Alice, Darling (2023). Quando l’amore diventa violento

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Locandina di Alice, Darling

Alice, Darling

Titolo originale: Alice, Darling

Anno: 2023

Nazione: Stati Uniti d’America, Canada

Genere: thriller, drammatico

Casa di produzione: Babe Nation Films, Elevation Pictures, Ontario Creates, Castelletto Films

Distribuzione italiana: Notorious Pictures, Lionsgate

Durata: 89 minuti

Regia: Mary Nighy

Sceneggiatura: Alanna Francis

Fotografia: Dylan & Tiara Purcell

Montaggio: Gareth C. Scales

Musiche: Owen Pallett

Attori: Anna Kendrick, Kaniehtiio Horn, Charlie Carrick, Wunmi Mosaku, Mark Winnick, Carolyn Fe

Trailer di Alice, Darling

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival, il lungometraggio Alice, Darling segna il debutto dietro alla macchina da presa di Mary Nighy, figlia del celeberrimo attore britannico Bill Nighy. Basato su una sceneggiatura di Alanna Francis, il nuovo thriller psicologico si avvale della presenza della candidata all’Oscar Anna Kendrick, (Pitch Perfect, 2012; Pitch Perfect 2, 2015; Pitch Perfect 3, 2017) nel ruolo della protagonista, al fianco di Charlie Carrick (The Power, 2021, Il lupo e il leone, 2021). Nel cast anche: l’attrice canadese Kaniehtiio Horn (Il Giustiziere della notte – Death Wish, 2018, Sugar Daddy, 2020) e Wunmi Mosaku, l’attrice britannica di origini nigeriane definita dal «Nylon Magazine» come una delle giovani promesse di Hollywood (I Am Slave, 2010; Philomena, 2013). Dal 4 maggio 2023 al cinema con Notorius Pictures e Lionsgate.

Trama di Alice, Darling

Pur apparendo una ragazza come tutte le altre, Alice (Anna Kendrick) conserva dei segreti che non ha rivelato a nessuno in merito al suo strano fidanzato. Un viaggio fatto con le sue due migliori amiche e la scoperta di un omicidio faranno risalire una serie di verità a galla.

Recensione di Alice, Darling

Una donna si trova sott’acqua. Dalla sua posizione, completamente immobile, contempla con lo sguardo la superficie rischiarata dai raggi solari. Cambio di scena. Ora la ragazza si trova all’interno di un’automobile e con aria nervosa si attorciglia una ciocca di capelli intorno a un dito, stringendo forte. Uscita dall’autovettura si incammina verso un locale, sistemandosi nervosamente i capelli. Ad attenderla a un tavolo ci sono due sue amiche felici di rivederla e di passare la serata con lei. Durante l’appuntamento la ragazza appare distratta anche e soprattutto per i numerosi messaggi ricevuti sul cellulare dal suo compagno, che la portano a chiudersi in bagno a scattarsi una foto piccante del suo seno per accontentarlo. Con sommo dispiacere delle sue amiche la ragazza chiede il conto per tornare il prima possibile a casa. Una volta fatto ritorno nella sua abitazione si spoglia ed entra in doccia. Tensione e irrequietezza sembrano fare da padrone sul suo corpo, portandola a spaventarsi quando all’improvviso il suo fidanzato la raggiunge per consumare un rapporto sessuale. Il giorno dopo la ragazza comunica all’uomo di dover stare via per dei giorni a causa del suo lavoro, nascondendo il fine settimana al lago organizzato con le sue amiche. L’uomo, seppur scontento, si raccomanda con la compagna di tornare a casa quanto prima riesca. Cosa si cela dietro questo strano e bizzarro comportamento?

