Enea (2023): il viaggio epico di Pietro Castellitto

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Trailer di Enea

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Presentato in concorso alla 80esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, Enea è la seconda occasione dietro la macchina da presa per Pietro Castellitto, regista e attore che già ci ha dato prova della sua bravura e che ancora una volta ci mostra il suo talento. La pellicola, distribuita da Vision Distribution, ha debuttato nei cinema italiani il 11 gennaio 2024.

Trama di Enea

Enea e Valentino sono due inseparabili amici cresciuti in famiglie romane borghesi profondamente disfunzionali. Raggiunti i trent’anni, trovano il modo di rendere la loro carriera a dir poco esplosiva. Tra l’incontro di un amore e feste all’insegna della droga, Enea dovrà affrontare i pericoli di una Roma sempre più spietata.

scena di Enea
scena di Enea

Recensione di Enea

Sono passati tre anni dall’esordio dietro la macchina da presa di Pietro Castellitto con I Predatori (2020) e quello che si profila davanti a noi è un film molto più ambizioso rispetto al precedente. Castellitto è uno dei pochi registi del panorama cinematografico italiano capace di dare un taglio giovane, audace e brillante ai suoi film. Anche per questo motivo, in alcune scene, capita di imbattersi in qualche manierismo di troppo che può risultare stucchevole più che funzionale. Tuttavia si fa portavoce di un guizzo creativo contagioso, che appassiona lo spettatore con la sua vitalità. Il protagonista è omonimo del poema epico di Virgilio e, senza essere didascalico, ne richiama la sua storia.

Castellitto porta in scena un viaggio familiare che ha come scopo quello di innalzare una società diversa, nuova e slegata dal passato. La borghesia grottesca e tragicomica rappresentata nel film (di Sorrentiniana memoria) è caratterizzata da baci che vengono letteralmente nascosti, emozioni taciute, rabbia e frustrazione che non esplodono con violenza, ma vengono sfogate con ironia. Con Enea, si entra in un mondo governato da persone corrotte e criminali, nel quale i singoli si specchiano per rivelare tutta la pochezza del loro animo. Quando la regia lascia spazio ai dialoghi e al precario equilibrio fra dramma e commedia, Enea si dimostra un prodotto estremamente interessante e riuscito: un film capace di muoversi agilmente nei meandri di un cinema d’impatto e senza regole.

Note di regia

Enea è un gangster movie senza la parte gangster. Una storia di genere senza il genere. La componente criminale del film viaggia silenziosa su un binario nascosto, e sopraggiunge improvvisa nelle fessure dei rapporti quotidiani, sconvolgendo i protagonisti ignari. L’idea era quella di creare una narrazione dove il punto di vista dello spettatore combaciasse con quello di chi subisce il narcotraffico: all’improvviso si può vincere e all’improvviso si può morire, e nessuno saprà mai il perché. I protagonisti sono mossi dal mistero della giovinezza. Non fanno quello che fanno né per i soldi né per il potere. Ma forse per vitalità, per testare il cuore, per capire fino a che punto ci si possa sentire vivi oggi, all’alba di questo nuovo millennio, saturo di guerre raccontate e di attentati soltanto visti.

In conclusione

In conclusione Enea è un film che si avvale di immagini forti che possono destabilizzare lo spettatore, ma che mostra una poetica registica sincera che porterà a un cinema ricco e sconvolgente.

Note positive

  • Fotografia
  • Regia
  • Attori

Note negative

  • A tratti manieristico
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