Blackbird – L’ultimo abbraccio (2019): Grande cast ma poco coinvolgimento emotivo

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Blackbird – L’ultimo abbraccio

Titolo originale: Blackbird

Anno: 2019

Paese: Regno Unito, USA

Genere: drammatico

Produzione: Millennium Films, Busted Shark Productions, Eclectic Pictures, SF Studios

Distribuzione: M2 Pictures

Durata: 97 min

Regia: Roger Michell

Sceneggiatura: Christian Torpe

Fotografia: Mike Eley

Montaggio: Kristina Etherington

Musiche: Peter Gregson

Attori: Susan Sarandon, Kate Winslet, Mia Wasikowska, Sam Neill, Lindsay Duncan, Bex-Taylor Klaus, Rainn Wilson, Anson Boon

trailer di Blackbird

Diretto da Roger Michell, regista della commedia Nothing Hill del 1999, Blackbird è un dramma di produzione sky original e sarà disponibile dal 26 luglio 2021. Il film ha come protagonista Susan Sarandon, ed è affiancata da un cast composto da Kate Winslet (Rose in “Titanic”), Mia Wasikowska, protagonista di “Alice in Wonderland” e Sam Neill, famoso per “Jurassic Park” di Steven Spielberg.

Trama di Blackbird – L’ultimo abbraccio

Il film ruota attorno alla decisione di Lily, affetta da Sclerosi laterale amiotrofica, di togliersi la vita. Decide quindi di trascorrere i suoi ultimi momenti assieme alla sua famiglia prima dell’ultimo abbraccio. Durante questa giornata però, riaffiorano diversi problemi e segreti tenuti nascosti.

La famiglia di Lily

Recensione di Blackbird – L’ultimo abbraccio

Blackbird fa riflettere principalmente sul tema dell’eutanasia. Lily è affetta da una malattia che è destinata a peggiorare col tempo e decide quindi, con l’appoggio del marito, di togliersi la vita. Il suo ultimo desiderio è di trascorrere una giornata assieme la sua famiglia; invita quindi le sue figlie e i loro compagni per festeggiare un’ultima volta. L’atto del suicidio assistito non è pienamente accettato, infatti nello stato in cui vivono è illegale, nonostante ciò, decide comunque di farlo nella loro casa. Una delle due figlie inoltre si mostra estremamente contraria alla cosa, ed è venuta con l’intenzione di fermarla chiamando la polizia prima che sia troppo tardi, anche se alla fine cambia idea.

Un intero giorno passato insieme però, fa riaffiorare diversi problemi. La figlia più piccola accusa la madre di essere stata troppo distante e di aver preteso da lei un’indipendenza che lei non poteva avere. Era una persona molto fragile e per questo molti anni prima tentò il suicidio e tutt’ora segue una terapia di farmaci; tutto questo all’insaputa della madre. Altri litigi iniziano a sorgere, come quello tra la sorella troppo moralista e suo marito che non accettano le volontà del figlio. Anche dei segreti iniziano a uscire allo scoperto, come una relazione segreta che andava avanti da anni.

Quest’idea di girare il film nell’arco di tempo di una sola giornata, e attraversare i problemi, i segreti e i litigi, è un ottimo modo per trascinare lo spettatore nel vortice dell’emotività e della sofferenza della famiglia protagonista; questo ricorda “Perfetti Sconosciuti” di Paolo Genovese, un film che riesce, a differenza di Black bird, a sfruttare al meglio il breve arco temporale concesso allo schermo. Questa pellicola ha infatti dei difetti di non poco conto, tra cui una sceneggiatura a tratti alquanto povera, che non dà la giusta importanza ad un dramma così importante: in certi punti risulta particolarmente insignificante, senza dare peso emotivo alle vicende raccontate.

Il film infatti non riesce a coinvolgere come dovrebbe, rendendo la storia raccontata dimenticabile.

Note Positive

  • Tema affrontato

Note negative

  • Sceneggiatura povera
  • Scarso coinvolgimento emotivo
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