The Idea of You (2024): l’amore non ha età

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The Idea of You

Titolo originale: The Idea of You

Anno: 2024

Nazione: Stati Uniti d’America

Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale

Casa di produzione: Amazon MGM Studios, I’ll Have Another, Belle Hope Productions, Somewhere Pictures, Welle Entertainment

Distribuzione italiana: Prime Video

Durata: 115 minuti

Regia: Michael Showalter

Sceneggiatura: Jennifer Westfeldt

Fotografia: Jim Frohna

Montaggio: Peter Teschner

Musiche: Siddhartha Khosla

Attori: Anne Hathaway, Nicholas Galitzine, Ella Rubin, Reid Scott, Annie Mumolo

Trailer di The idea of You

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Presentato in anteprima mondiale al South by Southwest come lungometraggio di chiusura, The Idea of You è diretto dal regista Michael Showalter (Gli occhi di Tammy Faye, Spoiler Alert) con protagonisti Anne Hathaway e Nicholas Galitzine. Adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo dell’autrice Robinne Lee e basato su una sceneggiatura di Jennifer Westfeldt in collaborazione con lo stesso Showalter, la pellicola prevede un’uscita sulla piattaforma Prime Video per il 2 maggio 2024.

Trama di The Idea of You

The Idea of You racconta la storia di Solène (Anne Hathaway), una madre single di 40 anni proprietaria di una galleria d’arte il cui marito l’ha lasciata per una ragazza molto più giovane di lei. Costretta a rinunciare al suo piccolo viaggio in solitaria per accompagnare la figlia e gli amici al Coachella Music Festival, la donna finisce ben presto per incontrare Hayes Campbell (Nicholas Galitzine), un cantante ventiquattrenne nonché frontman della boy band August Moon. Tra i due inizia una relazione clandestina che verrà messa continuamente alla prova a causa delle vite diverse che conducono.

Recensione di The Idea of You

L’amore non ha sesso, non ha età, non conosce limiti di tempo e spazio, non ha argini né categorie. È un sentimento universale dinanzi al quale bisognerebbe commuoversi, non scandalizzarsi; essere fieri, non vergognarsi. Così afferma l’artista contemporanea Pina Radicella interrogata sull’argomento amore, una questione ancora oggi spinosa per molte persone. Davvero l’amore non ha età? Molti registi si sono interrogati su questa tematica, dedicando un ampio spazio all’interno della cinematografia odierna. Pensiamo all’opera Prime dove una Uma Thurman finisce per intrattenere una relazione con un ragazzo molto più giovane di lei, o al più recente May Dicember, candidato agli Oscar di quest’anno per la miglior sceneggiatura originale. Sullo stesso filone arriva sul piccolo schermo una pellicola nata inizialmente come fanfiction, dedicata nientedimeno che alla famosa boyband britannica One Direction – in particolare sul cantante Harry Styles – dove l’autrice Robinne Lee immagina una possibile storia d’amore tra il cantante più in voga del momento e una partecipante del suo concerto, molto più matura (anagraficamente parlando) di lui.

Con l’uscita di Tutti tranne te avente per protagonisti Sydney Sweeney e Glen Powell, la commedia romantica ha aperto le porte a una nuova era di gloria e rinascita portando a un passaggio di testimone sul piccolo schermo, dove a essere posta sotto osservazione è il trope age gap, ossia la notevole differenza d’età tra i due partner. A portare brillantemente in scena le storie di questi due personaggi sono Anne Hathaway, navigata attrice del genere romantico, e il sorprendente Nicholas Galitzine, la cui fama è spiccata grazie alla sua recente comparsa nel lungometraggio Red White & Royal Blue, anch’esso adattamento cinematografico di un romanzo basato su una fanfiction. Due personaggi agli antipodi ma legati come vedremo dalle stesse fragilità.

