Black Knight – prima stagione (2023). Lotta di classe nella Terra del 2071

Locandina di Black Knight

Black Knight

Titolo originale: Taekbaegisa

Anno: 2023

Paese: Corea Del Sud

Genere: fantascienza

Casa di Produzione: Project318

Distribuzione italiana: Netflix

Ideatore: Cho Ui-seok

Stagione: 1

Puntate: 6

Regia: Cho Ui-seok

Sceneggiatura: Cho Ui-seok, Kim Woo-bin, SoKim Woo-bin, Song Seung-heon, Kang Yoo-seok, Esomng Seung-heon, Kang Yoo-seok

Fotografia: –

Montaggio: –

Musica: Primary

Attori: Kim Woo-bin, Song Seung-heon, Kang You-Seok, Esom, Kim Eui-sung, Roh Yoon-seo, Jin Kyung, Nam Kyung-eub, Lee Joo-seung

Trailer di Black Night

Black Night è una serie sudcoreana fantascientifica – distopica, scritta e diretta da Cho Ui-seok (Master, 2016; Cold Eyes, 2013; The World of Silence, 2006) con Kim Woo-bin, SoKim Woo-bin, Song Seung-heon, Kang Yoo-seok, Esomng Seung-heon, Kang Yoo-seok ed Esom (Scarlet Innocence, 2014; Kill Boksoon, 2023), basata sul webtoon coreano “Taekbaegisa” (Delivery Knight) di Lee Young Gyun, pubblicato dal 2016 al 2019. La prima stagione, composta da sei puntate, viene distribuita su Netflix dal 12 maggio 2023. 

Trama di Black Knight

Decenni fa, una cometa colpì la Terra, uccidendo il 99% della popolazione del pianeta. Da allora, tutta Seul si è trasformata in una landa desolata, in cui l’aria è dannosa per l’essere umano. Nel 2071 la società è divisa in classi e solo alcune ricevono le risorse primarie: cibo e ossigeno. Coloro a cui non vengono concesse queste risorse, o date in misura nettamente minore, sono i rifugiati, persone che sono costrette a vivere di stenti, privati di qualsiasi possibilità di realizzarsi o di ottenere un futuro speranzoso. Per contrastare il Chun-myung, un impero più forte del governo stesso, un frazione di corrieri, capitanati da 5-8, si fa carico della situazione. L’obiettivo di questi corrieri è quello di aiutare i rifugiati e di fermare, sul nascere, il pericoloso piano di Ryu Seok (Song Seung-heon), il malvagio figlio del CEO della Chun-myung. Nel tentativo di rovesciare l’ordine delle cose, 5-8 incontrerà il giovane Sa-Wol, un ragazzino che sogna di diventare corriere, e il capo dell’esercito Seol-A. I tre si troveranno uniti da un medesimo destino. 

