Dopesick – Dichiarazione di dipendenza (2021): la lotta alle dipendenze

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Dopesick – Dichiarazione di dipendenza

Titolo originale: Dopesick

Anno: 2021

Paese: Stati Uniti d’America

Genere: Drammatico

Produzione: 20th Television

Distribuzione: Disney+

Ideatore: Danny Strong

Stagione: 1

Puntate: 8

Attori: Michael Keaton, Peter Sarsgaard, Will Poulter, Rosario Dawson, Kaitlyn Dever, Michael Stuhlbarg, John Hoogenakker

Trailer italiano della miniserie

Dopesick – Dichiarazione di dipendenza è una miniserie del 2021 creata da Danny Strong e basata sul bestseller di Beth Macy Dopesick: Dealers, Doctors and the Drug Company that Addicted America, che racconta i drammi causati dalle dipendenze di farmaci oppioidi e dell’ingente tasso di mortalità che questo fenomeno causa in molte aeree del Nord America. La serie è disponibile sulla piattaforma streaming di Disney+ a partire dal 12 Novembre e vedrà la sua conclusione il 22 Dicembre.

Trama della serie Dopesick – Dichiarazione di dipendenza

Negli Stati Uniti d’America è nato un nuovo farmaco, l’ Oxycontin un farmaco a base di oppioidi prodotto dalla Purdue Pharma, di proprietà della famiglia Sackler, che ha il pregio di causare dipendenza a meno dell’1% dei pazienti che ne fanno uso. Nonostante lo scetticismo iniziale di molti medici, tra cui il Dott. Samuel Finnix (Michael Keaton), questa scoperta sembra essere rivoluzionaria, e porta a una campagna di produzione, marketing e sponsorizzazione del prodotto talmente ingente da far si che in pochi anni questo sia il farmaco più venduto in molti stati americani. Dopo qualche tempo iniziano a manifestarsi i primi problemi, il farmaco viene ormai prescritto anche per dolori lievi, non ha limiti di età e le compresse da 10 mg iniziali vengono sostituite con quelle da 20, 40, 80 mg. Questo provoca una scia di morti da overdose da Oxycontin impressionante e ben presto la DEA, capeggiata da Bridget Meyer (Rosario Dawson), indagherà a fondo sulla questione, per verificare la veridicità e autenticità dei dati forniti dalla industria farmaceutica produttrice del farmaco. Questa è la scintilla che farà partire un inchiesta senza precedenti che sconvolgerà l’opinione pubblica emetterà in ginocchio i vertici dell’industria.

Recensione della serie Dopesick – Dichiarazione di dipendenza

Miniserie di denuncia, che si ispira a fatti e cause giudiziarie reali tutt’ora in corso, che vuole porre l’attenzione sull’uso eccesivo di Oxycontin, rinominato “eroina di montagna” proprio per il gran numero di dipendenze e vittime che ha causato nelle zone montuose del continente nordamericano. Narrativamente la serie segue le vicende di vari protagonisti, abbiamo il Dott. Finnix che prime prescrive l’ Oxicontin ai suoi pazienti e in seguito ne diventa lui stesso dipendente. L’agente della DEA Meyer che esamina il caso con l’obbiettivo d’incastrare la famiglia Sackler. La giovane Betsy, che sviluppa in breve tempo una fortissima dipendenza dal farmaco. Billy Cutler, un rappresentante della Pardue che vende l’Oxycontin fino a quando non scopre gli effetti avversi, E infine i procuratori Rick e Randy, che per primi si sono accorti degli imbrogli della casa farmaceutica. Bisogna subito dire che la sceneggiatura di Danny Strong, Beth Macy e Benjamin Rubin è davvero ottima, i dialoghi risultano davvero ben scritti, così come i personaggi e la loro evoluzione all’interno della narrazione. Unica pecca di questo aspetto è la frammentazione del racconto, troppo frequente e poco definita, si passa in pochi minuti dall’anno 1992 al 2002 per poi tornare al 1999 senza neanche rendersene conto, aiutati solo da un sottotitolo che espone l’anno.

Altro aspetto positivo della miniserie è il tema della dipendenza, ottimamente esposto in tutti i sui lati, non si parla solo di dipendenza da farmaci ma anche da sostanze stupefacenti, lavorativa e soprattutto da denaro e potere. La regia della serie, che vede tra le sue file nomi illustri come il Premio Oscar Barry Levinson, è veramente ottima, e si avvicina più a un prodotto cinematografico che televisivo. Ottime poi le varie interpretazioni attoriali, in particolare quella di Michael Keaton e della giovane Kaitlyn Dever.

In conclusione

Si consiglia assolutamente la visione di questa miniserie, che tra l’altro è stata candidata a ben tre Golden Globe tra cui quello per la miglior miniserie o film per la televisione, che analizza in modo accurato la dipendenza e gli effetti di essa sul singolo individuo e sulla società.

Note positive

  • Regia
  • Sceneggiatura
  • Interpretazioni attoriali
  • Tematiche affrontate

Note negative

  • I salti temporali, che spesso spezzano la narrazione
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