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Forte
Titolo originale: Forte
Anno: 2020
Paese: Francia
Genere: Commedia
Produzione: Quad Productions
Distribuzione: Amazon Prime Video
Durata: 95 min
Regia: Katia Lewkowicz
Sceneggiatura: Melha Bedia, Frédéric Hazan, Katia Lewkowicz, Anthony Marciano
Fotografia: Jacques Ballard
Montaggio: Yann Malcor
Attori: Melha Bedia, Valérie Lemercier, Ramzy Bedia, Jonathan Cohen, Alison Wheeler
Trama di Forte
Nour (Melha Bedia) è una ventenne sovrappeso, ma passionale e divertente, che lavora come receptionist in una palestra. Non ha difficoltà ad accettare sé stessa, ma l’altro sesso non fa lo stesso. E quando si accorge di aver perso il ragazzo di cui è innamorata Farib (Oussama Kheddam) a sua volta attratto da una bella ragazza, ballerina di pole dance, decide di mettersi a dieta e di cimentarsi nelle contorsioni a pelle nuda praticate dalla sua rivale.
Nour aspetta il principe azzurro, che a dispetto del suo essere anticonformista immagina come un classico ragazzo musulmano all’antica, con il quale invecchiare e cucinare assieme piatti tradizionali. Al suo fianco i suoi amici Axelle (Alison Wheeler) in cerca d’amore e Steph (Bastien Ughetto), che cerca chiarezza sul suo orientamento sessuale, la travolgente maestra di pole dance Sissi (Valérie Lemercier) e la sua preoccupata ma simpatica mamma (Nanou Garcia).

Recensione di Forte
Commedia divertente e intelligente, Forte di Katia Lewkowicz, o Ballsy Girl come titola la versione in inglese. Film prodotto da Amazon Prime del 2020, per 1 ora e 35 minuti di risate e provocazioni. Un gioco di stereotipi e stravaganze, che parla della delusione di una giovane donna che per la prima volta si vede così come la vedono gli altri, ovvero una ragazza poco femminile, che gioca a calcio, si veste da maschio, non cura il suo corpo e dice parolacce. Molto brava nel suo lavoro ma decisamente molto meno nell’arte della seduzione. Taglia forte però, non è per forza sinonimo di mascolinità, e Nour è una donna molto simile alle sue coetanee, con le quali condivide curiosità, desideri sessuali e sogni romantici, e perché no anche l’amore per il ballo. Ironicamente si discute sul senso di sé, d’identità sessuale, dell’importanza della solidarietà tra amici e del bisogno di affetto, ma anche della difficoltà di essere genitore.
Forte di nome e di fatto, il quarto film della regista Lewkowicz, che torna sui temi a lei cari della diversità, del corpo e della sessualità, tipici della commedia dedicata ai giovani, e che tutto sommato trasmette idee facilmente condivisibili di accettazione, tolleranza e apertura verso l’altro. Non nega i pregiudizi, ma riesce a riderne con tatto. Per cui Nour, che i suoi coetanei considerano goffa e trascurata, dimostra alla fine di essere interessante, e a suo modo affascinante. Non sarà mai la classica giovane donna che imita le modelle in copertina e che passa le giornate tra parrucchieri e massaggi, ma in fondo chi può davvero decidere che cos’è giusto fare e cosa no? E non è forse più umano seguire i propri istinti e le passioni, piuttosto che rincorrere un modello al quale è sempre più difficile somigliare?
Montaggio, regia e fotografia, sono concordi, hanno toni leggeri, solari e dinamici. Parlano il linguaggio dei tardo adolescenti tra corse in motorino, serate in discoteca e confessioni fiume ai propri amici del cuore. Il film risulta spontaneo, divertente, per nulla sofisticato o moralista. Non c’è critica eccessiva ma neppure superficialità. È un film adatto a una famiglia, ma che di certo trova i suoi principali interlocutori nei giovani, tra coloro che possono partecipare senza troppi sforzi ai patimenti dei protagonisti. Gli adulti si divertiranno a rivivere angosce risolte – si spera – e sono certa che a qualcuno farà venir voglia di rimettersi in gioco e magari provare la pole dance.
Note positive
- Risula una film divertente, spensierato e solare
Note negative
- Un po’ ripetitivo
- Nour balla troppo poco
- Poche apparizioni per Ramzy Bedia