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Awake
Titolo originale: Awake
Anno: 2021
Paese: Stati Uniti d’America
Genere: Catastrofico, Fantascienza
Produzione: Entertainment One, Netflix, Paul Schiff Productions
Distribuzione: Netflix
Durata: 1h 36
Regia: Mark Raso
Sceneggiatura: Mark Raso, Joseph Raso
Fotografia: Alan Poon
Montaggio: Michele Conroy
Musiche: Antonio Pinto
Attori: Gina Rodriguez, Ariana Greenblatt, Frances Fisher, Shamier Anderson, Finn Jones, Gil Bellows, Barry Pepper, Jennifer Jason Leigh, Sebastian Pigott
Trama di Awake
Jill (Gina Rodriguez) è un ex soldatessa con un passato difficile segnato da uso di droghe. Il marito, anche lui un soldato, è deceduto in guerra mentre i due figli, l’adolescente Noè e la piccola Matilda vivono insieme alla nonna, proprio a causa dell’inaffidabilità della donna che non è in grado di creare un ambiente familiare confortevole. Nonostante ciò Jill non è fuggita ma continua a frequentare e vedere costantemente i propri bambini.
Il mondo però viene sconvolto da un improvviso evento globale che va a disattivare tutti gli oggetti elettronici, ma questo non è solo l’unico problema anzi, il vero guaio è che nessuno sembra più essere in grado di addormentarsi e se un individuo non dorme si avvia inevitabilmente verso la morte. L’unica persona che, misteriosamente, riesce a dormire è la figlia di Jill, Matilda. Cosa deve fare ora la Madre? Consegnare la figlia in un laboratorio scientifico come cavia per trovare la cura oppure portarla in un luogo sicuro insegnandole a cavarsela da sola?

Recensione di Awake
Nato dalla collaborazione del regista Mark Raso e del fratello sceneggiatore, Joseph Raso, il lungometraggio venne concepito nel 2017 mentre i due stavano ultimando la produzione del film drammatico Kodachrome con Elizabeth Olsen, dove si poserò un interessante quesito tra il catastrofico, fantascientifico e riflessione psicologica:
Se succedesse qualcosa e nessuno potesse più addormentarsi? E se nessuno potesse più dormire ad eccezzione di un unica persona? Cosa succederebbe? Piacerebbe agli altri? E se quella persona fosse uno dei tuoi due figli? Abbiamo creato un film come La Scelta di Sophie, nello scenario decisionale. Cosa fai come Madre? Ne sacrifichi potenzialmente uno per salvare l’altro?
Fratello Raso sul film Awake
Distribuito su Netflix a partire dal 9 giugno 2021, Awake è tutto in questa interessante premessa narrativa originale e accattivante, possedendo un idea alla base piena di potenziale e che aveva tutti gli elementi narrativi per confezionare un film di culto nel genere catastrofico/post – apocalittico, peccato però che i fratelli Raso non sono stati in grado di scrivere una buona sceneggiatura, che inversamente possiede uno script eccessivamente frettoloso e con svariati buchi narrativi. Il tutto dona allo spettatore una pellicola piuttosto dimenticabile che non riesce a creare la giusta emozione nello spettatore che rimane impassivo dinanzi al viaggio di sopravvivenza dei protagonisti, nonostante un buon ritmo che a tratti dona, anche grazie a quel senso di time lock, un pizzico di pathos.

Awake è essenzialmente un road movie a tinte familiari e di sopravvivenza. Jill è la protagonista della pellicola ed è l’unico personaggio leggermente approfondito. In lei troviamo la base stessa degli elementi tematici del lungometraggio: il rapporto genitoriale in cui deve ricucire il rapporto con i propri figli e allo stesso tempo cercare di salvare e proteggere Matilda che tutti vogliono studiare scientificamente oppure sfruttare a livello religioso. Proprio questo scontro tradizionale tra religione e scienza dona alla pellicola dei fratelli Raso una delle scene di maggior fattura della storia, dove lo spettatore viene immesso entro un inizio di degenerazione e follia da parte degli esseri umani sempre più stanchi e disperati a causa dell’assenza di addormentamento, va detto però che questa scena e l’avvio alla follia degli individui avviene troppo rapidamente e dopo una sola notte in bianco… il tutto appare così fin troppo eccessivo.
La scelta di Jill, sul salvare la figlia oppure no, rimane superficiale e non troviamo mai all’interno di Awake dei dialoghi interessanti tra madre e figlia, questo è dovuto da una totale carenza nella costruzione dei personaggi, dato che della stessa Jill sappiamo veramente poco, solamente che ha avuto dei problemi di droga in passato ma di questo passato noi non sappiamo niente come neppure del marito deceduto. Gli altri caratteri narrativi come i due figli o il misterioso fuggitivo dalla prigione dal cuore buono rimangono semplicemente abbozzati e di loro abbiamo pochissime nozioni se non quelle estetiche o superficiali, come ad esempio che Noè è arrabbiato con Jill; proprio questo rapporto madre e figli risente di questa pochezza di sceneggiatura tanto che viene solo mostrato ad inizio storia come un rapporto difficile ma non comprendiamo come mai lo sia ancora e cosa la madre abbia fatto ai propri “ragazzi” in passato da essere allontanata da casa.
Altro problema di Awake è la commistione stessa tra regia e sceneggiatura: non si deve mai dichiarare un problema fondamentale del fim attraverso le parole senza che questo venga mostrato dalle inquadrature o sequenze scelte dal regista. Noi sappiamo che è accaduto un blackout elettronico grazie ad un incidente automobilistico a cui assistiamo ma veniamo a conoscenza dell’impossibilità dell’umanità di dormire solo attraverso i dialoghi e non vediamo mai la lenta distruzione “psichica” dei personaggi incapaci di addormentarsi anzi questo deterioramento mentale/fisico viene mostrato poco e male. Noi, spettatori, sappiamo tutto ciò che accade ai personaggi dai dialoghi ma non da ciò che vediamo e questo comporta che la regia non crea inquadrature o sequenza narrative significative in grado di dare un contesto scenografico – emozionale interessante al film, elemento che si denota già quando Jill e famiglia viaggiano in macchina e lungo il percorso non trovano mai vetture ferme ad ostacolargli la strada, elemento senza senso, tanto che l’elemento scenografico da mondo post – apocalittico dal punto di vista visivo non entra in gioco.
Awake ricorda lontanamente I Mitchell contro le Macchine nel suo viaggio in stile road movie e nell’importanza della elettricità per sopravvivere, ma se il secondo era costruito bene nei personaggi, questo film dei Raso possiede uno spunto maggiormente interessante ma uno sviluppo sia nella storia che nei personaggi pessimo. Se siete amanti del genere catastrofico potrebbe risultarvi una pellicola guardabile ma se non amate particolarmente il genere, non vi consiglio la visione di Awake.
Note positive
- Idea alla base
Note negative
- Personaggi superficiali
- Sceneggiatura
- Scenografia
- Regia che non aggiunge nessun elemento meta narrativo alla storia