
- Poco coinvolgimento causa una retorica ed un buonismo eccessivo
- Mix tra commedia e family drama poco convicente