Ultima notte a Soho (Venezia 78, 2021): quando Londra può essere di troppo

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Ultima notte a Soho

Titolo originale: Last Night in Soho

Anno: 2021

Paese: Stati Uniti d’America, Regno Unito

Genere: drammatico, orrore, thriller

Produzione: Big Talk Productions, Film4, Focus Features, Working Title Films

Distribuzione: Universal Pictures

Durata: 116 minuti

Regia: Edgar Wright

Sceneggiatura: Edgar Wright, Krysty Wilson-Cairns

Fotografia: Chung Chung-hoon

Montaggio: Paul Machliss

Musiche: Steven Price

Attori: Thomasin Mckenzie, Anya Taylor-Joy, Matt Smith, Terence Stamp, Diana Rigg

Il trailer italiano di Ultima Notte a Soho

Quattro anni dopo Baby Driver, Edgar Wright ritorna alla regia con un thriller psicologico ambientato nella sua Londra intitolato Ultima Notte a Soho. La pellicola è stata proiettata in anteprima mondiale (e con la presenza dello stesso Wright e l’attrice Anya Taylor-Joy) alla 78esima Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia il 4 settembre 2021 nella categoria Fuori Concorso.

Trama di Ultima Notte a Soho

Eloise è una giovane ragazza orfana di madre suicida che vive con la nonna in Cornovaglia e sogna di diventare una fashion designer, essendo anche ossessionata dalla Swinging London. Il suo sogno di andare nella capitale inglese si avvera quando viene presa in una scuola di moda del quartiere di Soho. Trasferitasi in un monolocale della zona, avrà delle visioni oniriche in cui incontrerà la giovane e aspirante cantante Sandie. Ma il glamour dell’epoca nasconde sempre qualcosa di oscuro.

Recensione di Ultima Notte a Soho

L’ultima fatica di Wright piomba lo spettatore in un thriller psicologico toccato da elementi horror in grado di far riflettere sulla nostalgia dei tempi passati, sfruttando a dovere le performance di due attrici dal calibro di Thomasin Mckenzie (la giovane Eloise) e Anya Taylor-Joy (Sandie) in primis, con una storia che si svolge su uno scambio tra sogno e realtà che inizialmente andrà a confondere lo spettatore, il quale però riuscirà a comprendere pienamente gli eventi della pellicola con lo scorrere nei minuti e soprattutto nel finale. Ciò che calza all’occhio è il rimando alla Swinging London, attraverso la passione della protagonista, la quale realizzerà il suo sogno di poterlo vivere attraverso questo passaggio onirico al quartiere di Soho, colmo di luci a neon, locali notturni, la musica e la moda del tempo.

Il lavoro svolto dal regista inglese si stacca nettamente dai suoi precedenti in territorio britannico: in primis, si nota un vero e proprio cambio di registro, non più tendente a confezionare un prodotto in cui fruiscono elementi umoristici; permangono alcune sequenze ambientate nei pub, ma Wright costruisce una giostra di eterno ritorno che si sviluppa su una trama a tratti prevedibile e con alcuni colpi di scena ben azzeccati, condendo il tutto con una buona ricostruzione delle strade di Londra tramite un ottimo utilizzo delle luci a neon quasi argentiano, riuscendo a coinvolgere lo spettatore in una storia di formazione semi-horror che non vuole annichilire per nulla i sogni, quanto raccontare la triste storia di un’emarginata (non l’unica, si oserebbe dire) a cui la fortuna non è girata come previsto.

Ultima Notte a Soho non ha deluso le aspettative, mostrandosi come una pellicola scoppiettante e un atto d’amore di un regista che ha ancora tanto da dare al cinema. Un viaggio del tempo che, dunque, ha fatto parlare di sé alla Mostra del Cinema di Venezia ed è pronta a invadere i cinema italiani il 4 novembre 2021. Siete pronti per un viaggio a Londra?

Note positive

  • Fotografia a neon;
  • Musica anni ’60;
  • Ottima ricostruzione della Swinging London;
  • La coppia femminile McKenzie/Taylor-Joy.

Note negative

  • Finale prevedibile;
  • Tematica dell’oggettificazione femminile della protagonista accennata, ma poco approfondita.
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