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1981: Indagine a New York
Titolo originale: A Most Violent Year
Anno: 2014
Paese: Stati Uniti d’America
Genere: Azione, Giallo, Drammatico
Casa di produzione: Before The Door Pictures, Washington Square Films, FilmNation Entertainment
Distribuzione: Movies Inspired
Durata: 125 minuti
Regia: J.C. Chandor
Sceneggiatura: J.C. Chandor
Fotografia: Bradford Young
Montaggio: Ron Patane
Musiche: Alex Ebert
Attori: Oscar Isaac, Jessica Chastain, Alessandro Nivola, David Oyelowo, Albert Brooks, Catalina Sandino Moreno, Ashley Gabel, Jerry Adler, Christopher Abbott, Elizabeth Marvel, Glenn Fleshler, David Marguilies
Trama di 1981: Indagine a New York
Abel Morales (Oscar Isaac) è un immigrato e proprietario di un’azienda che tratta olio combustibile che vede attaccati i propri camion trasportatori da potenti concorrenti. Per questo, l’azienda, però, non riesce a progredire. Morales, inoltre, doeve anche occuparsi dei suoi problemi fiscali. Accanto a sé ha una donna tosta (Jessica Chastain) che si diverte a fare la pupa di un gangster che poi gangster non è. Anzi, fa di tutto proprio per non esserlo, visto che odia le ingiustizie e la violenza.

Recensione di 1981: Indagine a New York
1981: Indagine a New York è la quarta pellicola del regista J.C. Chandor, che, tramite un thriller dalle tinte drammatiche, racconta uno degli anni più aggressivi di New York. Il film, uscito in America nel 2014 e in Italia nel 2016, ha vinto tre premi al National Board of Review of Motion Pictures: miglior film, miglior attore Oscar Isaac e miglior attrice non protagonista a Jessica Chastain. J.C. Chandor usa gangster movie in puro stile anni’70 per raccontare la storia di un uomo in continuo conflitto con se stesso, intento a implodere, piuttosto che prendersela con il mondo intero, nonostante abbia le motivazioni più che valide per farlo. E lo sfondo è il 1981, uno degli anni più feroci e aggressivi per i cittadini degli Stati Uniti. Abel, infatti, si trova in un periodo della propria vita in cui le difficoltà sembrano non finire mai, è pronto a tutto, ma sta sempre lontano dalla violenza, anche se lo scontro con una realtà menefreghista è arduo. J.C. Chandor con intelligenza pone il quesito “cosa dobbiamo e non dobbiamo fare”. Morales, infatti, vive giorno dopo giorno in un’atmosfera pesante di indugi, duelli e, purtroppo, appare perdente nonostante le sue piccole conquiste
Il film è stato girato con un circa 19 milioni di dollari di budget. La sceneggiatura classica, però, è piena di anima, così come i protagonisti. Abel prima di tutti. Le stesse inquadrature di tutti i posti enormi della Grande Mela sono intriganti. Luoghi sofferenti e sanguinanti per la troppa violenza. J.C. Chandor, infine, pone una domanda: siamo sempre in grado di far valere la nostra morale? Ognuno di noi troverà la risposta guardando questo film. Il nome del nostro eroe, Abel Morales, ci dà un aiutino: Abel, figlio di Adamo ed Eva, pastore devoto a Dio, e Morales… beh, lo dice la parola stessa.

In conclusione
Note positive
- Storia appassionante
- Bravura degli attori
Note negative
- Alcune scene dal ritmo dilatato