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Baymax!
Titolo originale: Baymax!
Anno: Stati Uniti d’America
Paese: 2022
Genere: Animazione
Casa di Produzione: Disney Television Animation, Walt Disney Animation Studios
Distribuzione: Disney+
Ideatore: Don Hall
Stagione: 1
Puntate: 6
Regia: Dean Wellins, Dan Abraham, Mark Kennedy, Lissa Treiman, Dan Abraham, Mark Kennedy
Sceneggiatura: Julia Fitzmaurice, Cirocco Dunlap, Don Hall, Jeff Snow
Fotografia: Scott Beattie, Rob Dressel
Montaggio: Sarah K. Reimers, Shannon Stein
Musica: Dominic Lewis
Doppiatori (originali): Scott Adsit, Ryan Potter, Maya Rudolph, Emily Kuroda, Lilimar, Jaboukie Young-White, Brian Tee, Zeno Robinson
Walt Disney Animation Studios, dopo aver diffuso il nuovo trailer e key art di Baymax!, in occasione del National Streaming Day, ha rilasciato, dal 29 giugno 2022 su Disney Plus, la prima stagione della serie d’animazione basata sull’omonimo personaggio del franchise Big Hero 6, Baymax, il robot sanitario per eccellenza, che farà ciò per cui è stato programmato dal suo creatore, ovvero prendersi cura dell’altro.
Ho pensato che sarebbe stato divertente fare una serie Disney+ con Baymax che interagisce con persone normali. In ognuno dei sei episodi, Baymax vuole solo aiutare qualcuno e, molto spesso, si tratta di persone che non vogliono essere aiutate. Parte per risolvere un problema fisico che ha identificato e, nel processo, arriva a toccare un aspetto più profondo, più emotivo fino a essere quasi rivoluzionario in questo ruolo. È puro d’intenti e di cuore, anche se è un robot ed ha un solo obiettivo: aiutare e curare i suoi pazienti. È risoluto verso questo scopo.
Don Hall, showrunner della serie
Baymax! È prodotta da Roy Conli e Bradford Simonsen. Gli episodi della serie sono diretti da Dean Wellins (Episodi 1, 2, 6), Lissa Treiman (Episodio3), Dan Abraham (Episodio 4) e Mark Kennedy (Episodio 5). Lo sceneggiatore è Cirocco Dunlap. Nella versione originale, Scott Adsit ritorna a prestare la sua voce a Baymax. Tra i doppiatori presenti negli episodi figurano anche Ryan Potter, Maya Rudolph, Emily Kuroda, Lilimar, Zeno Robinson e Jaboukie Young-White.
Trama di Baymax
Per le vie della caotica cittadina immaginaria di San Fransokyo, l’affidabile robot gonfiabile, inimitabile compagno sanitario, realizzato da Hiro Hamada, Baymax s’imbatte in alcune particolari situazioni in cui delle persone (ma non solo) si dimostrano bisognose del suo aiuto, in maniera alquanto causali. Quando Baymax sente un lamento o una parola d’aiuto, lui interviene e si prende in carico il paziente, nonostante questo non sia così d’accordo di essere curato dal quel grosso simpatico robot. Baymax, tra mille difficoltà, riuscirà a portare a termine le sue missioni: curare e aiutare l’altro?.
Ep. 1: La zia di Hiro, Cass, s’imbatte in Baymax quando un infortunio alla gamba minaccia d’impedirle di gestire il suo adorato Lucky Cat Café.
Ep. 2: Baymax sente un “ahi” rivelatore mentre gira per le strade di San Fransokyo. Ma il suo nuovo paziente Kiko, un personaggio ispirato alla comunità nippo-americana, non apprezza il suo aiuto. In effetti, non ha intenzione di affrontare i suoi dolori o le sue paure, non importa quanti lecca-lecca rossi offre Baymax.
Ep. 3: La studentessa delle scuole medie Sofia è entusiasta di un imminente talent show quando si ritrova nel mezzo di un grande cambiamento di vita: le viene il ciclo per la prima volta. Fortunatamente, Baymax è a disposizione con un supporto incrollabile.
