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Una nuova Amica
Titolo originale: Une nouvelle amie
Anno: 2014
Paese di produzione: Francia
Genere: Drammatico
Casa di Produzione: Eric Altmayer, Nicolas Altmayer
Distribuzione: Officine UBU
Durata: 107 min.
Regia: François Ozon
Sceneggiatura: François Ozon, Ruth Rendell
Montaggio: Laure Gardette
Dop: Pascal Marti
Musica: Philippe Rombi
Attori: Romain Duris, Anaïs Demoustier, Raphaël Personnaz, Isild Le Besco, Aurore Clément, Jean-Claude Bolle-Reddat, Bruno Pérard, Brune Kalnykow, Claudine Chatel, François Ozon.
Una nuova amica è diretto da F. Ozon, regista francese singolare, che dona alle sue pellicole sempre quella patina di poesia ed eleganza. Si ricorda per opere come CinquePerDue – Frammenti di vita amorosa (2004), film emblematico e caratterizzato da un uso del montaggio particolare che vede cinque momenti di vita di una coppia procedere cronologicamente a ritroso; e Nella casa (2012), un thriller-drama dai risvolti insoliti con dialoghi sferzanti e pungenti.
Tratto liberamente dall’omonimo racconto di Ruth Rendell, Una nuova amica esce nelle sale cinematografiche il 19 marzo del 2015 ottenendo tra i riconoscimenti solo delle nomination al premio César per migliore attore protagonista a Romain Duris e migliori costumi a Pascaline Chavanneper.
Trama di Una Nuova Amica
Laura, moglie di David e migliore amica di Claire, muore a causa di una malattia, lasciando da soli il marito e la figlia nata da poco. Claire, colpita quindi dall’improvvisa scomparsa dell’amica, cerca di colmare il vuoto prendendosi cura della neonata Lucie. Nel frattempo si avvicina pure a David con cui intrattengono un rapporto amichevole per superare il lutto. Claire scoprirà che a David piace vestirsi da donna e questo, invece di porre fine alla loro amicizia, non farà altro che rafforzarla.


Recensione di Una Nuova Amica
Il film presenta dinamiche psicologiche interessanti focalizzandosi sui rapporti umani, in particolare tra quelli di David, marito di Laura, e Claire, migliore amica della moglie. I due, dopo la morte di Laura, si accorgono che trascorrendo del tempo insieme li possa aiutare a superare il lutto. Tuttavia a David questo non basta e trova un altro modo per reagire al malessere che non lo abbandona: si traveste da donna col nome di Virginia, usando gli abiti della moglie rimasti privi di un corpo che li indossi. Così facendo si sente più vicino a Laura, o forse no, lo fa semplicemente per se stesso, per sentirsi libero, in modo tale da riempire quell’assenza che immalinconisce le sue giornate. Egli, al contempo, fa da madre e papà, sopperendo al ruolo femminile che manca alla figlia Lucie.
Le inquadrature di Ozon scorrono armoniosamente diluendosi con la materia narrativa e generando un susseguirsi di dinamiche che a volte ricordano il cinema spagnolo di Almodóvar. I primi piani, inoltre, esaltano l’espressività dei volti restituendo all’obiettivo quella carica delicata e sensibile. A coinvolgere e conferire alle scene maggiore enfasi sono le musiche di Philippe Rombi, le quali si fanno trovare pronte a incorniciare i quadri ozoniani fusi coi tormenti e la voglia di rinascita. In Una Nuova Amica il travestimento è visto come una nuova manifestazione di vita, un nuovo capitolo e soprattutto un punto di ripartenza. E per rinascere David ha bisogno di sentire addosso i vestiti della moglie scomparsa, con cui peraltro condivideva questo segreto.
Claire, dal canto suo, necessita di ritrovare la sua migliore amica e paradossalmente la ritrova proprio in David. Laura conosceva Claire fin dall’infanzia e questo scorcio di vita ci viene mostrato da uno flashback che ripercorre un passato attraverso splendide sequenze nostalgiche. David e Claire hanno bisogno l’uno dell’altra e si lasciano guidare dall’istinto che indica loro il tragitto da seguire affinché siano di nuovo felici. La sceneggiatura, dai tratti sempre leggeri e morbidi, senza mai osare e scadere in un vero e proprio dramma, analizza lo stato psicologico e la profondità dell’animo, gli aspetti più intimi e pregressi, dando sfogo alle reazioni del corpo oppresso da un forte trauma. L’elaborazione del lutto infatti viene affrontata con tristezza che sfocia in qualcosa d’inusuale, autentico e stravagante.
Note Positive
- Raffinatezza registica
- Interpretazione di Romain Duris
- Musiche avvolgenti
Note Negative
- Film non adatto a tutti, potrebbe risultare lento e poco coinvolgente