Divided Ukraine: What Language Do You Express Love In? (2022) – Uno spaccato sulla guerra del Donbass pre invasione Russa.

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Divided Ukraine What Language Do You Express Love In locandina film

Divided Ukraine: What Language Do You Express Love In?

Titolo originale: Divided Ukraine: What Language Do You Express Love In?

Anno: 2022

Nazione: Italia

Genere: documentario

Casa di produzione: A World with a view

Distribuzione:

Durata: 78 minuti

Regia: Federico Schiavi e Chirstine Reinhold

Sceneggiatura: Federico Schiavi, Christine Reinhold, Giorgio Bianchi

Fotografia: Guillaume Bression

Montaggio: Armando Duccio Ventriglia, Federico Schiavi, Cristiana Donghi

Musiche: Francesco Cerasi, Mimosa Campironi, Félix Lajkò

Trailer del documentario Divided Ukraine: What Language Do You Express Love In?

Documentario italiano per la regia di Federico Schiavi e Christine Reinhord, Divided Ukraine: What Language Do You Express Love In?, viene distribuito per la prima volta in Italia grazie al Trieste Film Festival in Tour 2022.

“Divided: What Language Do You Express Love In?” è un film che ha avuto un percorso creativo atipico, dovuto al contesto particolare in cui è stato realizzato… Abbiamo pensato di costruire questo film come fosse uno scambio, spesso aspro, di punti di vista sulla guerra e sulle ragioni che l’hanno scatenata; abbiamo provato a mettere in scena attraverso il video quel dibattito che oggi è reso impossibile dalle armi e della propaganda.

Federico Schiavi e Christine Reinhold

Trama di Divided: What Language Do You Express Love In?

Un viaggio compiuto da due fotografi, Giorgio Bianchi e Christopher Occhicone, che si recano in Ucraina, in quei territori in cui è scoppiata la prima guerra civile europea del XXI secolo. La storia inizia dopo i drammatici eventi del novembre 2013, mese in cui è scoppiata una feroce protesta in Piazza Maidan a Kiev, atto che ha portato alla morte di 10.000 esseri umani e lo scoppio di uno scontro civile tra ucraini. Tale manifestazione, denominata Euromaidan, ha avuto inizio nel momento in cui il governo ha deciso di sospendere le trattative di un accordo di associazione con l’unione europea, tale trattato avrebbe creato una zona di libero scambio globale tra l’Ucraina e l’U.E., ma, a causa di questa decisione di governo ucraino, dal 21 al 22 Novembre sono iniziati una serie di manifestazione pro – europeiste che hanno avuto la loro escalation il 30 Novembre 2013 quando ebbe inizio un escalation di violenza delle forze governative contro i manifestanti. Da questo atto ebbe inizio la cosiddetta “rivoluzione ucraina del 2014 o rivoluzione di Maidan”, che comportò la fuga del presidente eletto Viktor Janukovyč e la caduta del governo di Mykola Azarov, inoltre viene ripristinata la costituzione del 2004 e un nuovo governo presieduto da Arsenij Jacenjuk che abolì il russo come lingua regionale ufficiale. Successivamente si tennero delle elezioni presidenziali anticipate che vennero vinte da Porošenko, colui che iniziò dei trattati con l’unione europea e gli Usa al fine di staccarsi dalla dipendenza economica – sociale che l’Ucraina aveva da sempre avuto con la Russia, destando così un inizio di tensione tra il governo Ucraino e Russo, dove Putin non riconosceva legittimo l’elezione di Porošenko e Janukovyč accusandoli di aver orchestrato con la Nato un colpo di stato per ottenere quelle cariche. Ben presto la Russia ha preso la Crimea e l’Ucraina ha iniziato a ottenere fondi economici provenienti dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea, soprattutto a livello di armamenti militari. Da questo momento storico hanno preso vita degli scontri nelle regioni sud – orientali della nazione con l’aumento ai confini ucraini delle truppe russe.

Il documentario situato dopo questi eventi intervista dal 2014 delle persone che vivono in questi territorio e combattenti dei fronti del Donbass e di quelli nazionalisti Ucraini, mostrando uno spaccato di vite annientate dalla guerra.

