
I contenuti dell'articolo:
Old
Titolo originale: Old
Anno: 2021
Paese: Stati Uniti d’America
Genere: thriller, drammatico
Produzione: Universal Pictures, Blinding Edge Pictures
Distribuzione: Universal Pictures
Durata: 108 minuti
Regia: M. Night Shyamalan
Sceneggiatura: M. Night Shyamalan
Fotografia: Mike Gioulakis
Montaggio: Brett M. Reed
Musiche: Trevor Gureckis
Attori: Eliza Scanlen, Thomasin McKenzie, Aaron Pierre, Vicky Krieps, Alex Wolff, Abbey Lee, Nikki Amuka-Bird, Gael Garcia Bernal, Ken Leung
Trama di Old
Guy e la sua famiglia si recano presso un villaggio turistico per trascorrere una perfetta vacanza familiare, con lo scopo di trascorrere gli ultimi giorni idilliaci prima di comunicare successivamente ai figli la malattia della moglie Prisca e dei loro problemi coniugali. Il residence e il posto sembrano una location paradisiaca quando una mattina gli viene proposto di recarsi in una spiaggia segreta insieme ad altri turisti, una spiaggia che nasconde però un inquietante mistero, una spiaggia dove il tempo corre diversamente. I protagonisti si troveranno davanti a un cadavere e dovranno capire come sia collegato a quella surreale realtà.

Recensione di Old
Shyamalan dirige, scrive e produce un intenso thriller dalle tinte drammatiche riprendendo da una parte il vecchio stile del suo immortale “Il sesto senso” ma allo stesso tempo lo adatta al cinema moderno, creando un prodotto che funziona su più livelli, grazie a una narrativa dalle diverse letture stilistiche e poetiche. Il film funziona specialmente grazie a un ottimo climax che fa percepire sin dall’inizio un senso di angoscia e inquietudine; Shyamalan gioca bene i tempi narrativi e con la sua regia dinamica e incisiva riesce ad attraversare la quarta parete ingannando lo spettatore fino alla fine e a farlo sentire parte della pellicola. La regia è forse il punto di forza, il film non punta principalmente sulla trama bensì a coinvolgere il pubblico nella sua finta realtà grazie anche a un buon utilizzo del sonoro giocato ad hoc insieme ai movimenti circolari e bruschi della camera.
Shyamalan gioca d’astuzia e al fine di creare un film di facile visione che possa andarsi a inserire tra i grandi del genere, utilizza riferimenti a opere famose omaggiandole; tutta la parte ambientata in spiaggia fa dall’inizio ricordare la serie tv “Lost” mentre le luci che si vedono in cima alle montagne rimanda subito a “Le colline hanno gli occhi”, soprattutto una delle inquadrature finali ripresa come fosse da un binocolo.

Old riesce a oscillare egregiamente tra il thriller e il drammatico, se nella prima parte abbandonante si prova un senso di agitazione e turbamento, nella seconda viene fuori il messaggio fulcro del film, ovvero il tempo, che assume qui un doppio ruolo, come deterrente iniziale ai fini d’inquietare lo spettatore fino a quello vero; il tempo ha un valore, un valore inestimabile a cui quasi nessuno pensa, un tempo sfuggevole che bisogna imparare ad apprezzarlo di più, godendo di ogni singolo istante che ci riservi la vita.
Ciò che fa ricordare “Lost”, che sia stato fatto volutamente o meno, è la scelta di aver lasciato un piccolo alone di mistero su quella spiaggia non andando a spiegare ogni dettaglio del film, ad esempio la mancata spiegazione del corallo, che rimane solo come un simbolo, senza un nesso narrativo. Una scelta coraggiosa, soprattutto oggigiorno dove lo spettatore non lascia nulla al caso e vuole tutte le risposte, un coraggio lodevole in quanto sdoganare uno standard ci regala, come in questo caso, un prodotto fresco e diverso, anche se magari non unanimemente apprezzabile.
Un plauso finale al comparto musica e del trucco i quali hanno contribuito notevolmente alla realizzazione del prodotto, un prodotto che nonostante ci abbia regalato un finale forse un po’ troppo dolce e compassionevole, funziona nel suo intento dando vita a un thriller dalle innumerevoli chiavi di lettura con un messaggio non scontato, che in un periodo come quello che stiamo vivendo assume ancora più importanza.
Note positive:
- Regia
- Musiche
- Sceneggiatura
Note negative
- Finale scontato e troppo caritatevole