The Heroics (2021): la vulnerabilità dell’essere umano

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the heroics locandina

The Heroics

Titolo originale: Les Héroïques

Anno: 2021

Paese: Francia

Genere: drammatico, biografico

Produzione: TS Production, Marianne Production

Distribuzione: Pyramide Distribution

Durata: 99 min.

Regia: Maxime Roy

Sceneggiatura: Maxime Roy, François Créton

Fotografia: Balthazar Lab

Montaggio: Clément Candelara, Nicolas Desmaisons

Musiche: Pierre Rousseau

Attori: François Créton, Richard Bohringer, Ariane Ascaride, Clotilde Courau, Patrick d’Assumçao, Roméo Créton, Clara Ponsot, Antoine Levannier

Les héroiques, trailer ufficiale

The Heroics è l’opera prima di Maxime Roy presentata nella sezione “Special Screening” al Festival di Cannes 2021. L’opera arriva in Italia in streaming su MyMovies grazie al Lucca Film Festival, in concorso nella sezione lungometraggi. Sceneggiato, insieme al regista, dall’attore protagonista François Créton, The Heroics è una sorta di autobiografia dell’attore, che mette nero su bianco la sua vita fatta di eccessi interpretando il suo alter ego filmico.

Trama di The Heroics

A 50 anni suonati e un passato nella droga, Michel si ritrova a dover gestire una nuova paternità con la compagna che lo ha mollato. L’uomo, che in realtà è un eterno peter-pan, si ritroverà inoltre a fare i conti con suo padre, malato terminale con cui non ha un buon rapporto a causa di vicende legate al passato, e con la ribellione del figlio Leo, un diciottenne che ha sempre visto più come un amico che come un figlio. Dopo i primi intoppi che gli causeranno non pochi guai, Michel inizierà finalmente il suo percorso di redenzione e di crescita.

fotogramma di The Heroics
fotogramma di The Heroics

Recensione di The Heroics

The Heroics è un film che ruota tutto attorno alla figura del protagonista. I primi piani di un volto scavato dalla droga, quasi senza denti, un corpo ricoperto di tatuaggi, la scritta “Loser” sulla giacca e quella “Ride hard, die fast” sul casco. Il personaggio di Michel è una continua descrizione di se stesso. Un uomo che dice di non aver bisogno di credere in Dio, ma che poi porta al collo una collana con la Croce e la mano di Fatima: un simbolo di fede, e chi crede spera. Eccoli gli eroici del titolo: quelli che affrontano le sfide quotidiane, quelli che nonostante tutto non smettono di sperare nel cambiamento.

Un cambiamento che però può partire solo da sé stessi. Il Michel dell’inizio porta rancore nei confronti del padre malato, va in terapia per disintossicarsi senza una reale convinzione e si presenta alle agenzie interinali con un CV scritto a mano e senza alcuna qualifica, se non l’esperienza sul campo. Il Michel della fine ha recuperato rapporti che sembravano essere andati perduti, aiuta gli altri ad affrontare le proprie dipendenze ed è iscritto a un corso di formazione per meccanici. Per The Heroics François Créton compie un ottimo lavoro, sia in fase di recitazione che di scrittura: la sua penna ci mostra il sé stesso che vuole dimenticare. Catturandolo su carta, riesce forse a liberarsene.

The Heroics è retto per la maggior parte dall’interpretazione intensa di François Créton , che porta sulle spalle il peso di tutto il film. Ma ad accompagnare la sua performance troviamo degli ottimi attori di contorno. Richard Bohringer, che interpreta Claude, il padre di Michel, offre un ritratto molto amaro di un uomo che sta vivendo i suoi ultimi giorni di vita; Ariane Ascaride, nei panni della compagna di Claude funge da angelo custode, vegliando sia sull’amato sia sul figlio di lui. Infine, Roméo Créton, figlio di Michel non solo sullo schermo, è un diciottenne in pena per il padre e quello che più di tutti cerca di far capire al genitore che il suo stile di vita non è adatto per le persone che ama. Sono loro gli altri personaggi eroici del film. Ed è proprio il figlio che, dedicando al padre una canzone che recita “Virilité Abusive” (virilità autoritaria, violenta), fa emergere la natura fragile e vulnerabile di Michel, che non potrebbe essere più distante dai tratti classici della mascolinità.

In conclusione

The Heroics permette allo spettatore di fare i conti con le sue debolezze e con quelle altrui, è a tratti una commedia e a tratti un dramma che ci fornisce l’occasione per riflettere senza mai giudicare. Michel è un perdente che si è fatto di sostanze per 40 anni, eppure è anche un uomo buono che ha paura di non saper amare i propri figli perché non sa da dove prendere quell’amore che lui non ha mai ricevuto. Lo spettatore si affeziona al personaggio di Michel, e lo fa anche grazie ai primi piani del regista Maxime Roy, così intensi che quasi ci permettono di scorgere l’anima di questo personaggio tormentato.

NOTE POSITIVE

  • La recitazione degli attori;
  • Le inquadrature sul volto del protagonista;
  • Il messaggio.

NOTE NEGATIVE

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