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Beast (2022)
Titolo originale: Beast
Anno: 2022
Nazione: Stati Uniti d’America
Genere: Thriller
Casa di produzione: RVK studios
Distribuzione italiana: Universal Pictures
Durata: 93 min
Regia: Baltasar Kormàkur
Sceneggiatura: Ryan Engle, Jaime Primak Sullivan
Fotografia: Philippe Rousselot, Baltasar Breki Samper
Montaggio: Jay Rabinowitz
Musiche: Steven Price
Attori: Idris Elba, Lyana Halley, Sharlto Copley, Lea S. Jeffries
Idris Elba (Fast & Furious: Hobbs & Shaw – Fast & Furious Presents: Hobbs & Shaw; The Suicide Squad – Missione Suicida) è il protagonista di Beast, un thriller adrenalinico che narra le avventure di un padre e delle sue due figlie adolescenti, braccati da un enorme leone assetato di sangue che vuole dimostrare di essere il predatore che regna sulla savana. Opera del profondo e sperimentatore regista Baltasar Kormàkur, già impegnato con Universal per Everest, Cani Sciolti – 2 Guns e Contraband. Beast è stato interamente girato in Sudafrica. Non sono stati usati veri leoni per le riprese principali del film. Effetti visivi realizzati con le migliori tecnologie al momento a disposizione hanno permesso di creare il personaggio del leone protagonista.
Trama di Beast
Il Dottor Nate Daniels ( Idris Elba), rimasto da poco vedovo, decide insieme alle sue due figlie, Norah ( Lea Jeffries) e Meredith ( Lyana Halley) di partire per un viaggio da tempo pianificato verso il Sudafrica, all’interno di una riserva naturale, gestita da un vecchio amico di famiglia. Quello che sembra partire, come un viaggio di ricongiungimento familiare, si trasforma di li a poco in una terribile lotta alla sopravvivenza, quando un leone assettato di sangue, dopo essersi visto decimare il proprio branco dagli spietati bracconieri, decide di cacciare ogni essere umano si presenti davanti a lui.

Recensione di Beast
Beast, prodotto targato Universal Studios, non è soltanto la classica pellicole Thriller\action, dove l’essere umano si trova circondato e in pericolo, dalla supremazia e dall’incontrollabile forza scatenante della selvaggia natura, ma qualcosa di più. Un dramma ambientato all’interno di una riserva naturale, dove un padre, alle prese con una dura scomparsa a cui far fronte, deve cercare di recuperare il rapporto delle figlie, dopo tante promesse non mantenute. A complicare la riuscita di quest’intento, sarà la presenza di un leone a piede libero e terribilmente assetato di sangue, che metterà a dura prova sul suo campo di battaglia, i nervi e le certezze dei nostri protagonisti.
Questo nuovo survival movie, riesce a coniugare a più tratti, un intrattenimento sopra le righe e fortemente adrenalinico, tramite i suoi sofisticati e tipici Jumpscare, con il realismo più puro e identificativo. Quello che il film tende più volte a chiederci è cosa saremmo disposti a fare se ci trovassimo nei panni di un padre, avvolto dai sensi di colpa e dagli incubi del passato, che si trova ad affrontare una minaccia cosi grande e pericolosa per la sua incolumità e quella della sua attuale famiglia. Beast pone alla base e al succo della sua poetica, il tema del lutto e dei rapporti inter familiari, che tra tensioni e rimpianti, cercano di rimanere in piedi, nonostante le difficoltà che sembrano non mancare mai. Il tutto contornato poi da un’ambientazione, che non fa che rimarcare continuamente il dualismo tra natura ed essere umano. La natura che punta la sua essenza su un concetto di libertà e via di fuga. L’umanità invece da contraltare, vive andando incontro al senso di restrizione e ciò nella pellicola è rimarcato dal sempre attuale tema del bracconaggio, che nella pellicola diventa la causa dello scatenarsi delle situazioni.
Da notare e rimarcare inoltre la padronanza registica, che si cela a livello tecnico dietro la pellicola. Il regista Kormàkur, autore di altre importanti opere di sopravvivenza, come Everest, riesce con l’utilizzo di una camera a mano, a far immergere lo spettatore dentro ai moventi dei personaggi e a quel contesto action, che ne fa da padrone, esprimendo e concentratosi più volte sui primi piani, per specificare più a pieno, il senso di angoscia che si portano dietro i protagonisti, dentro una situazione che li pone ai limiti dell’esistenza.

In conclusione
Beast, nonostante alcune scelte che richiamano una tipica prevedibilità di genere, mantiene, grazie alla bravura del cast e dell’aspetto tecnico, una buona forma e riesce a mantenere acceso l’interesse dello spettatore. E ci ricorda inoltre che, sia che si parli di umani sia che si parli del regno animale, ogni specie per salvaguardare la propria sopravvivenza, farebbe di tutto per salvare la sua famiglia.
Note positive
- Ambientazione
- Cat
- Jumpscare
- Regia
- Scelte musicali
Note negative
- Alcuni aspetti prevedibili sia nei dialoghi sia nei personaggi