Ethel & Ernest (2016). Una biografia animata

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Ethel & Ernest Poster

Ethel & Ernest

Titolo originale: Ethel & Ernest

Anno: 2016

Paese: Regno Unito

Genere: animazione, drammatico, storico, sentimentale

Produzione: Cloth Cat Animation, Lupus Films

Distribuzione: Little Film Company

Durata: 94 min.

Regia: Roger Mainwood

Sceneggiatura: Raymond Briggs, Roger Mainwood (non accreditato)

Fotografia: Fraser Taggart

Montaggio: Richard Overall

Musiche: Carl Davis

Animatori: Sara Airriess, Danas Bereznickas, Ludvine Berthouloux, Alexandra Balan, Danielle Bethel, Sadif Bhatti

Trailer originale di: Ethel & Ernest

Ethel & Ernest, basato sulla omonima graphic novel di Raymond Briggs, è la storia ordinaria dei suoi genitori in un epoca di grandi cambiamenti per il Regno Unito e per il mondo intero. Una celebrazione dell’ordinario, raccontata con garbo.

Trama di Ethel & Ernest

Tutto ha inizio nel 1928 quando Ernest Briggs, in sella alla propria bicicletta, passa sotto la finestra di una casa al cui davanzale si trova Ethel, cameriera di una signora alto borghese. Per i due, soprattutto per Ethel, la cosa diventa sempre più un appuntamento fisso e quando l’uomo non passa sotto la sua finestra la donna si lascia andare alla tristezza. Un giorno però, Ernest si presenta alla porta della cosa dove lavora Ethel chiedendole di uscire; la donna accetta e per i due inizia una lunga storia d’amore con un matrimonio durevole e un figlio, Raymond, che nascerà nel 1934.

Fotogramma di: "Ethel & Ernest"
Fotogramma di: Ethel & Ernest

Recensione di Ethel & Ernest

La lunga vita coniugale di Ethel e Ernest si dipana mentre, tutto attorno a loro il mondo e l’Inghilterra che conoscevano cambia. Durante la Guerra il figlio Raymond, come tutti i bambini delle grandi città inglesi, viene mandato in campagna per essere protetto dai bombardamenti della Germania nazista; il periodo di assenza da casa è per i genitori un duro colpo e quella che più ne soffre è Ethel. Ethel & Ernest non si sviluppa solo durante la II Guerra mondiale ma tocca vari momenti storici di cruciale importanza per l’Inghilterra (la vittoria dei laburisti alle elezioni su Churchill, il razionamento di alcuni alimenti nel dopoguerra, l’I.R.A e molto altro) tutti visti con gli occhi di questi semplici protagonisti che esprimono giudizi, alle volte salaci, su tutto ciò che apprendono da TV, radio e giornali e che vivono in prima persona. È una storia semplice quella di Ethel & Ernest, senza alcun grosso colpo di scena, senza momenti veramente eccitanti ma è un film che cattura per la sua onestà e globale leggerezza.

Fotogramma di: "Ethel  Ernest"
Fotogramma di: Ethel & Ernest

Ethel & Ernest è un film semplice e tranquillo, in cui tutto ciò che accade, avviene dal punto di vista dei nostri due protagonisti Ethel e Ernest. La storia è raccontata in modo lineare con un montaggio molto semplice e una fotografia che fa altrettanto ed è una cosa comprensibile se si pensa che questo film è la trasposizione della graphic novel omonima che il loro unico figlio Raymond realizzò nel 1998. La regia di Mainwood è lineare e scorrevole e accompagna con naturalezza le animazioni semplici che rispecchiano un po’ la semplicità (che ogni tanto rasenta il sempliciotto) della coppia inglese. La storia dei due protagonisti copre l’arco di quarant’anni da quando i due si conoscono per la prima volta fino alla morte di Ernest che il film lascia intendere sia avvenuta per crepacuore (pochi mesi dopo quella di Ethel, di cinque anni più anziana).

Fotogramma di: Ethel & Ernest
Fotogramma di: Ethel & Ernest

In conclusione

Un racconto sull’ordinaria vita di due persone che si sono amate molto e che si sono rapportate a un mondo che, nel corso di quei quarant’anni è cambiato radicalmente (passando attraverso la Seconda Guerra mondiale). Consigliato se si vuole fare un tuffo nel passato e vedere anni di così grande cambiamento con gli occhi di un lattaio e di una casalinga ex – cameriera dell’alta borghesia inglese.

Note positive

  • I due protagonisti
  • Una storia (d’amore) vera senza fronzoli.
  • La pacatezza del racconto
  • Il punto di vista di due persone comuni sui grandi eventi del periodo

Note negative

  • Nessuno di particolare rilevanza
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