Chihiro (2023): quando un Bento vale più di mille parole

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Locandina di Chihiro (2023)

Chihiro 

Titolo originale: Chihirosan (ちひろさん)

Anno: 2023

Nazione: Giappone

Genere: Drammatico

Casa di produzione: Asmik Ace Entertainment, Digital Frontier

Distribuzione italiana: Netflix

Durata: 2h 11m

Regia: Rikiya Imaizumi

Sceneggiatura: Kaori Sawai, Rikiya Imaizumi

Fotografia: Hiroshi Iwanaga

Musiche: Shigeru Kishida

Attori: Kasumi Arimura, Hana Toyoshima, Tetta Shimada

Trailer Giapponese sottotitolato in italiano del film “Chihiro”

Dal 23 Febbraio 2023 è disponibile sulla piattaforma streaming Netflix il film “Chihiro”, liberamente tratto dal manga “Chihirosan” di Hiroyuki Yasuda, pubblicato nel 2016-2017 sulla rivista “Elegance Eve”, al momento inedito in Italia. Diretto da Rikiya Imaizumi con la sceneggiatura di Kaori Sawai e Rikiya Imaizumi, si colloca nel genere Drammatico/Slice of life. Pur seguendo la trama dell’opera originale, l’esecuzione lo rende più affine al cinema orientale di grandi registi come Takeshi Kitano rispetto a un mero adattamento live-action.

Trama di Chihiro

Chihiro dopo aver lavorato per lungo tempo nel mondo della prostituzione decide di cambiar vita e diventare commessa part-time in un negozio di Bento, ovvero i tipici cestini del pranzo Giapponese. Grazie al suo carattere socievole e spregiudicato riuscirà a migliorare la vita delle persone che le stanno vicino. L’opera più che concentrarsi nello sviluppo della trama, si sofferma sulle vicende umane dei personaggi che incontrerà la protagonista, per cui condividere un pasto insieme vale molto più di mille parole.

Chihiro e il mare, protagonisti della vicenda
Chihiro e il mare, protagonisti della vicenda

Recensione di Chihiro

Nonostante la presenza di situazioni tipiche del manga “Slice of Life” come la scuola superiore o il festival folkloristico, il clima generale ricorda più opere come “Hana bi” di Takeshi Kitano. Pur essendo di genere differente hanno in comune il ruolo preponderante dell’immagine nella narrazione. Infatti le ambientazioni, soprattutto grazie al mare, riescono a descrivere con efficacia le sensazioni dei personaggi. Al contrario i dialoghi lasciano un retrogusto di non completo, come a sottolineare l’incomunicabilità tra le persone. Fortunatamente in questo caso Chihiro riesce ad andare oltre queste barriere con il suo linguaggio schietto e la condivisione del cibo, aiutando concretamente le varie persone che incontrerà nel suo bighellonare, apparentemente senza meta. L’umanità che ci viene presentata nella storia varia di sesso ed età ma è accomunata dal fatto di non sentirsi integrata nella rigida società giapponese. Incontreremo personaggi come Okaji, teenager dall’apparente vita perfetta ma che in realtà si sente soffocata in quanto non compresa da amici e famiglia oppure Tae, anziana moglie del proprietario del negozio di Bento, che sta progressivamente perdendo la vista a causa di una malattia. Grazie alla narrazione lenta ci appassioneremo alle loro vicende, scoprendo anche gli aspetti più profondi della protagonista, solo all’apparenza il classico personaggio solare sempre pronto ad aiutare gli altri ma con una personalità sfaccettata, fatta di luci e ombre. Quello che resta impresso durante visione è la capacità di riuscire a catturare l’essenza dei persone in pochi dettagli e battute, mentre invece il ritmo compassato può risultare indigesto. Particolarmente riuscita risulta la scelta delle location e l´atmosfera generale del racconto, mentre tutti gli altri aspetti risultano apprezzabili ma senza particolari note distintive.

Chihiro e uno dei tanti personaggi che incontrerà durante la vicenda
Chihiro e uno dei tanti personaggi che incontrerà durante la vicenda

In conclusione

Più che un adattamento manga, un racconto contemplativo che riesce a descrivere tramite immagini una società differente dalla nostra, con l’espediente del cibo e semplici spaccati di vita quotidiana, facendoci riflettere sul fatto che le persone ai margini della società siano ovunque più meno le stesse, indipendentemente dalle coordinate geografiche. Molto efficace dal punto di vista visivo, meno riuscito nella narrazione in quanto a tratti troppo lento e dispersivo. Consigliato agli amanti del Giappone e delle vicende umane intense.

Note positive

  • Ambientazione affascinante
  • Personaggi ben delineati
  • Vita quotidiana ben rappresentata
  • Interessante approccio al cibo

Note negative

  • Narrazione estremamente dilatata
  • Realizzazione tecnica nel complesso poco incisiva

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