Alpha and Omega (2021): un’ipotesi di creazione

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Alpha and Omega

Anno: 2021

Paese: Italia

Genere:  Drammatico

Produzione: The Bloor Pictures

Durata: 13 min

Regia: Nicola Pegg

Sceneggiatura: Nicola Pegg

Fotografia: Gianluca Busatto

Montaggio:  Nicola Pegg

Attori: Alessandra Viganò, Selena Bellussi, Blueberr Y Le

scena del film

Trama di Alpha and Omega

Creazione, vita, morte sono gli elementi centrali del cortometraggio di Nicola Pegg, in un atmosfera onirica tre figure femminili descrivono un percorso emozionale denso di simbologia.

Recensione di Alpha and Omega

Un cortometraggio, a differenza dei film più lunghi, ha la particolarità di catturare lo spettatore in maniera rapida e allo stesso tempo ha la necessità di condensare passaggi e approfondimenti senza rinunciare a una costruzione di senso che possa raggiungere il pubblico nel breve tempo della visione. Tralasciando i cortometraggi sperimentali, le storie raccontante in questi brevi film presentano spesso sviluppi enigmatici e finali a effetto. Il corto di Nicola Pegg gioca invece su una struttura diversa, il regista propone un sogno, un percorso onirico evidentemente ispirato dalla pittura di René Magritte, in cui principio e fine si incontrano per dare vita a un nuovo inizio.

Fin dalla prima scena la componente surreale, caratteristica del pittore belga, denota e indica la direzione del film che si sviluppa alternando sequenze ricche di elementi simbolici ad altre con richiami horror sottolineati dalla colonna sonora di Paolo Sanna. Da un punto di vista stilistico Pegg è bravo a spezzare, significativamente, il montaggio di sequenze con camera fissa con riprese dall’alto e travelling che sottolineano passaggi cruciali del film. Altro elemento interessante è alternanza tra l’uso del colore e un bianco e nero fortemente contrastato, che indica dimensioni diverse della narrazione e, allo stesso tempo, accentua la componente di surrealtà della pellicola. Tale dicotomia però, oltre a rendere chiaro e fruibile il messaggio del film, ha il limite di tendere a una eccessiva schematizzazione che in alcuni punti produce una narrazione didascalica, priva di sfumature e passaggi prevedibili. L’ottima realizzazione e l’estetica accattivante contribuiscono comunque alla costruzione di un prodotto ben confezionato e godibile.

scena del film
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