La regista Mary Nighy debutta dietro alla macchina da presa con Alice, Darling, un’opera che pone al centro dell’attenzione la tematica delle relazioni tossiche. Un argomento fin troppo comune e all’ordine del giorno all’interno delle vite di numerose donne, intrappolate in una spirale autodistruttiva di violenza e brutalità. Eppure, nonostante il contenuto scottante e le ottime premesse il lungometraggio finisce per perdersi per strada a metà visione.

Fotogramma del film Alice, Darling
Fotogramma del film Alice, Darling

Fulcro della pellicola è la relazione traumatica vissuta da una giovane protagonista (Anna Kendrick), vittima inconsapevole di un compagno subdolo (Charlie Carrick) capace di alterarle informazioni riguardanti la sua intera esistenza attraverso una forma di manipolazione psicologica nota con il nome di Gaslighting, un modo per renderla più affascinanti ai suoi occhi e allontanarla dalle vere persone che la conoscono e le vogliono bene. Tuttavia, una mancata caratterizzazione dei personaggi porta lo spettatore a non riuscire a carpire informazioni preziose sulle loro vicissitudini passate. La relazione fra Alice e Simon è sempre stata nociva? In caso contrario, cosa ha scatenato un atteggiamento così aggressivo da parte del ragazzo? Solo attraverso alcuni flashback ci vengono riportate breve ma intense violenze verbali ai danni della ragazza, costretta a mangiare o a comportarsi come desidera il suo compagno. Tuttavia, il loro passato rimane avvolto nel mistero portando lo spettatore a non capire fino in fondo i personaggi o a non riuscire a immedesimarsi in loro. Un discorso analogo lo si può riscontrare anche nelle due amiche della protagonista, Sophie (Wunmi Mosaku) e Tess (Kaniehtiio Horn). Oltre a essere poco tratteggiate, viene difficile immaginare che queste possano essere le persone più importanti di Alice dal momento che le loro interazioni e la loro unione non rimandano a un’amicizia lunga una vita.

Alice, Darling
Alice, Darling

Un ulteriore difetto lo si può riscontrare nella sceneggiatura firmata da Alanna Francis. Se la prima parte si sviluppa come un dramma psicologico incentrato soprattutto su come Alice sta vivendo/subendo questa relazione, la seconda parte si tinge di giallo grazie alla sottotrama di una ragazza scomparsa misteriosamente vicino al lago dove risiedono le tre amiche. La sparizione improvvisa della donna toccherà profondamente Alice, trascinandola in un vortice di disperazione e paura che culminerà attraverso un improvviso attacco di panico e ansia. Per lo spettatore, a questo punto della storia, l’idea che un epilogo analogo possa verificarsi nella vita della protagonista per mano del suo stesso compagno comincia a farsi lecita. Ciononostante, questa trama secondaria verrà ben presto relegata in un angolo attraverso un ritrovamento sbrigativo e poco approfondito, eliminando quel poco di pathos presente sul finale.

Alice, Darling si presenta come una pellicola priva di una vera e propria evoluzione, dove l’unico (piccolo) colpo di scena lo si trova solo sul finale. A reggere l’intero peso della narrazione è senz’altro la performance di Anna Kendrick, davvero credibile e convincente in un ruolo drammatico e profondo. Eppure, la sola presenza dell’attrice non basta a salvare un’opera destinata a venire dimenticata facilmente.

In conclusione

Mary Nighy debutta sul grande schermo con un lungometraggio poco convincente, caratterizzato da una sceneggiatura poco solida e incapace di far intrecciare le diverse sottotrame fra di loro. Un’occasione sicuramente sprecata visto il grande potenziale del contenuto, ricco di argomenti che variano dalla manipolazione fino ad arrivare alla solidarietà femminile. Probabilmente nelle mani di un David Fincher l’opera avrebbe guadagnato più consenso ed entusiasmo.

Note positive:

  • Performance Anna Kendrick

Note negative:

  • Sceneggiatura
  • Mancata caratterizzazione personaggi
  • Tematiche poco approfondite
  • Sottotrama non sviluppata
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