Fotogramma di Black Knight
Fotogramma di Black Knight

Recensione di Black Knight

Black Knight è una serie dall’altissimo potenziale narrativo, andando a creare e a mostrarci un nuovo mondo e un nuovo ordine sociale, alquanto accattivante e pieno di simbolismo. La sceneggiatura però non riesce a descriverci e a raccontarci questa società distopica – fantascientifica come meritava, difatti lo spettatore, fin dalla prima puntata, fatica a comprendere le logiche e il funzionamento di questa organizzazione sociale, poggiata su una divisione di classe, mai del tutto approfondita, in cui è presente un élite, una classe intermedia e gli ultimi. Questa suddivisione sociale richiama alla mente quella presente nell’universo cinematografico – televisivo – fumettistico di Snowpiercer. Possiamo, difatti, trovare svariate similitudini tra “I Rifugiati” e “Il Fondo”. Entrambe le classi rappresentano la popolazione in eccesso, quei cittadini che lo stato non riesce a sostenere a causa di un élite che consuma troppe risorse, non permettendo così, agli ultimi, una vita più discreta. Una situazione che, purtroppo, è onnipresente in tutte le società moderne, basti pensare, a livello globale, l’annientamento e lo sfruttamento che l’Europa e l’America hanno sempre attuato nei confronti delle popolazioni più povere del mondo, sfruttando gli ultimi a favore dei guadagni milionari di pochi. La serie coreana del 2023, in questa sua prima stagione, ci racconta dunque una lotta di classe, in cui un movimento rivoluzionario intende distruggere il potere, rappresentato dall’entità – azienda – impero dello Chun-myung, un organizzazione potente che, per inseguire i propri scopi, è disposta a tutto, come passare sui corpi di centinai di rifugiati. Il nemico numero uno di questa serie, però non è il CEO e Leader del Chun-myung, ma il figlio, il malvagio e potente Ryu Seok. Accanto alla storia di rivoluzione, in cui seguiamo le gesta dei Corrieri e di 5-8, abbiamo anche la lotta interna all’organizzazione Chun-myung, da un lato troviamo il governo e l’anziano CEO dell’azienda futuristica che intende accogliere nella sua struttura anche i rifugiati, dall’altra parte abbiamo Ryu Seok che non intende aprire le porte agli ultimi e per farlo è disposto a tutto. Questo scontro politico però non convince del tutto, a causa di un mancato approfondimento del CEO, personaggio narrato in maniera molto superficiale, sia nel rapporto con il figlio sia con gli altri protagonisti della vicenda. Inversamente la lotta di classe portata avanti dai corrieri funziona bene, non tanto per una sceneggiatura profonda o che descrivere bene i personaggi, ma grazie a una regia che si eleva nei momenti di azione, donando adrenalina e pathos alla narrazione durante gli scontri armati. 

Non solo rivoluzione però, ma anche una storia di formazione. La vicenda segue anche il dramma e le speranze di Sa-wol, un giovane ragazzino dei rifugiati, privo di un QCORE identificativo (la carta d’indenta di questo mondo), che spera di diventare un Corriere, intendendo ricalcare il mito del suo eroe personale, 5-8. La sua storia dona emotività al racconto, intessendo dei forti rapporti con gli altri personaggi, come con il misterioso 5-8, di cui sappiamo poco o niente, e la capo dei militari Seol-A, che per lui è come una madre. Sa-wol, che possiamo identificare a protagonista della serie, è un personaggio che ricalca gli stilemi del cinema giapponese, rappresentando quell’eroe, un po’ tonto ma allo stesso tempo con un cuore pieno di bontà, di molteplici produzioni orientali, soprattutto delle pellicole di Bong Joon-ho. Al momento però non possiamo ancora etichettarlo, pienamente, a eroe della serie, ruolo ricoperto momentaneamente da 5-8, ma, se la serie avrà una seconda stagione, Sa-wol, per il percorso impostatogli in queste sei puntate, ha tutti gli elementi per diventare l’eroe definitivo di Black Knight, scelta evidente anche perché gli autori, per il suo percorso di formazione, hanno utilizzato, in maniera abbastanza fedele, la struttura del viaggio dell’eroe. 

Fotogramma di Black Knight
Fotogramma di Black Knight

In conclusione

Come scritto sopra, il problema maggiore della serie risulta la mancanza di un approfondimento riguardo la società presente in questo mondo. Black Knight, soffre di una carenza di punti di vista. Per tutto il racconto siamo accanto ai Rifugiati ma non entriamo mai dentro il  Chun-myung e la vita dei suoi cittadini, non permettendoci di comprendere, fino in fondo, cosa significhi vivere come rifugiato e come non-rifugiato. Possiamo ovviamente intuirlo ma la serie doveva raccontarci a 360° gradi questo universo narrativo, dal sapore distopico – fantascientifico. 

Note positive

  • Storia
  • La creazione dei personaggi

Note negative

  • Alcuni personaggi sono narrati in maniera superficiale
  • Si doveva raccontare la società in maniera più approfondita
  • Sei puntate sono poche per raccontare questo tipo di racconto 

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