Ep. 4: Mbita sta servendo felicemente la zuppa di pesce preferita dalla sua famiglia nel suo camion di cibo quando si trova a un bivio. Baymax lo spinge (e lo spinge) a cambiare per il suo bene, ma per Mbita il cambiamento è difficile.
Ep. 5: La gatta affamata Yachi resiste ferocemente agli sforzi di Baymax per alleviarla quando inavvertitamente strofina un auricolare e se lo conficca in gola. Ogni volta che Yachi apre la bocca, l’auricolare emette estratti dalle notizie locali o frammenti di canzoni e pubblicità, mandando il gatto in un panico ancora maggiore. Baymax, determinata a massaggiare la gola del felino per espellere l’intrusione, non fa che peggiorare la sua ansia e paura.
Ep. 6: I migliori pazienti di Baymax si uniscono in una corsa frenetica per aiutare il compagno sanitario quando si trova in una situazione pericolosa.

Recensione di Baymax
Una serie creata con un canovaccio che fa da filo conduttore a ogni puntata (a eccezione dell’ultima, dove le dinamiche vengono completamente rovesciate). In queste sei puntata, dalla durata circa di otto minuti, abbiamo un personaggio centrale con un problema che Baymax è determinato a risolvere ogni problema medico (ma non solo) che rintraccia nell’altro, grazie alla sua programmazione medica. Il suo aiuto però non è mai il benvenuto inizialmente, anzi questi personaggi cercano in tutti i modi possibili di fuggirgli evitando di essere “curati”, ma ben presto questi comprenderanno che Baymax è in grado di aiutarli di più di quello che immaginavano, scoprendo che anche un robot ha un’anima e una dolcezza. Il tutto viene narrato con una sana dose d’ironia piena di sentimentalismo e dolcezza, come nei migliori classici Disney. In Baymax! non c’è la ricerca alla facile battuta comica per far divertire a tutti i costi i bambini ma è un sorriso che scaturisce dal profondo del nostro cuore in maniera spontanea, grazie al modo di fare e di comportarsi del grosso e bianco robot medico, un’anima ingenua che vede negli altri solo pura bontà.
La tematica della serie è indubbiamente l’altruismo, un sentimento sempre più difficile in un’epoca tecnologica e piena di conflitti sociali, economici, civili, aumentati con la pandemia e con il conflitto Nato – Russia (che ci riconduce all’epoca della Guerra Fredda), dove il fidarsi dell’altro non è più semplice come prima, ma in cui alziamo barriere difensive verso gli altri temendo di venire feriti da colui che non conosciamo. Non è un caso che ogni paziente scappi dinanzi a Baymax, che dinanzi a lui innalzi muri in cui nascondere le proprie fragilità emotive e fisiche. Tutti i personaggi che incontriamo, dall’anziana che ha paura dell’acqua fino alla ragazzina che ha le prime mestruazioni passando per il gatto randagio che ingoia una cuffietta wireless, rifiutano a prescindere l’aiuto di Baymax, né si fidano di lui né vogliono a lui aprirsi, avendone paura di ciò che potrebbe accadere se confessano le loro paure e i loro blocchi a quel simpatico robot sanitario. La loro intenzione è invece quella di nascondere i problemi e di continuare ad andare avanti con le loro vite come se niente fosse successo e fingendo, all’altro, che tutto vada bene, nonostante niente vada realmente bene.
Ci sono molte ragioni per cui potremmo evitare il trattamento sanitario nella vita reale. Siamo spaventati, non vogliamo affrontare la realtà, non possiamo permetterci le conseguenze, la negazione è profonda. E Baymax, dal momento che il suo obiettivo è renderti sano, non guarda in faccia nessuno se la sua programmazione gli dice che è in grado di migliorare la tua situazione in maniera rapida e veloce con un risultato ideale.
Dunlap

In conclusione
Una serie da far vedere ai più piccoli (ma non solo) per fargli comprendere l’importanza dell’essere altruisti all’interno di una società in cui la fiducia nell’altro “sconosciuto” è sempre messa alla prova. Il tutto è narrato con estrema dolcezza e ironia, emozioni appoggiate a un’animazione alquanto ben fatta e congeniale alla storia trattata.
Note positive
- Tematica
- La dolcezza
- Il ritmo: la durata di solo otto minuti dona maggior forza alla vicenda.
Note negative
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