Mio fratello, mia sorella (2021): Questioni irrisolte

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Mio fratello, mia sorella (2021) locandina

Mio fratello, mia sorella

Titolo originale: Mio fratello, mia sorella

Anno: 2021

Paese: Italia

Genere: Drammatico

Produzione: Lotus Production, Mediaset

Distribuzione: Netflix

Durata: 110 minuti

Regia: Roberto Capucci

Sceneggiatura: Roberto Capucci, Paola Mammini

Fotografia: Andrea Arnone

Montaggio: Federico Galli

Musiche: Valerio Calisse, Daniele Bonaviri

Attori: Alessandro Preziosi, Claudia Pandolfi, Ludovica Martino, Francesco Cavallo, Stella Egitto, Caterina Murino

Trailer italiano di Mio fratello, mia sorella (2021)

Secondo lungometraggio di Roberto Capucci – di cui firma anche la sceneggiatura – Mio fratello, mia sorella è un film Netflix, in associazione con Mediaset, prodotto da Lotus Production in uscita sulla piattaforma streaming a partire dall’8 ottobre. Un cast che vede presenze ben conosciute come Alessandro Preziosi e Claudia Pandolfi nel ruolo dei protagonisti Nik e Tesla e attori più giovani ma che hanno già dato prova della loro bravura: Ludovica Martino – nota al pubblico per Skam Italia – e Francesco Cavallo, protagonista de La scuola cattolica in uscita proprio in questi giorni al cinema, in cui interpreta un ruolo impegnativo come quello del suo personaggio nel film Netflix.

Trama di Mio fratello, mia sorella

Quale miglior occasione per far ritrovare dopo vent’anni due fratelli se non il funerale del loro padre?

Tesla e Nik Costa sono i figli di Giulio Costa, rinomato professore di fisica che decide di chiamare la propria prole come il famoso inventore Nikola Tesla. Sono persona totalmente diverse tra loro: Tesla con un grande senso di responsabilità nei confronti degli altri, molto “quadrata” mentre Nik alla ricerca dell’avventura in giro per il mondo e senza affetti fissi.

I due si ritrovano in occasione della morte del padre e nel momento dell’apertura del testamento. Sono convinti che il padre abbia lasciato a Tesla la casa – in cui vive già con la figlia Carolina e il figlio Sebastiano – e a Nik il conto in banca. Eppure il padre decide di fargli un ultimo scherzo: lascia a entrambi la casa con la clausola che dovranno viverci insieme almeno un anno prima di decidere se venderla o tenerla.

Mio fratello, mia sorella (2021)
Mio fratello, mia sorella (2021)

Recensione di Mio fratello, mia sorella

Mio fratello, mia sorella è un film che affronta prepotentemente molti temi complessi: quello che sicuramente rimane più impresso è il concetto di schizofrenia. Sebastiano, il figlio di Tesla, è un ragazzo affetto da questo disturbo che la madre, attraverso pratiche, abitudini e medicinali tenta di alleviare portandone però sempre il peso addosso. Questa condizione porta Tesla a essere sempre nervosa, troppo attenta al dettaglio e a non farle godere i piccoli attimi della vita. Nik, al contrario, ignaro della condizione della sua famiglia, si diverte come meglio può in giro per il mondo con il kitesurf – di cui ne ha fatto il suo principale lavoro – fregandosene di cosa ha lasciato dietro.

Mio fratello, mia sorella (2021)
Mio fratello, mia sorella (2021)

Tesla è imprigionata in una “teca” che si è creata da sola, per preservare il suo presente sicuramente non facile. Gli elementi di rottura di questa sua bolla sono uno nel quotidiano e cioè la figlia Carolina che decide di non assecondare in tutto e per tutto la madre, decidendo cosa sia meglio per sé stessa a prescindere dalla condizione del fratello. Il secondo è l’entrata invadente di Nik e delle sue abitudini così lontane dal pensiero di Tesla e dal suo modo di fare. Questo incontro/scontro gioverà a tutti i personaggi in un modo o nell’altro, facendogli capire che la vita è altro e che dall’incomprensione può nascere affetto sincero.

C’è stato un grande lavoro da parte degli sceneggiatori – e degli attori – per comprendere come affrontare, senza svilire o ridurre d’importanza la schizofrenia. Francesco Cavallo, in questo senso, ha davvero creato un personaggio dal nulla ma che abbia in sé la testimonianza di tante storie e tanti racconti. Un’ottima interpretazione per un soggetto complesso che poteva risultare facilmente una macchietta.

Mio fratello, mia sorella (2021)
Mio fratello, mia sorella (2021)

Una presenza davvero fissa e costante è la musica, diegetica ed extradiegetica – in alcuni momenti l’una diventa l’altra – in tante forme diverse e che accompagnano mano nella mano tutto il film.

Mio fratello, mia sorella – come detto – tratta argomenti complessi come la morte, la fratellanza, il disturbo psichico e lo fa intrecciandoli senza minimizzarli, seppur qualche piccola caduta in alcuni dialoghi tra i personaggi. Un film godibile e allo stesso tempo con un significato ben preciso.

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