La macchina da presa di Showalter segue il profilo psicologico di Solène, una prossima quarantenne single – e madre di una figlia adolescente – alle prese con le sue insicurezze, dovute in particolar modo a un matrimonio sopraggiunto inaspettatamente al capolinea a causa del marito fedifrago. Nonostante l’amore per l’arte e per il suo lavoro di gallerista, la donna sente di non essere ancora riuscita a ritagliarsi uno spazio all’interno della società: cosa desidera per sé stessa? A cosa vuole ambire? Un circolo vizioso che la porta a condurre una vita che non le piace e forse non le appartiene, profondamente ferita dall’uomo che amava e incapace di rimettersi in gioco. Tutto cambia nel momento in cui incontra per caso Hayes Campbell, frontman della band August Moon, un giovane ventenne dall’aria determinata che nasconde dietro alla sua spavalderia la paura di non essere preso sul serio in campo musicale, un problema che lo porta a riflettere di non essere in grado di compiere quel passo importante che lo potrebbe condurre a crescere musicalmente. Un incontro che stravolgerà – letteralmente – le loro vite quando il ragazzo le farà capire di essere attratto da lei, di volere una relazione che vada oltre l’essere semplici amici. Eppure, nonostante l’amore condiviso da entrambi, la realtà farà presto capolinea portando i due personaggi a scontrarsi con la vita vera.

A differenza delle opere portate precedentemente sullo schermo da altri autori, il cineasta pone una riflessione interessante all’interno della sua sceneggiatura, ponendo una maggiore attenzione sulla figura femminile. The Idea of You può essere considerato un lungometraggio di formazione per adulti, dove Solène e Hayes incarnano due figure che perseguono l’obiettivo di cercare sé stessi e la loro posizione all’interno del mondo. In particolare, la pellicola pone in evidenza le aspettative che le donne devono affrontare nel momento un cui sopraggiunge l’età matura, un numero solo sulla carta ma indicatore per il gentil sesso per una maggiore concentrazione sulla scoperta di sé stesse per cercare di capirsi e amarsi.

The Idea of You pone il punto di vista di Solène risaltando maggiormente la caratterizzazione della protagonista femminile, sebbene il personaggio di Hayes abbia un suo spazio grazie soprattutto alle canzoni portate in scena – pensiamo a I Got You o Dance Before We Walk – brani che contribuiscono non solo a raccontare la storia d’amore tra i due ma forniscono anche a creare un background del gruppo musicale, che arriva sulle vette del successo grazie ai loro tormentoni per finire con il tempo con lo sciogliersi, portando alla completa maturazione del personaggio maschile grazie alla sua carriera da solista. Un’opera che, al contempo, vive di un certo realismo per la sua abilità nel narrare la difficoltà vissuta dai due personaggi nel portare avanti la loro relazione a causa del loro status sociale, dello showbiz, del glamour, dei social media che convivono con la figura di Hayes e in particolare dei pregiudizi delle persone che ruotano attorno a loro (in particolare gli amici e i familiari). Il regista pone soprattutto in evidenzia la messa in scena dei contenuti social caratterizzati da messaggi d’odio provenienti dalle fan, una cruda realtà che rispecchia oggi l’immaginario che vivono le celebrità.

Sebbene l’opera pecca di alcune sbavature (il dettaglio della folla di fan e fotografi che seguono costantemente Hayes sparisce improvvisamente a metà visione) The Idea of You brilla grazie alla magnifica intesa tra Hathaway e Galitzine, in particolare per l’ottima resa recitativa della prima, passata da ricoprire a inizio carriera il ruolo della dolce principessa Mia in Pretty Princess a vestire i panni di una donna matura ma insofferente nel non riuscire a capire chi sia davvero. Il regista Showalter confeziona una commedia romantica intrisa di dolcezza, regalando allo spettatore delle meravigliose riprese sui numerosi palcoscenici musicali per restituire una maggiore concretezza.

In conclusione

La differenza d’età tra due personaggi non è certamente una novità all’interno del genere romantico, eppure il regista Showalter mira a contraddistinguersi dagli altri autori attingendo a una profondità presente nella caratterizzazione dei suoi due protagonisti. La messa in scena di tematiche attuali, l’allestimento per la creazione della boyband immaginaria portata sul piccolo schermo e la presenza di Anne Hathaway contribuiscono a elevare l’opera, altrimenti facilmente dimenticabile se priva di questi elementi.