Fotogramma del film Fotogramma del film Divided Ukraine: What Language Do You Express Love In?
Fotogramma del film Divided Ukraine: What Language Do You Express Love In?

Recensione di Divided: What Language Do You Express Love In?

Un documentario che possiede un importante impronta fotografica, lo spettatore si siede sulla poltrona del cinema o di casa per venire catapultato entro un museo, dove opere fotografiche, ritraenti il dramma di persone normali o di soldati al fronte, vengono mostrate nella loro crudezza e approfondite attraverso dei filmati documentaristici dove la macchina da presa e il suo operatore si mettono accanto alla persona per mostrarla nella sua essenza. Il regista e operatore non entrano mai in scena, non disturbano il protagonista del momento, ma questo viene lasciato libero di mostrarsi e di svelarsi e di raccontare la propria storia. I due fotografi Giorgio Bianchi e Christopher Occhicone e i registi del documentario non hanno intenzione di narrare un punto di vista chiaro e preciso sui fatti, anzi la storia politica della guerra è quasi del tutto trascurata a favore delle vite e di come queste persone ci sono dovute trasformare ed evolvere con l’avvenirsi della guerra, di una guerra che sta già distruggendo il Donbass, un territorio dove ormai i cittadini sono abituati a sentire gli spari e le bombe cadere sul suolo, individui che si pongono solo una domanda: perché gli ucraini stanno facendo questo ai loro concittadini, al sangue del loro sangue. Il documentario però mostra come quel pezzo di territorio, non dissimili dai confini italiani, sia maggiormente attaccata alla cultura russa che non a quella ucraina, difatti in questo pezzo di terra le persone tendono a parlare maggiormente il russo che non l’ucraino, come dice infatti una signora: l’ucraino va bene solo per le canzoni ma per parlare d’amore uso il russo e quando penso nella mia testa i pensieri sono in lingua russa.

Le fotografie vengono usate per creare una cornice narrative e per far comprendere allo spettatore il nome di colui che vediamo intervistato e di che frazione è o meglio dire in che zona ci si trova, se entro il Donbass o nel confine. Tale meccanismo però rende a tratti difficile la comprensione vera e propria della storia poiché non è facile comprendere sempre la posizione che quegli individui hanno sul conflitto civile: se sono dalla parte dei nazionalisti ucraini o a favore di un indipendenza del Donbass. In questo senso qualche domanda da parte dell’operatore o dei registi sarebbe stata utile per rendere tutto maggiormente chiaro, soprattutto a noi extra conflitto che fatichiamo a comprendere a pieno i motivi di questa guerra che sta avendo il suo apice di distruzione e devastazione nel 2022 quando la Russia entra con le sue truppe dentro il territorio Ucraino per riconnetterlo politicamente a un corrente filo – russa, creando dei pericoli importanti per l’ordine mondiale politico e per milioni di esseri umani che vedono, come non mai, la terza guerra mondiale sempre più vicina.

 Fotogramma del film Fotogramma del film Divided Ukraine: What Language Do You Express Love In?
Fotogramma del film Divided Ukraine: What Language Do You Express Love In?

In conclusione

Il lavoro di Federico Schiavi e Christine Reinhold è un mattoncino interessante per comprendere un po’ meglio come questa guerra non sia voluta dal popolo ma da altri, le potenze economiche probabilmente, dato che il territorio del Donbass è ricco di risorse agricole e minerarie. Il duo registico insieme a due esperti fotografi danno uno spaccato importante di questo mondo soprattutto attraverso il racconto di storie semplici, di donne e uomini che devono affrontare giornalmente quella situazione devastante. Un film che non giudica ma che mostra uno spaccato di vite senza immettere al suo interno un elemento politica, ciò è interessante ma la pellicola in questo modo non possiede un suo reale filo conduttore.

Note positive

  • L’argomento trattato
  • La fotografia

Note negative

  • Si poteva spiegare meglio la guerra civile.
  • Precisare meglio le posizioni che hanno quelle persone sul conflitto.
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