Assassinio a Venezia (2023) – Una svolta horror per le indagini di Poirot

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Trailer di Assassinio a Venezia (2023)

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Terzo film della saga dopo i discussi Assassinio sull’Orient Express (2017) e Assassinio sul Nilo (2022) che vede come protagonista Hercule Poirot, il detective geniale creato dalla penna di Agatha Christie e interpretato ancora una volta da Kenneth Branagh che, anche in questa occasione, si presta anche come regista per questo nuovo progetto. Il film è l’adattamento cinematografico del romanzo Hallowe’en Party (Poirot e la strage degli innocenti in italiano) e nel cast troviamo attori come Kyle Allen (West Side Story), la comica americana Tina Fey, Jamie Dornan (Belfast), l’attore italiano Riccardo Scamarcio e l’attrice fresca di Oscar Michelle Yeoh. Il film è uscito nelle sale italiane il 14 settembre 2023.

Rowena Drake - Assassinio a Venezia (2023)
Rowena Drake – Assassinio a Venezia (2023)

Trama di Assassinio a Venezia (2023)

Venezia, 1947. Il detective Hercule Poirot si è ormai ritirato a vita privata e non accetta più nessun caso. Improvvisamente però, su invito di una vecchia amica, Poirot viene invitato a partecipare ad una seduta spiritica in un palazzo “maledetto” la notte di Halloween. Durante l’evento però uno degli ospiti presenti alla seduta viene assassinato e spetta al grande Hercule Poirot scoprire chi è l’omicida in un mondo pieno di ombre e oscuri segreti.

Ariadne Oliver e Hercule Poirot - Assassinio a Venezia (2023)
Ariadne Oliver e Hercule Poirot – Assassinio a Venezia (2023)

Recensione Assassinio a Venezia (2023)

Non ha mai avuto vita facile l’Hercule Poirot di Kenneth Branagh nei fedelissimi di Agatha Christie. C’è ancora chi ricorda con grande affetto il mitico Poirot della televisione interpretato da David Suchet e c’è chi ancora che non riesce proprio a dimenticare quello cinematografico di Peter Ustinov. Anche se negli anni dal suo debutto nel ruolo dell’investigatore belga l’attore regista inglese è riuscito a entrare nel cuore degli appassionati, allo stesso tempo è riuscito anche a creare una schiera di detrattori dei suoi film che non hanno apprezzato per niente il suo lavoro, soprattutto per la poca inventiva nel trasporre sul grande schermo le avventure create da Agatha Christie. Saranno quindi felici queste persone nel sapere che questa ultima avventura, rispetto alle due precedenti, presenta dei cambiamenti e degli adattamenti nettamente più ricchi e sostanziosi.

Il cambiamento più evidente che si è voluto apportare a questo giallo è la componente horror che rende più interessante e caratteristica questa nuova avventura di Poirot. Non siamo più a bordo di treni o sulle rive di un fiume, bensì la vicenda che viene raccontata si svolge interamente nella Venezia del secondo dopoguerra. Una città avvolta dal mistero, dalle superstizioni, da quasi una continua tempesta che la rende spettrale. Una città quasi sempre avvolta da un’aria di tempesta dove emergono i suoi palazzi antichi, imponenti, e pieni di misteri. È in questa atmosfera che il film diventa un vero e proprio thriller dalle tinte horror dove la fede che c’è qualcosa dopo la morte viene messa in continua discussione. Il credere in qualcosa verrà messo costantemente in dubbio e tormenterà tutti i personaggi, primo fra tutti lo stesso Poirot che crede fermamente nella scienza e nella deduzione, e che una vecchia amica scrittrice va a “risvegliare” dal suo esilio per farlo partecipare ad una serata molto speciale.

Hercule Poirot - Assassinio a Venezia (2023)
Hercule Poirot – Assassinio a Venezia (2023)

Tra fede e realtà

Questa serata non è altro che una seduta spiritica voluta fortemente da Rowena Drake, che accetta di ospitare nella sua dimora la celebre medium Joyce Reynolds la quale ha ricevuto una comunicazione dall’aldilà dalla figlia di Rowena Alicia, morta tragicamente l’anno prima in quella stessa casa. In questa dimora si sente ancora la sua voce in giro per casa, insieme alla sua anche quella dei bambini lasciati morire tragicamente tanti anni prima e che, secondo la leggenda, sono rimasti come fantasmi ad infestare la casa e i suoi occupanti. Con delle inquadrature tipiche dei film horror, una fotografia spettrale perfetta per questa Venezia tempestosa e insieme ad altri fattori sovrannaturali e no, tutti questi elementi riescono a dare un ritmo incalzante alla pellicola (cosa non riuscita completamente nei due film precedenti).

Durante la seduta Joyce afferma che c’è stato un omicidio e da lì un susseguirsi di eventi che portano a far cadere i sospetti su ognuno dei presenti, dalla governante al medico, dall’ex ragazzo di Alicia alla stessa madre di lei. Come ormai da tradizione toccherà a Poirot portare a termine l’indagine chiudendo tutti dentro la casa per trovare il colpevole. E da quel momento che iniziano le consuete indagini del detective belga, trasformando (quasi) il film da un horror ad un giallo da camera con il susseguirsi di sequenze tra un interrogatorio e l’altro. Molto interessante e positivo il fatto che l’elemento sovrannaturale della vicenda metta il dubbio fino in fondo e che il grande detective Hercule Poirot è in costante dubbio sulla sua incrollabile fede nella scienza e nella deduzione ma deve inizialmente fare fronte a degli eventi a cui non riesce dare una spiegazione. Nota di merito anche per la caratterizzazione dei personaggi e del cast azzeccato che, oltre a Kenneth Branagh (che mette in scena ancora una volta in modo eccellente il complesso Hercule Poirot) spiccano le prove attoriali di Tina Fey (ottima spalla comica per Poirot), Kelly Reilly e il piccolo Jude Hill.

In conclusione

Assassinio a Venezia (2023), anche se con qualche ingenuità a livello narrativo, è un film che intrattiene dall’inizio alla fine con un sorprendente thriller dalle tinte horror che poi si trasforma in un giallo da camera. Il mistero convince con successo e funzionano anche i colpi di scena, mentre intriga la tematica dell’aldilà tra superstizioni e fede.

Aspetti Positivi:

  • L’aver trasformato una storia di Agatha Christie in un racconto thriller horror ma senza uscire dal racconto giallo
  • Il ritmo incalzante del film
  • Il cast azzeccato

Aspetti Negativi:

  • Ingenuità a livello narrativo che potrebbe rendere prevedibile il finale
  • I puristi di Agatha Christie non apprezzeranno il completo stravolgimento dall’opera originaria
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