Emily in Paris (2020: storia di un’americana in Francia

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Emily in Paris

Titolo originale: Emily in Paris

Anno: 2020

Paese: Stati Uniti d’America

Genere: Commedia, Romantico

Produzione: Darren Star Productions, Jax Media, MTV studios

Distribuzione: Netflix

Ideatore: Darren Star

Stagione: 1

Puntate: 10

Attori: Lily Collins, Lucas Bravo, Philippine Leroy-Beaulieu, Ashley Park, Camille Razat, Samuel Arnold, William Abadie

Trailer della prima stagione di “Emily in Paris”

“Io lo so che cosa vuol dire restare sempre fuori a guardare. Ho una prospettiva che lei non capirà mai perché no, non sono né sofisticata, né francese e non so come assomigliare a lei con quella posa sexy e rilassata.”

Emily Cooper

Trama di “Emily in Paris”

La giovane Social Media Manager Emily Cooper, di Chicago, viene inviata a Parigi per un viaggio di lavoro. Nuovo ambiente, nuove persone, lingua diversa… La permanenza di Emily nella Ville Lumière non sarà certo delle migliori, ma il suo carattere solare e un po’ impacciato le daranno un mano per integrarsi tra i francesi.

Frame di “Emily in Paris”

Recensione di “Emily in Paris”

La serie Netflix debuttata sulla piattaforma ad Ottobre 2020 ci trasporta nei panni di Emily Cooper, marketer americana a cui viene assegnato un importante lavoro in Francia, a Parigi. La sua permanenza nella Ville Lumière non è proprio perfetta, colpa della lingua e delle abitudini un po’ particolari del popolo francese. Un punto a favore della serie è la sua durata e la sua leggerezza, che permettono una visione scorrevole e fluida. Grande attenzione viene posta sulla fotografia, sull’ambientazione e sui vari e stravaganti look della protagonista (esempio nella foto situata sopra).

Il tema principale, che è l’ambientazione di Emily in Paris, è trasposto bene in tutti i suoi aspetti, ma è contemporaneamente il più grande difetto della serie: i francesi vengono fortemente stereotipati ed etichettati come narcisisti e superbi, molto chiusi nei confronti delle persone di altri stati e fieri delle loro creazioni stilistiche. Non poche sono state le lamentele dei veri francesi che, giustamente, si sono sentiti offesi da questa trasposizione.

Interessante è lo spirito della serie e la sua comicità che servono a delineare la figura di Emily come una giovane ragazza un po’ impacciata in un ambiente a lei sconosciuto. L’interpretazione di Lily Collins è ben riuscita, sebbene i personaggi secondari che circondano il suo personaggio sono un po’ spenti e privi di personalità, interpretando dei ruoli già preposti (capo cattivo, vicino affascinante, amica simpatica…) e danno alla serie un’impressione di déjà-vu, senza apportare un’innovazione consistente. La serie è stata rinnovata per una seconda stagione, che riprenderà da dove il finale della prima ci ha lasciati con alcuni interrogativi. Riassumendo, Emily in Paris è una serie vivace, fresca e leggera che riuscirà sicuramente a strapparvi un sorriso.

Altro frame da “Emily in Paris”

Note positive

  • E’ una serie breve, si può vedere in un weekend
  • E’ molto leggera e divertente
  • Buona interpretazione di Lily Collins

Note negative

  • La Francia e i francesi sono fortemente stereotipati
  • Il finale è molto sospeso, non conclude bene la trama

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